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circa...:
Un tempo, sino alla fine degli anni Settanta, e prima dell’avvento della grande “Terza Rivoluzione” (mediatica-informatizzata-globalmente-industrializzata) con i nuovi relativi approcci verso un futuro ben previsto sin dall’alveare di Mandeville al 1984 di Orwell, e poi ancora, i giusti ‘presentimenti’ di Dick; potevamo contare, se pur in un mondo globalmente già più contestato, una certa vivibilità con tutto ciò che ancora rimaneva del variegato mondo ‘naturale’, e per ‘naturale’ intendesi tutto quei rapporti sociali ove il fato ed il sentimento ancora governati non tanto da una ferrea legge del calcolo, ma al contrario da un’atea ‘casualità’ e/o una Legge Divina circa medesima Crescita e Forma, che via via è stata estirpata (rimembrando il Sessantotto il quale ha generato i controversi anni Settanta per poi approdare al nuovo non ancora del tutto ‘digitalizzato’ avvento degli anni Ottanta…, poi la grande svolta, la grande attesa conquista e rivoluzione informatica dell’I.A. che ne deriva…) per abdicare la stessa presunta evoluzione intellettiva, ad un PIL privato dell’Elemento a cui deriva futura Crescita.
Sì!
Riconosciamo
o meglio riconosco nei ‘media’ della nuova generazione un vero approccio con
una certa realtà della comunicazione così come si è soliti concepire l’odierna
vita, ma il Filosofo nel ‘Pensiero Liquido’ ravvisa un serio e più patologico
comportamento derivato; il che ne consegue una attività sociale delegata ai
nuovi media, i quali null’altro che un incalcolabile strumento di Potere per
fini non certi giustificati tantomeno graditi rispetto chi ha delegato ed
affidato il ‘tutto’ di cui la Finestra del mondo alla Parabola del nuovo secolo
innestato.
Il
comportamento sociale che ne consegue dalla ‘muta-comunicazione-espressa’ che
ne deriva dal piccolo telefono fino alla Finestra del nuovo mondo, comporta una
inaspettata globale ascesa della violenza frutto della graduale perdita di quei
valori - che se pur esaltati in nome e per conto del libero arbitrio globalmente
digitalizzato -, in verità e per il vero, un più serio isolamento derivato e
raccolto qual vero frutto saziare - nella globalità omaggiata e unitamente
condivisa - alieno Sé nell’iper-egocentrismo innestato - perdendo graduale
terreno su quel senso spirituale sino a qualche decennio or sono ancora
presente e non del tutto rimosso…
Distribuito nella disinformazione, non in questo specifico caso
dall’Etere, e il suo Indice d’ascolto, o la notizia che deve essere ‘corretta’,
bensì dall’Indice del nuovo èvo immediatamente preso in prestito per un mal-usufrutto
a vantaggio di un successivo malgoverno in difetto della stessa, e di cui pecca
totalmente ignorando e reprimendone il Principio medesimo, e servendosi,
paradossalmente ed impropriamente, egregiamente del suo frutto.
L’inganno appare evidente
Da ugual ‘furore’ successivamente rimosso (per l’anima di un diverso ‘commercio’
ed al contrario virtualmente innestato) per medesimo ‘indice’ di cui ben altra ‘materia’
governa la nuova quanto antica dottrina nel regno terreno della vita così come
quello dell’odierna esistenza…
Ragion per cui rovesciando cotal prospettiva del prode Donaldo, lo invito
ad un breve Dialogo rinnovando i Principi su cui si muove l’Intera Natura
vilipesa…
“Lei, Signor Donaldo, ha osato interferire con le primordiali forze della Natura, e io non lo ammetto, è chiaro?!
Lei
crede di aver fermato solo una trattativa di affari e invece non è
così. Gli arabi hanno portato miliardi di Idee prima e dopo Averroè fuori
da questo paese e ora ce le devono riportare.
È
il flusso e riflusso, l’alta e bassa marea, della Luna piena e il Sole che
l’annunzia; il giusto equilibrio Ecologico.
Lei
è un vecchio che pensa in termini di ‘nazioni’ e di ‘popoli’… Non vi sono
nazioni, non vi sono popoli; non vi sono russi, non vi sono arabi; non vi sono
Terzi Mondi, non c’è nessun Ovest. Esiste soltanto un Unico, un Solo
Sistema di Sistemi: uno, vasto e immane, interdipendente, intrecciato,
multivariato, multinazionale, dominio della Natura Intera; non ci sono dollari
sterline 'euri' e scellini con i relativi centesimi: non esistono petroldollari,
elettrodollari, multidollari, reichmark, sterline, rubli, franchi e
shekels!
È
il Sistema Internazionale Valutario di Dio che determina la totalità della vita
su questo pianeta. Questo è l’ordine naturale delle cose, oggi!
Questa
è l’atomica e sub–atomica e galattica struttura delle cose oggigiorno. E
lei, signor Donaldo, ha interferito con le primordiali forze della Natura!
E
lei dovrà espiare.
Capisce
quello che le dico signor Donaldo?
Lei
si mette sul suo piccolo teleschermo da 21 pollici e sbraita parlando d’‘America’
e di ‘democrazia’…
Non
esiste la sua America, non esiste in questa sua America da Lei rappresentata…
la democrazia! Perché la rinnega ogni giorno!
Esistono
solo Maree Piogge e sedimenti franosi, Elementi Venti a favore e contrari,
Ghiaccio in graduale ritirata, e un Caldo che avanza senza sosta.
Sono
queste le nazioni del mondo, oggi!
Di
cosa crede che parlino i russi ai loro consigli di Stato? Di Carlo Marx?
Tirano
fuori diagrammi di programmazione lineare, le teorie di decisione statistica,
le probabili soluzioni, e computano i probabili prezzi e costi delle loro
transazioni e dei loro investimenti: proprio come noi.
Non
viviamo più in un mondo di nazioni e di ideologie, signor Donaldo: il mondo è
un insieme di Leggi Universali, inesorabilmente regolato dalle immutabili,
spietate leggi del vero Dio della Natura.
Il mondo è l’Immagine di Dio, e Lei Signor Donaldo, non è Dio: questo mondo lo è stato fin da quando l’uomo è uscito dal magma. E i nostri figli vivranno, signor Donaldo, per vedere quel mondo Perfetto, in cui non ci saranno né guerra né fame né oppressione né brutalità: una vasta ed ecumenica società creata a misura della Natura per la quale tutti gli uomini lavoreranno per creare un profitto comune, nella quale tutti avranno una partecipazione comunitaria al benessere che da questa Grande Madre deriva, e ogni necessità sarà soddisfatta, ogni angoscia tranquillizzata, ogni noia superata. ”
Talvolta
l’arte della vita si esprime ed esprimeva al meglio per una reale presa di
coscienza, facendo risaltare così come ciò da cui deriva nell’antica maschera
del teatro la primordiale forma del dramma (nel mito rappresentato) di cui la
Filosofia, simmetrica realtà alla globale coscienza nel grande moderno schermo
trasposta e rappresentata, se pur in questi ultimi anni - anzi da più di un ventennio
- ho abdicato cotal parola recitata giacché i teatranti e gli attori veri
personaggi del teatro di questa dubbia sceneggiatura al palco mal interpretata
in moderna forma mediatica trasposta al soldo di ben altra dottrina celata
nell’alveare della vita rappresentata…
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