giuliano

giovedì 10 settembre 2015

ALDIQUA' E ALDILA' (quale umana e spirituale condizione... Cosa è la Metafisica?)


















Precedente capitolo:

Cosa è la Metafisica?
















Indice Sentieri percorsi (e talvolta anche braccati...'meglio non dicere troppo...')  (1)  &  (2)  &  (3)












SIGISMONDO


Che sventurato e infelice son io!
Sapere, cieli, vi chiedo,
visto il male che mi è dato,
quali colpe ho mai commesso
contro di voi nel nascere,
se anche proprio nel nascere
so che stanno le mie colpe.
Hanno bastante motivo
la vostra giustizia e asprezza,
poiché la colpa più grande
dell’uomo è d’esser nato.
Ma solo vorrei sapere
(lasciando da parte il fatto
che già nascere è una colpa),
in che cosa più v’offesi
per più punirmi, o cieli  (e satelliti riuniti).
Gli altri non son forse nati?
Ma se son nati anche gli astri,
che privilegi hanno avuto
ch’io non potei mai godere?
Nasce l’uccello (come ben vedete), coi doni
della suprema bellezza:
appena è in fiore di piume
o efflorescenza di ali,
già veloce esso fende
le distese dell’etere,
rifiutandosi al conforto
del dolce e soave nido rimasto vuoto;
ed io che ho più anima
perché ho minor libertà?
Nasce la bestia
(non vedete che creatura soave),
e la pelle,
ha con grazia maculata,
tanto che sembra degli astri
ben simulato disegno,
grazie al divino pennello,
e già i bisogni dell’uomo,
resi più audaci e crudeli,
la spingono alla ferocia,
bocca e mostro nel ‘lor’ labirinto:
ed io, con migliore istinto
perché ho minor libertà?
(di quella Monica alla sua tranquilla
e sicura dimora all’etere
della comune ora?)
Nasce il pesce, e non respira,
essere informe ed amorfo,
in alghe e fanghi avvolto,
e già vascello di squame,
sopra l’‘onda’ si rimira
mentre ovunque dovunque e comunque
s’aggira,
percorrendo i grandi spazi
che nei punti più profondi
gli spalancano gli abissi;
ed io che ho maggior giudizio
perché ho minor libertà?
Nasce il ruscello
(ammirate che spettacolo soave
discendere fiero il borgo antico)
serpente che in mezzo ai fiori si snoda,
e appena, filo d’argento,
in mezzo ai fiori si fende,
già col suono innalza lodi
alla dolcezza dei fiori
che gli offrono lo sfarzo
della corsa in campo aperto;
ed io che ho ancor più vita
perché ho minor libertà?



  
….Venghino pure signori si accomodino comodi, non v’è commento non v’è Parola nel detto e non detto, e qui ogni verità, Dante m’è testimone, taccio e non dico; cos’è per il vero la Metafisica in codesto spazio profondo? Solo un inutile dettaglio della politica alla quale tacendo nel diplomatico ingegno parliamo con più ed umano Spirito. Venghino signori ad ammirare la saggezza antica Metafisica taciuta di codesta invisibile architettura!
Esamineremo prima il ‘lato’ dell’Intelletto, sotto la ‘Discesa dello Spirito Santo’. Nella sommità...




dell’arco inferiore abbiamo (scusate nobili signori si ode da lontano una strana voce, ora la udiamo, Dialogo segreto di un ‘mirorita’ scalzo ove assiso non vedo?: “quando arriva al ‘punto’ convenuto fai sentire il suono della mensola caduta accidentalmente passo e dico” “non ho udito al terzo o quarto rigo?” “ma chi ti ha assunto la Ditta ha fatto giusta et accorta selezione test e questionari grammatica compiuta mica siamo raccomandati, dotti et evoluti accademici e professionisti servi ed ingegni… hai capito passo e dico” “Va bene ma cotal salire e scendere per quella dimora sono stanco et anco portiere con principio” “ma quale principio qui l’ordine va evaso per economica ragion di stato passo e dico”… Scusate signori forse essere divina conversione dialogo antico affresco non ancora scorto proseguiamo nella retta e giusta morale alla nobile vista convenuta…) le… tre virtù evangeliche, senza le quali (la conversazione precedente non avrebbe potuto aver luogo in essere…), sembra dire Firenze, non può esistere alcuna Scienza.
Senza Amore, Fede e Speranza, l’Intelletto è nullo (‘ohh.. questo continua passo e dico’ ‘fai finta di niente che c’ò Monica in pentola.. passo e dico’).
Insieme alle quattro virtù sottostanti, il gruppo rimane così composto:

                    A
          B             C
       D     E     F      G 

A) Carità: con fiamme che le escono dal capo e dalle mani.
B) Fede: con croce e scudo respinge dardi acuminati. Il simbolo, frequente nelle moderne interpretazioni di san Paolo sulla Fede personale, compare di rado nell’arte più antica.
C) Speranza: reca un ramo di gigli.
D) Temperanza: ritta su un pesce nero che tiene per le briglie.
E) Prudenza: reca un libro.
F) Giustizia: con scettro e corona.
G) Fortezza: con torre e spada.




