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Cosa è la Metafisica?
Indice Sentieri percorsi (e talvolta anche braccati...'meglio non dicere troppo...') (1) & (2) & (3)
SIGISMONDO
Che sventurato e
infelice son io!
Sapere, cieli, vi
chiedo,
visto il male che mi
è dato,
quali colpe ho mai
commesso
contro di voi nel
nascere,
se anche proprio nel
nascere
so che stanno le mie
colpe.
Hanno bastante
motivo
la vostra giustizia
e asprezza,
poiché la colpa più
grande
dell’uomo è d’esser
nato.
Ma solo vorrei
sapere
(lasciando da parte
il fatto
che già nascere è
una colpa),
in che cosa più
v’offesi
per più punirmi, o
cieli (e satelliti riuniti).
Gli altri non son
forse nati?
Ma se son nati anche
gli astri,
che privilegi hanno
avuto
ch’io non potei mai
godere?
Nasce l’uccello
(come ben vedete), coi doni
della suprema
bellezza:
appena è in fiore di
piume
o efflorescenza di
ali,
già veloce esso
fende
le distese
dell’etere,
rifiutandosi al
conforto
del dolce e soave
nido rimasto vuoto;
ed io che ho più
anima
perché ho minor
libertà?
Nasce la bestia
(non vedete che
creatura soave),
e la pelle,
ha con grazia
maculata,
tanto che sembra
degli astri
ben simulato
disegno,
grazie al divino
pennello,
e già i bisogni
dell’uomo,
resi più audaci e
crudeli,
la spingono alla
ferocia,
bocca e mostro nel
‘lor’ labirinto:
ed io, con migliore
istinto
perché ho minor
libertà?
(di quella Monica
alla sua tranquilla
e sicura dimora
all’etere
della comune ora?)
Nasce il pesce, e
non respira,
essere informe ed
amorfo,
in alghe e fanghi
avvolto,
e già vascello di
squame,
sopra l’‘onda’ si
rimira
mentre ovunque
dovunque e comunque
s’aggira,
percorrendo i grandi
spazi
che nei punti più
profondi
gli spalancano gli
abissi;
ed io che ho maggior
giudizio
perché ho minor
libertà?
Nasce il ruscello
(ammirate che
spettacolo soave
discendere fiero il
borgo antico)
serpente che in
mezzo ai fiori si snoda,
e appena, filo
d’argento,
in mezzo ai fiori si
fende,
già col suono
innalza lodi
alla dolcezza dei
fiori
che gli offrono lo
sfarzo
della corsa in campo
aperto;
ed io che ho ancor
più vita
perché ho minor
libertà?
….Venghino pure signori si accomodino comodi, non v’è commento non v’è
Parola nel detto e non detto, e qui ogni verità, Dante m’è testimone, taccio e
non dico; cos’è per il vero la Metafisica
in codesto spazio profondo? Solo un inutile dettaglio della politica alla quale
tacendo nel diplomatico ingegno parliamo con più ed umano Spirito. Venghino
signori ad ammirare la saggezza antica Metafisica
taciuta di codesta invisibile architettura!
Esamineremo prima il ‘lato’ dell’Intelletto, sotto la ‘Discesa dello
Spirito Santo’. Nella sommità...
dell’arco inferiore abbiamo (scusate nobili
signori si ode da lontano una strana voce, ora la udiamo, Dialogo segreto di un
‘mirorita’ scalzo ove assiso non vedo?: “quando arriva al ‘punto’ convenuto fai
sentire il suono della mensola caduta accidentalmente passo e dico” “non ho
udito al terzo o quarto rigo?” “ma chi ti ha assunto la Ditta ha fatto giusta
et accorta selezione test e questionari grammatica compiuta mica siamo
raccomandati, dotti et evoluti accademici e professionisti servi ed ingegni…
hai capito passo e dico” “Va bene ma cotal salire e scendere per quella dimora
sono stanco et anco portiere con principio” “ma quale principio qui l’ordine va
evaso per economica ragion di stato passo e dico”… Scusate signori forse essere
divina conversione dialogo antico affresco non ancora scorto proseguiamo nella
retta e giusta morale alla nobile vista convenuta…) le… tre virtù evangeliche, senza le quali (la conversazione
precedente non avrebbe potuto aver luogo in essere…), sembra dire Firenze, non
può esistere alcuna Scienza.
Senza Amore, Fede e Speranza,
l’Intelletto è nullo (‘ohh.. questo continua passo e dico’ ‘fai finta di
niente che c’ò Monica in pentola.. passo e dico’).
Insieme alle quattro virtù sottostanti, il gruppo rimane così composto:
A
B C
D E
F G
A) Carità: con fiamme che le
escono dal capo e dalle mani.
B) Fede: con croce e scudo
respinge dardi acuminati. Il simbolo, frequente nelle moderne interpretazioni
di san Paolo sulla Fede personale, compare di rado nell’arte più antica.
