giuliano

giovedì 14 giugno 2018

VENERDI' (54)







































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Quinto Potere (55)









Il pianeta Venere, i suoi spiriti e abitanti








105. Il pianeta Venere, nella concezione degli spiriti e degli angeli appare a sinistra, un po’ indietro, ad una certa distanza dalla nostra terra. Si tratta dell'idea che di ciò hanno gli spiriti, perché né il sole né alcun pianeta appare ad essi; gli spiriti conservano solo un’idea dell’esistenza di questi corpi celesti. In conseguenza di ciò il sole di questo mondo è rappresentato dietro, come qualcosa di scuro ed i pianeti immobili, come nel mondo, fissi nei loro rispettivi posti; si veda sopra (n. 42).




106. Nel pianeta Venere ci sono due generi di uomini di attitudine opposta tra loro; il primo mite e umano, il secondo selvaggio e simile alla bestia feroce. Quelli che sono miti e umani appaiono nella parte più vicina del pianeta, gli altri appaiono a distanza guardando verso i primi, conformemente alla condizione della loro esistenza, dato che nel mondo spirituale tale condizione determina ogni apparenza di spazio e distanza.




107. Alcuni di quelli che sono miti e umani si sono presentati sopra la mia testa è ho conversato con loro di vari argomenti. Hanno riferito che durante la loro vita sulla terra e a maggior ragione quando diventano spiriti essi riconoscono nostro Signore come il loro unico Dio. Hanno aggiunto che lo hanno visto sulla loro terra ed hanno rappresentato anche in che modo è stato visto. Questi spiriti, nel grandissimo uomo sono in relazione con la memoria delle cose materiali che sono in accordo con la memoria delle cose spirituali con le quali ultime sono in relazione gli spiriti di Mercurio, perciò gli spiriti di Venere e Mercurio sono nella massima armonia. Quando essi erano insieme un considerevole cambiamento ed una forte influenza era percepibile nella mia mente attraverso il loro influsso; si veda sopra (n. 43).




108. Non ho parlato invece con gli spiriti selvaggi di Saturno, simili alle bestie selvatiche, ma sono stato informato dagli angeli delle loro attitudini e dell’origine del loro carattere così feroce. La ragione di ciò è che provano enorme piacere nella rapina ed in particolare nel mangiare le prede; il piacere che scaturisce dal loro pensiero di cibarsi delle prede mi è stato trasmesso, e lo ho percepito come qualcosa di eccezionale. Che sulla nostra terra vi siano stati abitanti di una simile natura, appare dalla storia di varie nazioni, tra queste gli abitanti della terra di Canaan (1 Samuele, 30:16) ed anche gli ebrei e gli israeliti, perfino al tempo di Davide quando questi compivano scorrerie tutti gli anni, depredavano i gentili e facevano festa per il bottino. Ho appreso altresì che quegli abitanti erano per lo più giganti e che gli uomini della nostra terra guardavano solo al loro ombelico, erano avvolti nella loro stupidità, non si interrogavano sul cielo o sulla vita eterna ma badavano solo alle cose mondane.




109. Poiché sono di una tale indole, nell’altra vita sono infestati dai mali e dalle falsità. Gli inferni cui essi appartengono appaiono nei pressi della loro terra e non sono in comunicazione con gli inferni degli spiriti malvagi della nostra terra, perché differiscono nell’indole e nelle attitudini, quindi anche i loro mali e le loro falsità sono di una specie diversa.





110. Questi spiriti comunque possono essere salvati e a questo scopo sono confinati in luoghi di rovina, e ridotti all’ultimo stadio della disperazione; poiché non vi è altro metodo con cui i mali ed i falsi convincimenti possono essere sottomessi e rimossi. Quando essi sono nello stato di disperazione, esclamano con vigore di essere bestie, che sono orrendi, che sono odiosi e che sono dannati. Alcuni di loro, quando sono in questo stato, inveiscono contro il cielo, ma poiché questo è frutto della disperazione, è perdonato loro. Il Signore fa in modo che le loro ingiurie non oltrepassino certi limiti. Quando questi sono passati attraverso la sofferenza estrema, sono salvati, in quanto le cose corporee in loro sono perite. È stato inoltre detto a proposito di questi spiriti che durante la vita nella loro terra essi credevano in un creatore supremo per il tramite di un mediatore; ma quando essi sono salvati, sono istruiti sul fatto che solo il Signore è Dio, salvatore e mediatore. Ho visto alcuni di loro, dopo che sono passati attraverso la sofferenza estrema, entrare nel cielo, e quando sono stati ricevuti lì ho avvertito un’impalpabile letizia in loro tale da provocare le lacrime nei miei occhi.

(Emanuel Swedenborg, Terre nell’universo)

















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