giuliano

venerdì 1 settembre 2017

PREGHIERA NEL BOSCO (2)


















Precedente capitolo:

Preghiera nel bosco (prima parte)

Prosegue in:

L'altro versante della montagna














Cosa abbiamo imparato
nel breve profilo inciso
sovrintendere ricchezza e principio
alla borsa di ogni Tempio:
dettare materia confusa
barattata al mercato
privato del vero Tempo

Cosa abbiamo imparato
regolare l’Elemento
nel rogo di questo loro Tempo
confondere cenere al vento:
il valore della nuova moneta
disegnare profilo assente allo Spirito
nella materia inciso

Cosa abbiamo imparato
da questa foglia che brucia
sudare paura
e con lei l’intera selva:
ricchezza sacrificata all’Elemento
nella morte prematura
di ogni Superiore Natura

Cosa abbiamo imparato
dalla confusa ricchezza
aggirarsi padrona di ogni via:
coniare falsa moneta
al rogo della Natura
donde tutto deriva
per sempre perduta

Cosa abbiamo imparato
all’alba della Storia
mentre ugual fuoco sale lento:
il cielo oscurarsi
l’aria suo Elemento abdicare ogni principio
e la morte ridere della breve gloria
nera sovrana senza alcuna Memoria

Cosa abbiamo imparato
da quei colori posati quale oro sospeso
all’alba del medesimo mattino:
foglie annunciare morte prematura
specchio della propria ordinata
infinita Natura assente alla parola

E un metallo confuso
ornare un falso intento ed ogni movimento

Cosa abbiamo imparato
da quell’acqua scorrere limpida e pura
coniare antica Memoria
principio di vita:
morte che la incatena
poi disperata la cerca
per ogni goccia persa
nel mercato del nuovo Tempo
ricolmo di ricchezza
privata dell’oro coniare falsa moneta
all’alba di ogni mattina

Cosa abbiamo imparato
al porto di ogni stagione persa
specchio dell’infinito Elemento
e Principio
nel fuoco rogo dell’ultima contesa
come una scommessa divenuta pretesa:
mare agitato di una guerra
privata del proprio Tempo
sfidare ogni Dio

Cosa abbiamo imparato
per ogni Rima e componimento
nel fitto di questo bosco
rogo di ogni principio
dettare la sua preghiera
come un Testamento:
Dio assente
al Vecchio e Nuovo
ancorato al porto della materia
nell’incompiuto verso
di chi nulla ha in vero compreso
nel valore del suo Sentiero di vita

Cosa abbiamo imparato
dalla tortura di questo rogo
mentre conio immateriale Sua Parola
incidere minacce alla foglia
divenuta Preghiera
e con essa Eresia
che non sia moneta
oro e principio di ogni alba
al tramonto della vita:
non regnare più Natura
nell’Anima di questa vita
che non sia moneta
principiare e confondere
ogni Dio

Cosa abbiamo imparato
nella quiete del Sentiero
dalla corteccia colonna di vita:
non dimorare principio
che non sia oro confondere la vita
per chi giammai ha goduto
della ricchezza all’alba di ogni mattina
nell’edificio eretto
specchio d’una falsa ricchezza

Cosa abbiamo imparato
da quel sospiro lieve
poi ululato di vento
fresco mattino
…poi calore d’inferno:
che non v’è degno comandamento
descrivere la spirale nell’armonia della vita
e chi interpretarne la corretta genealogia
parola di un Dio
arso al rogo di una dottrina
specchio d’una strana
ed incompresa economia

Cosa abbiamo imparato
dalla bellezza sovrintendere
ragione intelletto e saggezza:
non regnare più uomo
all’ombra della folta chioma
illuminato dalla ricchezza
donde tutto deriva

Cosa abbiamo imparato
dalla quiete ispirare saggezza antica:
non regnare più Sentieri e ricchezza
in questa strana via
al rogo di ogni Rima…


Cosa abbiamo imparato
al mutevole confine
di ogni Stagione al bosco della vita:
non dimorare più Tempo incidere
la propria moneta
ed il vero artista misurarne l’immensa ricchezza:
l’arte ricchezza di vita
confusa e barattata con falsa armonia
nel teatro della vita

Cosa abbiamo imparato
nell’ultima recita
al teatro di questa strana economia:
non regnare nessuna armonia
che non sia un rogo
rinnegare la vita

Cosa abbiamo imparato
nel gemito rinnegato e soffocato
di questa Natura
privata del Tempo dell’antica armonia:
non regnare ricchezza

che non sia falsa moneta….




  
   



    

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