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Intermezzo con la 'Grande Notizia'
‘Capite signore’, aveva detto allora Faber ‘non è delle cose che amo
parlare, ma del significato delle cose. E mentre seggo su questa panca e mi
guardo intorno so di essere vivo’.
Questo era stato tutto.
Un’ora di monologo, dei versi, un commento e poi, senza nemmeno avere
l’aria di sapere che Montag era un milite del fuoco, Faber, con un certo
tremito della persona, aveva scritto il suo indirizzo su un foglietto di carta.
‘Per il vostro archivio’, aveva detto ‘nell’eventualità che decideste
di avercela con me’.
‘Ma io non ce l’ho affatto con voi’, aveva risposto Montag sorpreso.
In anticamera, Mildred dette in uno scoppio di risa squillanti. Montag,
in camera da letto aprì un armadio a muro e si mise a sfogliare la sua agenda
personale, sotto l’intestazione: Indagini
eventuali. Vi figurava anche il nome di Faber. Non lo aveva denunciato e
non lo aveva nemmeno cancellato dal suo taccuino.
Formò il numero telefonico su un altro apparecchio, sussidiario.
L’apparecchio all’altro capo del filo chiamò il nome di Faber una dozzina di
volte, prima che il professore rispondesse con voce fioca. Montag disse il
proprio nome e, dopo che si fu fatto riconoscere, rimase stupito del lungo
silenzio che seguì.
‘Dunque, signor Montag?’.
‘Professor Faber, vorrei farvi una domanda piuttosto strana. Quante
copie del Vangelo credete che siano rimaste in tutta la nazione?’.
‘Non so di che cosa state parlando!’.
‘Vorrei sapere se non ne sia rimasta nemmeno una copia, professore!’.
‘Ma che razza di trappola è questa? Non intendo parlare al telefono col
primo venuto!’.
‘Quante copie di Shakespeare e Platone, o di altri libri Eretici di
Verità…. professore?’.
‘Nessuna! Lo sapete bene come me. Nessuna!’.
E Faber tolse la comunicazione.
Montag depose il ricevitore.
Nessuna copia.
Nessuna conoscenza.
Nessuna Coscienza.
Nessun Intelletto.
Nessun Dio.
Nessuna Divinità.
Posso sedermi tranquillo ora ed aspettare il prossimo messaggino…
Nessuna copia. Cosa che egli sapeva ovviamente dagli elenchi alle
pareti della Casa del fuoco. Ma in certo qual modo, aveva avuto bisogno di
sentirselo dire dallo stesso Faber.
In anticamera la voce di Mildred era tutta pervasa di gioiosa
commozione:
‘Sai, vengono le signore, oggi!’.
Montag le mostrò un volume:
‘Questo è il Nuovo e l’Antico Testamento e se…’
‘Per favore non ricominciare con certi discorsi!’.
‘Potrebbe essere l’ultima copia rimasta in questa parte del mondo’.
‘Tanto, dovrai pur consegnarla stasera, no? Il capitano Beatty sa che
tu l’hai, non ti pare?’.
‘Non credo che possa sapere quale libro ho sottratto. Almeno che il
segugio meccanico che ci guarda. Ma il problema è la scelta del libro da rendere in sostituzione…’.
…'Sarai in casa stasera, per il .. Buffone
Bianco e la visita delle signore?’ gridò Mildred…
(R. Bradbury, Fahrenheit 451)
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