Precedente porta (8)
Prosegue con il filo
di Arianna (9)
La
mia veste diventava verde e i piedi sprofondavano nella terra molle. Sollevavo
le mani e da quelle crescevano foglie. Sapevo allora di essere diventata un
Albero e levavo il viso verso il sole.
È una classica metamorfosi. È diventata uno degli Alberi
della foresta, e perciò si comporta come un Albero; i piedi diventano radici,
le braccia rami e sta crescendo come cresce un Albero. Ne eseguì un dipinto. Il
rosso sullo sfondo è effettivamente il colore del sangue, perciò esito a
definirlo semplicemente fuoco. È un simbolismo piuttosto peculiare. Che cosa ne
pensate?
SIG.RA CROWLEY: forse alla fine, dopo quel lungo sviluppo a spirale verso l’lto, è radicata nella terra, forse ora il potere di tutte le religioni del mondo ha messo radici come il suo albero. Non è più uno scenario per il restante mondo storico, ma la storia sta andando da lei.
DOTT. JUNG: Questo è magnifico, che la storia vada da
lei.
S.C. : Intendo dire che diventa a-storica.
DOTT. JUNG: Sì, è vero.
DOTT. REICHSTEIN: Ha trovato un punto dove fermarsi. È
radicata, non può più venire spostata.
DOTT. ADLER: L’Albero è un collegamento tra terra e sole.
DOTT. JUNG: Sì, e al momento lei sta sollevando nuovamente il volto verso il sole.
DOTT. ADLER: Prima, era trascinata dal flusso di sangue,
senza di conseguenza poter avere alcuna influenza sul proprio destino o sul
proprio sviluppo. Ma in questo momento diventa un Albero; da una parte la vita
vegetale è lo stato vitale inferiore, ma dall’altra le piante sono le uniche
forme di vita che si nutrono per conto proprio; in questo senso sono autonome,
ed è quello che deve imparare.
DOT. JUNG: Esattamente, è giustissimo.
DOTT. BARKER: sebbene stia sollevando la faccia verso di
esso, non è più identificata con il sole.
DOTT. JUNG: Sì, ma voglio sapere come spiegate il
simbolismo dell’Albero.
SIG.RA SIGG: Forse significa che lei trae il proprio nutrimento dalla natura, in modo naturale.
PROF. EATON: Non si tratterebbe anche della logica
evoluzione della spirale? Prima c’era l’idea della spirale e ora abbiamo una
pianta che sta crescendo realmente; la spirale viene rappresentata
organicamente da un Albero.
DOTT. JUNG: È come se qui si fosse introdotta in qualcosa di assolutamente estraneo al mondo animale. La spirale è qualcosa di praticamente sconosciuto nel mondo animale, ma per il mondo vegetale è di somma importanza per lo sviluppo o la crescita, mentre nel sangue, cioè nella sostanza animale del suo corpo, scopre un principio del tutto diverso, che è anch’esso un principio vitale, sebbene non sia quello del sangue. Sapete, abbiamo già avuto diverse visioni che contenevano un tuffo verso il basso: all’inizio l’indiano e il cinese fissavano lo stagno nero e il cinese vi faceva immergere l’indiano, poi quella figura dionisiaca che non faceva altro che balzare giù da un livello all’altro. Ora qui vediamo che tutto quel movimento verso il basso, quello sforzo di giungere al fondo, era l’anticipazione di quest’ultima immersione nel sangue, dove scoprirà il grande tesoro.
Il grande
tesoro nel suo primo aspetto – l’oro non è che un’impressione fugace – è la
percezione della spirale, che dobbiamo considerare del tutto immediata e reale,
un’esperienza pressoché sensoriale. È come se avesse realmente percepito il
movimento a spirale, e questa è la prima indicazione del principio vitale,
totalmente diverso, delle piante. Come sapete, la vita si sviluppa
principalmente o nella forma animale o in quella vegetale, poiché tutti
apparteniamo alla stessa vita, piante e animali ne fanno entrambi parte.
Inoltre viviamo a spese delle piante, siamo parassiti delle foreste della terra.
La vita dell’uomo e delle piante è una sorta di simbiosi, perciò non possiamo
evitare di divenirne parte. Noi assumiamo la vita del partner biologico, il
nostro intero sistema è adattato al sistema del partner. In altre parole, la vita delle piante è anche in noi e
diventa il simbolo della quantità non-biologica, di ciò che chiamiamo
spiritualità. La vita vegetale diventa il
simbolo della vita spirituale. Il dischiudersi dello spirito si basa sulle
analogie con la vita vegetale. Qui la prima indicazione di ciò che è la
sensazione della spirale, e secondo il punto di vista della visione –
l’inconscio – essa è il valore più alto. Lo sviluppo conduce ad un livello più
alto, alla foresta nella quale sta mettendo radici in mezzo ad altri Alberi.
DOTT. JUNG: Sì, traggono il loro nutrimento direttamente dagli Elementi, invece gli animali compresi gli umani sono sempre dei parassiti che si cibano di piante. Perciò la forma di vita Primaria è quella vegetale, perché è basata unicamente sull’esistenza degli Elementi.
SIG.
BAUMANN: La pianta sarebbe un simbolo della spiritualità che è più vicina alla
Terra.
DOTT. JUNG:
L’animale, nell’uomo simboleggia sempre la vita fisiologica e biologica, perché
in ciò non è che un animale, e da quella prospettiva l’uomo naturalmente nega
la realtà dello Spirito, la quale come espresso poco sopra, in conflitto con la
‘materia’. Ci vuole un particolare tipo di esperienza per indurre le persone a
credere in qualcosa come un codice spirituale. È proprio questo genere di
esperienza che prova l’esistenza di un tipo interamente diverso di esistenza,
anche se in sé non è necessariamente spirituale. Si potrebbe dire che indichi
semplicemente la pianta, ma dal momento che non siamo piante e non siamo capaci
di vivere come piante, non può riferirsi alla pianta vera e propria. Pertanto
deve trattarsi della sua vita vegetale reale, che è la modalità inconscia dello
Spirito.
SIG. BAUMANN: Non potrebbe significare che l’animale esprime movimento, mentre l’albero è autosufficiente, immobile? Possiede la perfezione. In questo senso forse esprime meglio la spiritualità rispetto all'animale che si muove nello spazio.
DOTT. JUNG: Sì, sebbene ‘spiritus’ significhi vento e ‘animus’ respiro, che anch’esso si muove. Un fortunale potrebbe essere paragonato a dei cavalli al galoppo, per esempio; per le cose spirituali abbiamo simboli animali, senza dubbio. Lo spirito al quale stiamo alludendo non è però una ri-concezione dello spirito in generale, ma una concezione di un particolare tipo di spirito. In base alle vostre descrizioni, è uno spirito autosufficiente, autonomo, che si nutre degli elementi ed è piuttosto indipendente dalla vita animale. Denota perciò un tipo di spirito indipendente che non è una manifestazione della vita animale. È come se questa ‘donna’ (o l’eretico come sopra) avessero conosciuto, in qualità di spirito, solo la manifestazione della vita animale (attraverso un lupo o un orso), il respiro della creatura vivente con tutti gli eccessi ed i difetti (parliamo di un lupo...). Ma questo non è il vero spirito.
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