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The moon Hoax (Seconda parte) (18/1)
Prosegue in:
Il mistero della vita: chi scende & chi sale (20/21)
Il progetto, per desiderio del signor Osborne, fu tenuto assolutamente
segreto – le uniche persone incaricate della progettazione erano quelle
effettivamente impegnate nella costruzione della macchina realizzata (sotto la
sovrintendenza del signor Mason, del signor Holland e di Sir Everard Bringhurst
e del signor Osborne) nella proprietà di quest’ultimo, vicino a Penstruthal,
nel Galles. Il signor Henson, accompagnato dal suo amico, signor Ainsworth,
ottenne il permesso di vedere privatamente l’aerostato sabato scorso - quando i
due signori stabilirono gli accordi finali per l’avventura. Non siamo al corrente
del motivo per cui anche i due marinai siano stati inclusi nel gruppo – ma, fra
un paio di giorni, saremo in grado di fornire ai nostri lettori anche i minimi
particolari relativi a questa straordinaria impresa…
…Al momento di staccarsi da terra, il pallone è soggetto all’influenza
di vari fattori che tendono a modificarne il peso, aumentandone o diminuendone
la forza ascendente. Per esempio, un deposito di rugiada sulla seta che può
arrivare a un peso di parecchie centinaia di libbre; occorre allora scaricare
la zavorra affinché l’aerostato non scenda. Una volta scaricata la zavorra ed
evaporata la rugiada grazie al sole, il gas si espande e l’aerostato risalirà
rapidamente. Per controllare questa ascesa, l’unico modo è (o, meglio, era
prima che il signor Green introducesse l‟uso del cavetto moderato) quello di
far uscire del gas dalla valvola; ma la perdita di gas induce una
corrispondente riduzione di spinta ascendente; così che, in un lasso di tempo
relativamente breve, anche il pallone meglio costruito deve necessariamente
esaurire la proprie risorse e tornare a terra. Questo costituiva l’ostacolo
maggiore ai lunghi viaggi. Il cavetto moderato risolve il problema nel modo più
semplice. Si tratta di un cavo molto lungo che pende dalla navicella e
impedisce all’aerostato di modificare l’altitudine…
…Dato che il progetto originale era di traversare la Manica e scendere
quanto più possibile vicino a Parigi, i viaggiatori avevano avuto la
precauzione di munirsi di passaporti validi per ogni nazione del continente,
sui quali era specificata la natura della spedizione, come nel caso del ‘Nassau’,
e che autorizzavano l‟esenzione del titolare dalle solite formalità
burocratiche; eventi inattesi resero però superflui quei passaporti. Le
operazioni di gonfiatura ebbero segretamente inizio all’alba di oggi, sabato 9
corr., nel cortile della Wheal Vor House, residenza del signor Osborne, a circa
un miglio da Penstruthal, nel Galles del nord; alle 11 e 7 minuti tutto era
pronto per la partenza e il pallone venne liberato e si alzò senza scosse, con
moto uniforme, dirigendosi verso sud; senza far ricorso, per i primi 30 minuti,
alla spirale o al timone. Continuiamo ora con il giornale di bordo che il
signor Forsyth ha trascritto dai manoscritti congiunti dei signori Monck Mason
e Ainsworth. Il testo qui appresso riportato è di pugno del signor Mason, ed è
corredato da un post-scriptum aggiunto quotidianamente dal signor Ainsworth il
quale sta preparando, e presto presenterà al pubblico, un resoconto più
dettagliato e sicuramente più emozionante del viaggio.
GIORNALE DI BORDO Sabato 6…..
Terminati durante la notte i preparativi più complicati, stamane all’alba
abbiamo iniziato l’operazione di gonfiatura; a causa, però di una fitta nebbia
che appesantiva le pieghe della seta, rendendola poco maneggevole, abbiamo
finito solo verso le 11. Recise le corde, quindi, di ottimo umore, ci siamo
alzati lentamente ma costantemente, con una leggera brezza da nord che ci
sospingeva verso la Manica. Notato che la spinta ascensionale era più forte del
previsto; e, mentre salivamo più in alto, al di sopra delle scogliere,
avvicinandoci ai raggi del sole, l’ascesa acquistò velocità. Non volevo però
disperdere gas così presto, e decisi pertanto di continuare, per il momento, a
salire. Ben presto superammo la lunghezza del cavetto moderato, ma anche quando
si allontanò da terra, la rapidità di ascensione non diminuì. Il pallone era
insolitamente stabile, e bellissimo a vedersi. Circa dieci minuti dopo la
partenza, il barometro indicava un’altitudine di 15.000 piedi. Il tempo era
ottimo e il panorama sotto di noi – affascinante da qualsiasi punto lo si
guardasse – ora era davvero sublime….
Il giornale di bordo si ferma qui…
Alcuni particolari della discesa sono stati tuttavia forniti dai
signori Ainsworth e Forsyth. C’era una quasi totale bonaccia quando i
viaggiatori avvistarono la costa, immediatamente riconosciuta dai due marinai e
dal signor Osborne. Poiché quest’ultimo aveva dei conoscenti a Fort Moultrie,
fu immediatamente deciso di scendere da quelle parti. Il pallone fu diretto
verso la spiaggia (dato che la marea si era ritirata e la sabbia era liscia e
compatta, era un punto ideale di atterraggio), e fu lanciata l’ancora che fece
immediatamente presa. Gli abitanti dell’isola e quelli del forte si
precipitarono naturalmente a vedere il pallone; ma fu con grandissima
difficoltà che si riuscì a convincerli della realtà di quel viaggio – la
trasvolata dell’Atlantico. L’ancora fece presa alle 14 esatte; l’intero viaggio
venne dunque effettuato in 75 ore; anzi, meno, calcolando il tempo da costa a
costa. Non si era verificato alcun incidente di rilievo. Né mai si era
presentato un serio pericolo. L’aerostato fu sgonfiato e ripiegato senza
problemi; e, quando il manoscritto da cui è stato tratto questo resoconto fu
spedito da Charleston, il gruppo si trovava ancora a Fort Moultrie. Non è stato
possibile conoscere i loro progetti futuri; ma possiamo senz’altro promettere
ai nostri lettori ulteriori notizie entro lunedì o, al massimo entro il giorno
successivo.
Questa è, senz’ombra di dubbio, l’impresa più prodigiosa, più
interessante e più sensazionale mai compiuta o finanche tentata dall’uomo.
Invano si cercherebbe di determinare adesso quali grandiosi eventi potrebbero
derivarne….
(E. A. Poe)
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