giuliano

venerdì 18 ottobre 2013

GENTE DI PASSAGGIO: Francois Villon (82)














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Uomini persi, vuoti di ragione,
fuori di conoscenza e snaturati,
privi di senno, gonfi di demenza,
illusi pazzi, pieni di ignoranza,
che vi accanite contro la vostra esistenza,




sottomettendovi a una morte indecente
per bassa viltà, non vi rimorde
l'orrore che vi assoggetta alla vergogna?
Guardate quanti giovani son morti
per attaccare e rubare ciò che è d'altri.




Ciascuno veda in se stesso la sua colpa,
niente vendetta ma sopportazione,
sappiamo che questo mondo è una prigione,
per chi è buono e non conosce impazienza.




Offendere e colpire non è conoscenza,
rubare, saccheggiare, uccidere a torto.
Non pensa a Dio chi si cancella al vero
gettando la giovinezza in questa impresa,
per piangere alla fine nel pugno contorto
per attaccare e rubare ciò che è d'altri.




Perché mentire, adulare, tradire ridendo
frodare, ingannare, giurare il falso,
illudere, ingannare, preparare veleni,
vivere nel peccato, dormire diffidando
senza fidarsi del prossimo, degli altri?




Sforziamoci allora di costruire il bene,
riprendiamo coraggio e confidiamo in Dio,
non c'è un giorno sicuro nella corsa dei giorni,
il nostro male si ripercuote sui cari,
per attaccre e rubare ciò che è d'altri.




Viviamo in pace, chiudiamo le discordie,
I giovani e i saggi si mettano d'accordo,
La legge vuole e lo insegna l'apostolo,
Lo scrive nell'epistola ai romani,
Occorre ordine, un posto, un porto,
Non lasciamo il vero porto alle spalle,
per attaccare e rubare ciò che è d'altri.

(F. Villon, Ballate del Tempo che se ne andò;
 Fotografie di Pierre Pellegrini)












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