giuliano

martedì 5 marzo 2013

IL PIONIERE (12)












Precedente capitolo:

il Pioniere: (la Saginaw) (11)

Prosegue in:

un pioniere moderno: McMurphy (13)

conversazione con il Grande Capo (1/2)







....Qui non si tratta di previsioni più o meno azzardate, suggeri-
te dal buon senso, ma di fatti così sicuri come se fossero già av-
venuti.....
Fra pochi anni le foreste impenetrabili saranno abbattute, il ru-
more della civiltà e delle industrie romperà il silenzio della Sagi-
naw, la sua eco diventerà muta...
Le banchine imprigioneranno le rive, le acque che adesso scor-
rono ignorate e tranquille in mezzo al deserto senza nome saran-
no ricacciate nei loro alvei dalla prua delle navi.




Cinquanta leghe separano ancora questa solitudine dai grandi
agglomerati europei; forse siamo gli ultimi viaggiatori ai quali è
stato concesso di contemplarla ancora intatta nel suo primitivo
splendore tanto è inarrestabile l'impulso che trascina la razza
bianca a conquistare interamente il Nuovo Mondo.




E' l'idea dell'imminente distruzione, il recondito pensiero d'un
mutamento prossimo e inevitabile che, secondo noi, conferi-
sce alle solitudini americane un carattere così originale e una
bellezza così suggestiva.
Si guardano con una gioia malinconica, ci si affretta, in un cer-
to senso ad ammirarle.
...L'idea che questa grande grandiosità naturale e selvaggia
è destinata a scomparire, si frammischia alle orgogliose visio-
ni suggerite dalla marcia inarrestabile...della civiltà....




Ci si sente fieri di essere uomini e nello stesso tempo si pro-
va come un senso di amaro rincrescimento per il potere ac-
coradatoci da Dio sulla natura.
L'anima è travagliata da idee e da sentimenti contrastanti, ma
tutte le impressioni che riceve sono importanti e lasciano una
traccia profonda.......
(A. De Tocqueville, Viaggio....negli Stati Uniti.....)











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