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Il volo di Jonathan (17)
...Più nutrita. Fosse solo thé, quello lo sorseggiano dopo con il cuoco
Cacciatore, svela i segreti della sua cucina non sapendo della vecchia dinastia
di Rosso vestita cui i sapori e i segreti della vita vengono ugualmente
custoditi e poi trapassati a miglior vita… Dal Rosso nulla è più come prima ed
ogni sapore dell’Ibis Eremita ben condito cambia il corso della sostanza cui
delegare il sapere della nuova vita….
Ibis: Già, dice
bene, finire in quelle cucine è cosa a noi poco gradita, ricordo che la
situazione in vent’anni è precipitata… Pensi i miei avi avevano fondato colonie
in Germania, in Austria, in Svizzera, perfino in Italia, nelle falesie istriane
e sulle pareti rocciose del Verbano, verso il canton Ticino. Eh, i miei avi
hanno frequentato bei posti e conosciuto Tempi migliori, anche se i piccoli
correvano sempre il rischio di essere strappati dai nidi e cucinati dal fuoco
lento dei vostri buongustai, li consideravano mensarum deliciae…
Jonathan: Un comportamento
inqualificabile, di cui mi vergogno per loro…
Ibis: Giusto!
Si vergogni. Comunque c’era qualche umano che si comportava bene. I miei
parenti africani erano considerati sacri dagli Egizi, che li veneravano al
punto di rappresentare il loro Dio Thot…, non confonda…: ‘non ‘totale’ del
conto dell’Oste premuroso’, ma l’antico Thot con una testa uguale alla nostra,
una cosa ben diversa. Ma nessuno è
perfetto. Si figuri che li portavano in battaglia per proteggersi da altri
dèmoni. Comunque sia non doveva essere allegro trovarsi coinvolti nelle vostre
stupide guerre, così rumorose inutili e dannose, ma almeno venivano nutriti con
i cibi più prelibati.
Jonathan: Lei
invece come si nutre?
Ibis: Che le
posso rispondere, da quando ho incontrato la Meditazione sono diventato
vegetariano. Però se insiste le darò ‘copto’
qualche segreta ricetta…. con cui deliziare e sfamare il
palato cui l’Anima
ingorda vola alle alte quote dell’Ermetica Parola. Con cui lo Spirito fugge la
Materia abbrutita, dallo stomaco digerita, dal palato masticata…, non certo
come una Preghiera Infinita segreto di Vita.
Io e lei, caro Jonathan di codesto dialogo Antico, affidiamo il nostro
nutrimento alla saggezza di una Poesia. Elemento di un Dio Straniero, perché
privi della Materia con cui gravita la Terra. Per questo mentre loro camminano
e si nutrono noi voliamo, certo un po’ asciutti e smunti e quasi estinti!
Altrimenti non ci saremmo incontrati per questa rotta, cielo di una segreta
disciplina, volo alle alte quote di una Gnosi antica. Tre volte Grandi, io Lei, e lo Spirito così ben
nutrito, preghiera per un Destino certamente più saporito dall’Oste condito…
Così l’Eremita le darà saggio della sua follia, visione mai estinta della fine
cui l’uomo destina la saggezza antica. Fosse solo l’Oste dell’odierna paura che
uccide e condisce la nostra Opera, il volo antico per un piatto più saporito
alla mensa del comune appetito. Ma la follia non è mia, solo perché Eremita e
Profeta all’ora dell’Apocalisse destino di codesta vita. Guardi gli uomini! E’
la fine di ogni retta disciplina. Guardi la fine! La Terra trema e trasuda paura. L’Ecologia non salverà
o farà la nostra fortuna. La Preghiera non mortificherà l’arroganza con cui
vestono la terrena venuta. Il Discorso per quanto Perfetto non sazierà mai l’appetito di chi nutre
la vita con la ricchezza e l’arroganza figlie dell’Eterna sventura e di una
morte prematura… al Teschio della comune Ora. Guardi la Terra giù da basso! Non
solo il riso che orna la lieta discesa nel campo saggiamente concimato con il
veleno nostro comune nemico: il raccolto è cosa importante e prioritaria per il
gregge che lavora. Ma vedo e scorgo la Fine del mondo nell’Apocalisse cui
affido l’eremitica Parola, avrei altro nome all’Ora di questo Dialogo con cui
nutro il Bene e rifuggo il Male. Patto antico cui un Dio fa dominio scritto nel
Principio. Scritto nel futuro della materia, Apocalisse della nostra comune
visione al vento di questo volo orientamento e vista di una diversa scelta di
vita….
Ed in quel giorno
non si ammirerà il mondo per il disgusto dell’amore per la divinità, né lo si
adorerà in ogni suo Elemento, si preferirà la tenebra alla luce e si preferirà
la morte alla vita, l’inganno alla lecita parola. Nessuno guarderà verso il
cielo con la speranza della retta Via, ma solo l’arroganza del fuoco con cui
uccide la Vita. L’uomo religioso sarà considerato folle; l’empio sarà onorato
come un saggio; il timido sarà considerato come forte e sarà punito l’uomo
buono come malvagio. A proposito dell’Anima e delle cose dell’Anima e di quanto
riguarda l’Immortalità e del resto di ciò che ho detto, non solo si penserà che
sono cose ridicole, ma le si considererà un lusso non concesso né ammesso al
Tempio del futuro così celebrato. Piuttosto credetemi, è l’Eremita che parla
nell’Estinzione della retta e saggia disciplina, quegli uomini di tal fatta
rischieranno l’estremo pericolo per la
loro Anima e sarà stabilita legge nuova certamente non Divina. Le
Divinità Buone prenderanno una diversa Via. Gli angeli malvagi rimarranno
assieme agli uomini, vivendo con loro ed istigandoli ai mali perpetrati con
audacia e alle cose empie con guerre e rapine, e insegnando loro cose contro
natura con sempre maggiore astuzia. In
quei giorni la Terra non avrà stabilità, non si navigherà nel mare, né si
conosceranno le stelle in cielo. Ogni
voce santa del logos di Dio tacerà. L’aria diventerà malata. Questa la
vecchiaia del mondo: l’empietà e il disonore con il disprezzo delle parole
buone. Quando avvengono queste cose il Signore, Padre, Dio prima di Dio,
estirperà la malvagità e l’inganno senza violenza alcuna, solo l’utopia della
retta Parola ed il ristabilimento della Natura delle cose pie e buone avverrà
durante un periodo di tempo Che non avrà mai avuto inizio…
Che non avrà mai avuto inizio….
Che non avrà mai avuto inizio………
Grazie Ibis Eremita per questa Rima, per questa visione antica, ed è
vero, io che in questa Primavera celebro la Rinascita della Vita nell’Universo
descritta, so la segreta via fuori dal Tempo osservato nell’invisibile Creato
cui io e te facciamo segreto ed Ermetico Dialogo. Siamo eterni quanto Dio in
questa Eresia, Metafisica del creato narrato…
(G. Lazzari... da una idea di Airone; Fotografie di G. Lazzari)
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