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Alle origini del moderno ambientalismo (4) &
L'Universale singolare (3)
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L'Eretico Viaggio (6) &
In una precedente opera , analizzando il compito delle idee
nell’evoluzione dei popoli, abbiamo dimostrato che ogni civiltà deriva da un
piccolo numero di idee fondamentali raramente rinnovate. Abbiamo esposto come
tali idee si radichino nell’animo delle folle, con quale difficoltà vi
penetrino e quale potenza sviluppino dopo esservi penetrate.
Abbiamo pure dimostrato che le grandi perturbazioni storiche derivano,
nella maggior parte dei casi, dai cambiamenti di queste idee fondamentali. E
poiché abbiamo già trattato a sufficienza circa questo argomento, non vi
ritorneremo sopra, e ci limiteremo nel dire qualcosa sulle idee accessibili
alle folle, spiegando in quale forma esse le concepiscono.
Tali idee si possono dividere in due classi.
Nell’una, metteremo le idee accidentali e passeggere create sotto
l’influenza del momento. L’infatuazione per un individuo o per una dottrina ad
esempio.
Nell’altra, le idee fondamentali che acquistano grande stabilità grazie
all’ambiente, all’ereditarietà e alla pubblica opinione. Un tempo le idee
religiose, oggi le idee inerenti al benessere economico del singolo e non certo
dell’intera collettività, in pratica l’economia riflessa nel progresso, fede di
questo secolo.
Le idee fondamentali potrebbero essere paragonate alla massa d’acqua di
un fiume che scorre lentamente. Le idee passeggere invece somigliano alle
piccole onde, sempre mutevoli, che increspano la superficie e che, pur non
avendo importanza reale, sono più appariscenti apparenti virtuali ingannevoli
della corrente stessa del fiume…
Ai giorni nostri, le grandi idee fondamentali di cui hanno vissuto i
nostri padri appaiono sempre più barcollanti e nello stesso tempo le
istituzioni, che su tali idee poggiavano, sono profondamente scosse. Al momento
attuale, si stanno formando molte di quelle piccole idee transitorie cui
accennavo più sopra e su cui
sorprendentemente si poggia l’humus culturale di questa nuova economia o
peggio ancora mitologia.
Ma poche, in verità tra esse, sembra acquistare un’influenza
preponderante.
Le idee suggerite alle folle (ed ai loro portavoce) possono diventare
predominanti soltanto se rivestono una forma semplicissima, che per di più sia
traducibile in immagini… Infatti nessun legame logico, d’analogia o di
suggestione, collega tra loro queste idee-immagini; esse possono pertanto
sostituirsi l’una all’altra come le lastre della lanterna magica che
l’operatore toglie dalla scatola dove erano conservate una sull’altra.
Possiamo dunque vedere che, nelle folle, si avvicendano le idee più
contraddittorie (la politica e l’intera sua dottrina si poggia su questo
humus): seguendo l’impulso del momento la folla sarà influenzata dall’una o
dall’altra delle diverse immagazzinate nel suo cervello e commetterà, di
conseguenza, gli atti più disparati. E l’assenza totale di spirito critico non
consente ad essa di notare le contraddizioni.
Le idee non possono essere accettate dalle folle che dopo aver assunto
una forma molto semplice – devono spesso subire le più complete trasformazioni
prima di diventare popolari. Quando si tratta di idee filosofiche o
scientifiche un po’ più elevate e profonde della media, si può constatare
immediatamente (grazie alla violenza subita l’ambiente ed il suo cantore ne
sono vivi testimoni) la profondità delle modificazioni che sono loro necessarie
oppure negate per scendere, di strato in strato, fino al livello delle folle,
per il solo fatto di arrivare alle folle (ed i pennivendoli con tutta la loro
casta sanno bene quel che dico) commuoverle oppure al contrario eccitarle nel
proprio istintivo odio, debbono essere private di tutto ciò che le rendeva
elevate e grandiose.
Il valore gerarchico - ed aggiungo - genetico di un’Idea è d’altronde
senza importanza, non nutrito cioè da quel legame con quel mondo abitato cui le
folle lo rendono civilizzato oppure al contrario morto sudario e calvario…
E aggiungiamo ancora: non bisogna d’altronde credere che basti
dimostrare l’esattezza di un’idea affinché questa produca gli effetti
desiderati, gli odierni tempi civilizzati sono stracolmi di tante troppe
demenze e pubbliche deficienze…
Comunque non si può escludere in modo assoluto che le folle siano
influenzabili dai ragionamenti. Ma gli argomenti che esse impiegano ed
accolgono appaiono, dal punto di vista logico, d’un ordine talmente inferiore
che soltanto per analogia possono essere definiti ragionamenti. I ragionamenti
inferiori delle folle, come i ragionamenti elevati, sono basati su
associazioni: ma le idee che le folle associano, hanno tra loro soltanto legami
apparenti di somiglianza o di successione. Si collegano tra loro come quelle di
un eschimese, il quale, sapendo per esperienza che il ghiaccio, corpo
trasparente, si scioglie in bocca, ne deduce che il vetro, corpo pure
trasparente, deve ugualmente fondersi in bocca….
Gli oratori e non solo loro che sanno maneggiare le folle, ricorrono
sempre ad associazioni di questo tipo. Una catena di ragionamenti rigorosi
sarebbe totalmente aliena alle folle e per questo è concesso dire che esse non
ragionano o ragionano a vuoto, e non sono influenzabili da un ragionamento. L’oratore
e non certo solo lui in rapporto intimo con la folla sa evocare le immagini che
la seducono, ed inutile aggiungere che l’impossibilità di ragionare nel modo
giusto priva le folle di ogni spirito critico, vale a dire della capacità di
discernere la verità dall’errore e di formulare un giudizio preciso sul proprio
ed altrui libero arbitrio accompagnato al diritto o almeno prenderne la dovuta
coscienza…
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