giuliano

giovedì 3 dicembre 2015

OGNI INFAMIA SARA' CANCELLATA (e donata a chi neppur l'ha pensata) (32)













Precedente capitolo:

Ogni infamia sarà cancellata (e donata a chi neppur l'ha pensata) (31)

Prosegue in:

I pellegrini di Dio (33)











....Ma il promotore nostro Bonifacio VIII, sommo pontefice della
sacro-santa- chiesa, siccome era vigile d'indole e pieno di soler-
zia, conservava e raccoglieva tutto nel suo cuore, e, col fatto del-
la sua presenza, mentre non proibiva quell'affollarsi, mostrava che
era accetto e confermava il voto dei venienti.




Né mancò un testimonio vivente del passato che alla presenza
dello stesso pontefice, dichiarando essere trascorsi 107 anni dal
suo pellegrinaggio precedente, aggiungeva di ricordare che il pa-
dre nell'altro centesimo era rimasto a Roma per l'indulgenza fin-
ché bastò quel rustico cibo che aveva portato con sé: il padre gli
aveva detto che, se gli fosse capitato in sorte, cosa che non cre-
deva, non si rifiutasse per pigrizia di essere presente a Roma nel
centesimo venturo.




Disse a noi che lo interrogavamo le stesse cose; che anzi dichia-
rò che in ciascun giorno di quell'anno stesso si poteva lucrare l'-
indulgenza di cento anni, per la quale era venuto appunto pelle-
grino.
Ma che a Roma vi fosse piena cancellazione delle colpe si era
divulgato nella Gallia: ci fu detto che vi erano ancora diocesi di
Beauvais di età sufficiente per ricordare e vi erano pure parec-
chi italiani che ricordavano.




Si intenda che con i relativi oboli c'è la rimessione quasi totale
di ogni colpa per questa e la futura dipartita (il relativo tariffa-
rio è a disposizione della canonica).
Si pensava opportuno il pellegrinaggio alla Basilica del Principe
degli Apostoli per tre giorni a chi voleva godere dell'antico per-
dono del centesimo (si prega di non sostare a lungo sulla gradi-
nata e provvedere per la notte per la sicurezza dell'intera muni-
cipalità grazie.).
(Jacopo Caetani Stefaneschi)











Nessun commento:

Posta un commento