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‘Che vantaggi ci sono con le pecore nere?’.
‘Il vantaggio principale di una bella pecora è che si può insegnarle a
prendere a cornate chiunque (con o senza penna… forse perché ce l'ha solo lei...) tenti di rubarla’, disse il
commesso.
‘Non se le sparano una ipnofreccia e poi si calano con una scaletta di
corda da un’aeromobile che si libra sopra di loro’ ribatté Rick.
Imperturbato, il commesso continuò: ‘La pecora è fedele. E in più ha
un’anima libera (le consiglio se vuole il modello 28 detta raffineria… mi
perdoni raffinata…) e naturale che nessuna gabbia può contenere. Inoltre c’è
un’eccezione caratteristica aggiuntiva che la pecora in questione possiede,
mangia di tutto, anche ciò che stenderebbe una mucca o una vacca. Loro
digeriscono di tutto e si cibano di tutto’.
‘Quella lì è femmina?’ Rick aveva notato una grossa pecora nera che se
stava ben piantata sulle gambe divaricate nel bel mezzo della gabbia; cominciò
a spostarsi in quella direzione, seguito dal commesso. Quella pecora mi sembra
bellissima, poi guardi che pelo…’.
‘Sì, questo è un bell’esemplare femmina. Una pecora così, nubiana nera,
molto massiccia, come può notare. E’ un superbo esemplare del mercato di
quest’anno, signore. E la offriamo a un prezzo molto, molto basso che la
tenterà senz’altro’.
Rick tirò fuori il suo catalogo spiegazzato ‘Sidney’ e consultò i prezzi
di listino per le pecore nere nubiane.
‘Parliamo di acquisto in contanti o vuole fare a cambio con un animale
usato?’, chiese il commesso.
‘In contanti’ rispose Rick.
Il commesso scribacchiò una cifra su un foglietto di carta e poi la
fece vedere a Rick per un attimo, con fare quasi furtivo.
‘Troppo’ disse Rick.
‘A quel prezzo non potremmo mai venderle una pecora per di più… nera e
nubiana…’, protestò il commesso. Ma buttò giù un’altra cifra. ‘Questa pecora ha
meno di un anno (non sente che dolce ed innocente belare in tutta la sua
raffineria… mi perdoni raffinatezza…) e sono animali che hanno una lunga
aspettativa di vita’.
Mostrò a Rick il nuovo prezzo.
‘Affare fatto’, disse Rick.
Firmò il contratto di rateizzazione, sborsò i suoi tremila $ di
anticipo – in pratica, tutti i soldi delle taglie che aveva incassato – e dopo
poco si ritrovò, un po’ stordito, accanto alla sua aeromobile mentre gli
addetti vi caricavano la cassa con dentro la pecora.. nera… fumata nubiana….
Adesso, pensò Rick soddisfatto uscendo dal negozio, adesso posseggo un animale,
un animale vivo… mica elettrico…. Una bella pecora… nera….
… Con le mani intorbidite fece decollare l’aeromobile e si diresse a casa,
da Iran. Vedrai che si arrabbierà, si disse. Perché la responsabilità le darà
da pensare. E dato che lei sta sempre a casa, gran parte della manutenzione
ricadrà su di lei. Si sentiva un’altra volta depresso.
Dopo essere atterrato sulla propria terrazza, rimase a lungo seduto in
macchina a intessere una storia densa di verosimiglianza. Il mio lavoro lo
richiede, pensò, raschiando il fondo per trovare una scusa. Sai, il prestigio..
per noi cacciatori di vermi…. Non potevamo mica andare avanti con Sara la
nostra bella pecora elettrica: è una cosa che mina il morale. Magari posso
dirle così, decise….
Uscito dalla macchina si diede da fare per scaricare la cassa dal
sedile posteriore e dopo molti sforzi e molto ansimare riuscì a calarla sulla
terrazza. La pecora nera, fra la terrazza e la cucina, che paradisiaca visione…
Rick scese al suo piano e seguì il percorso familiare lungo il
corridoio fino alla porta del suo appartamento.
‘Ciao’ lo salutò Iran, impegnata in cucina con la cena. ‘Come mai così
tardi, stasera?’.
‘Sali un attimo in terrazza’ le disse. ‘Voglio farti vedere una cosa’.
‘Hai comprato una bestia!!’, Iran si tolse il grembiule, si rassettò i
capelli come per riflesso e lo seguì fuori dall’appartamento; percorsero il
corridoio a grandi passi impazienti.
‘Non avresti dovuto comprarla senza di me’, disse Iran, quasi senza
fiato. ‘Ho il diritto di partecipare alla decisione, l’acquisto più importante
che abbiamo mai…’.
‘Volevo farti una sorpresa’.
‘Oggi hai incassato qualche taglia’ gli disse lei, in tono accusatorio.
Entrarono nell’ascensore e insieme salirono più vicini a Dio. ‘Ho
dovuto fare questo acquisto’, spiegò lui. ‘Oggi, qualcosa è andato storto; non
so, qualcosa che riguarda i ritiri che ho fatto in precedenza con altri
vermi-droidi-replicanti. Se non avessi comprato questa bella pecora nera non
sarei riusciuto ad accettare la storia precedente…’.
L’ascensore era arrivato in terrazza; guidò la moglie nelle tenebre
notturne fino alla grande gabbia sulla loggia; poi, accendendo i faretti – che
erano lì a disposizione di tutti gli inquilini – in silenzio le indicò la
pecora e attese la sua reazione.
‘Oh mio Dio!!’, esclamò sottovoce Iran. Si avvicinò alla gabbia,
fissando la nera peluria dell’animale; poi fece il giro per osservare la pecora
da tutte le angolazioni.
‘E’ proprio vera?', chiese.
‘Non è una di quelle finte? Sai oggigiorno le fanno anche finte’.
‘Assolutamente vera’, rispose lui.
‘E’ una pecora nera’ disse Iran. ‘Una pecora nera nubiana’.
‘Femmina’ aggiunse Rick. ‘Perciò un domani possiamo perfino farla accoppiare oppure rivenderla…
‘Possiamo farla uscire di lì? Possiamo metterla insieme alla pecora rossa?’.
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