Sotto la serie dei profeti, come potenze suscitate dalle loro voci…, sono le simboliche figure delle sette scienze teologiche o spirituali e delle sette geologiche o naturali; e ai piedi di ciascuna di esse la figura di colui che più ha contribuito a divulgarle nel mondo.
Prima delle sette scienze terrene, a partire dal lato opposto alla finestra, è la grammatica, cui seguono le altre nel seguente ordine (scusate signori odo di nuovo voce; ‘c’à scoperto, ma tò detto alla terza riga ma che stai umbriaco passo e dico?’ ‘macché solo una birra, certo stà grammatica trasuda fatica passo e dico’; …nulla signori proseguiamo…):

1) Grammatica           Prisciano.
2) Retorica                 Cicerone.
3) Logica                    Aristotele.
4) Musica                   Tubalcain.
5) Astronomia            Atlante, re di Fiesole.
6) Geometria             Euclide.
7) Aritmetica             Pitagora. 

Seguono poi le sette scienze celesti, nel seguente ordine da destra a sinistra:

1) Diritto civile                   Giustiniano Imperatore.
2) Diritto canonico              Papa Clemente V.
3) Teologia pratica              Pietro Lombardo.
4) Teologia contemplativa   Boezio.
5) Teologia dogmatica         Dionisio Areopagita.
6) Teologia mistica              Giovanni Damasceno.
7) Teologia polemica           Sant’Agostino. 




Avete dunque davanti a voi la rappresentazione pittorica del sistema di virile educazione che l’antica Firenze riteneva doversi necessariamente istituire nelle grandi monarchie o repubbliche terrene animate dallo Spirito (sceso) dal cielo in terra nel giorno di Pentecoste.
E quanto tempo ci vorrà – o ci vorrebbe – secondo voi, per studiare questo dipinto?
Due minuti e mezzo per leggere questo schema di educazione (al visore da taluni raccomandato), dunque, per leggere questo schema di educazione spirituale offertovi da Simeone Memmi: e io, nelle mie cinque settimane di lavoro qui dentro (ed altrettanti anni e Secoli per Frammenti e altri ingegni), ho notato che in media i visitatori, inglesi e non, vi dedicano anche meno. Per intenderne solamente ed anche solo minimamente la portata, voi dovreste richiamare alla Memoria, nel corso di due minuti e mezzo, tutto quello che avete avuto occasione di apprendere sulle dottrine e sulle figure di Pitagora, Zoroastro, Aristotele, Dionisio l’Aeropagita, sant’Agostino e l’imperatore Giustiniano; poi osservare le espressioni e le azioni attribuite dal pittore ai vari personaggi; e infine giudicare quanto e come sia riuscito a coglierne l’essenza, e quanta parte abbia concesso alle loro particolari dottrine nel suo schema generale del sapere umano.




Quanto a me, poiché ora sono, con mio grande rammarico, una persona già vecchia, e con mio grande orgoglio, una persona all’antica, mi è parso che le mie capacità di apprendimento e memoria non abbiano avuto il benché minimo miglioramento in seguito alle scoperte di…  E quindi, pur essendo arrivato da Lucca in tre ore, invece di un giorno, come occorreva una volta, non mi sento in grado, per questa sola ragione, di vedere una pittura e non solo a Firenze, in minor tempo che non mi occorresse prima, e neppure mi sento in dovere di affrettare le mie ricerche…
Di conseguenze ho dedicato cinque settimane (o cinque e più Secoli) a studiare un quarto di questo dipinto di…, e posso fornirvi una discreta illustrazione di quel quarto oltre ad alcuni parziali accenni a qualche Frammento delle altre pareti. Ma ahimè! Sempre limitatamente alle loro qualità artistiche, perché sento di non sapere nulla di attendibile intorno a Dionisio l’Aeropagita che non lo indichi il vero Spirito. Possiedo invece qualche barlume a proposito di Zoroastro, Aristotele (assieme ad altri platonici e gnostici intenti) e Giuliano Imperatore. Ma questo non fa che accrescere in me il rispetto con cui sento di dovermi accostare al lavoro di qualsivoglia artista (e non…), non solo maestro della sua arte, ma erudito teologo così profondo di concepire l’impresa artistica di illustrare la ‘legge’ divina che deve regolare la vita di Firenze (e non solo…)…

(V. Fumagalli, L’alba del Medioevo; Calderon, La vita è sogno; J. Ruskin, Mattinate fiorentine)

















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