C) Speranza: reca un ramo di
gigli.
D) Temperanza: ritta su un
pesce nero che tiene per le briglie.
E) Prudenza: reca un libro.
F) Giustizia: con scettro e
corona.
G) Fortezza: con torre e
spada.
Sotto la serie dei profeti, come potenze suscitate dalle loro voci…,
sono le simboliche figure delle sette scienze teologiche o spirituali e delle
sette geologiche o naturali; e ai piedi di ciascuna di esse la figura di colui
che più ha contribuito a divulgarle nel mondo.
Prima delle sette scienze terrene, a partire dal lato opposto alla
finestra, è la grammatica, cui seguono le altre nel seguente ordine (scusate
signori odo di nuovo voce; ‘c’à scoperto, ma tò detto alla terza riga ma che
stai umbriaco passo e dico?’ ‘macché solo una birra, certo stà grammatica
trasuda fatica passo e dico’; …nulla signori proseguiamo…):
1) Grammatica Prisciano.
2) Retorica Cicerone.
3) Logica Aristotele.
4) Musica Tubalcain.
5) Astronomia Atlante,
re di Fiesole.
6) Geometria Euclide.
7) Aritmetica
Pitagora.
Seguono poi le sette scienze celesti, nel seguente ordine da destra a
sinistra:
1) Diritto civile
Giustiniano Imperatore.
2) Diritto canonico
Papa Clemente V.
3) Teologia pratica
Pietro Lombardo.
4) Teologia contemplativa Boezio.
5) Teologia dogmatica
Dionisio Areopagita.
6) Teologia mistica
Giovanni Damasceno.
7) Teologia polemica
Sant’Agostino.
Avete dunque davanti a voi la rappresentazione pittorica del sistema di
virile educazione che l’antica Firenze riteneva doversi necessariamente
istituire nelle grandi monarchie o repubbliche terrene animate dallo Spirito
(sceso) dal cielo in terra nel giorno di Pentecoste.
E quanto tempo ci vorrà – o ci vorrebbe – secondo voi, per studiare
questo dipinto?
… Due minuti e mezzo per
leggere questo schema di educazione (al visore da taluni raccomandato), dunque,
per leggere questo schema di educazione spirituale offertovi da Simeone Memmi:
e io, nelle mie cinque settimane di lavoro qui dentro (ed altrettanti anni e Secoli per Frammenti e altri ingegni), ho
notato che in media i visitatori, inglesi e non, vi dedicano anche meno. Per
intenderne solamente ed anche solo minimamente la portata, voi dovreste
richiamare alla Memoria, nel corso di due minuti e mezzo, tutto quello che
avete avuto occasione di apprendere sulle dottrine e sulle figure di Pitagora,
Zoroastro, Aristotele, Dionisio l’Aeropagita, sant’Agostino e l’imperatore
Giustiniano; poi osservare le espressioni e le azioni attribuite dal pittore ai
vari personaggi; e infine giudicare quanto e come sia riuscito a coglierne
l’essenza, e quanta parte abbia concesso alle loro particolari dottrine nel suo
schema generale del sapere umano.
Quanto a me, poiché ora sono, con mio grande rammarico, una persona già
vecchia, e con mio grande orgoglio, una persona all’antica, mi è parso che le
mie capacità di apprendimento e memoria non abbiano avuto il benché minimo
miglioramento in seguito alle scoperte di…
E quindi, pur essendo arrivato da Lucca in tre ore, invece di un giorno,
come occorreva una volta, non mi sento in grado, per questa sola ragione, di
vedere una pittura e non solo a Firenze, in minor tempo che non mi occorresse
prima, e neppure mi sento in dovere di affrettare le mie ricerche…
Di conseguenze ho dedicato cinque settimane (o cinque e più Secoli) a
studiare un quarto di questo dipinto di…, e posso fornirvi una discreta
illustrazione di quel quarto oltre ad alcuni parziali accenni a qualche
Frammento delle altre pareti. Ma ahimè! Sempre limitatamente alle loro qualità
artistiche, perché sento di non sapere nulla di attendibile intorno a Dionisio
l’Aeropagita che non lo indichi il vero Spirito. Possiedo invece qualche
barlume a proposito di Zoroastro, Aristotele (assieme ad altri platonici e
gnostici intenti) e Giuliano Imperatore. Ma questo non fa che accrescere in me
il rispetto con cui sento di dovermi accostare al lavoro di qualsivoglia
artista (e non…), non solo maestro della sua arte, ma erudito teologo così
profondo di concepire l’impresa artistica di illustrare la ‘legge’ divina che
deve regolare la vita di Firenze (e non solo…)…
(V.
Fumagalli, L’alba del Medioevo; Calderon, La vita è sogno; J. Ruskin, Mattinate
fiorentine)
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