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Questa Terra è la mia Terra: Avellaneda nella camera oscura... (23)
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Monipodio & Governo (25)
La luce a sua volta è una radiazione elettromagnetica che si propaga
con un movimento ondulatoria definito dalla frequenza e dalla lunghezza d’onda:
la lunghezza d’onda della luce visibile è compresa fra 400 e 700 nm; l’uomo
percepisce le diverse lunghezze d’onda come colori diversi. Ad esempio un
quanto di luce blu della lunghezza d’onda di 400 nm ha pertanto una frequenza
più elevata e un maggior contenuto energetico di un quanto di luce rossa della
lunghezza d’onda di 700 nm. Quando però è captato da una pianta, un quanto di
energia può innescare reazioni chimiche della fotosintesi, nel corso delle
quali l’organismo vegetale produce gli zuccheri.
In questo processo, l’energia radiante viene catturata da speciali
molecole chiamate pigmenti, contenute nell’interno di strutture complesse: i
cloroplasti delle piante superiori e i cromatofori di taluni batteri; gli
elettroni di questi elementi si trovano a un determinato livello energetico che
consente loro di catturare quanti di luce di particolari frequenze e tali
frequenze possiedono la quantità di energia sufficiente per far passare gli
elettroni del pigmento dal loro livello energetico ordinario, o stato fondamentale,
ad uno stato eccitato. A loro volta gli elettroni che stabiliscono questo
pasaggio sono quelli più esterni di un atomo, ossia quelli che vengono
condivisi con gli atomi vicini nella formazione dei legami chimici che tengono
unite le molecole.
Nella maggior parte delle piante, il principale elemento capace di
captare la luce è la clorofilla, una sostanza verde in grado di assorbire
quanti di luce rossa e blu: quando assorbe un quanto blu o rosso, così allo
stato eccitato, la molecola di clorofilla immagazzina la sua energia sotto
forma di un legame chimico alterato e qui l’energia immagazzinata viene usata
per consentire reazioni che portano infine alla sintesi di composti stabili;
quindi la fotosintesi è un esempio di trasduzione di energia, ossia di
conversione di un tipo di energia in un altro. Gli zuccheri sintetizzati dalla
pianta contengono, trasdotta in forma chimica, l’energia originariamente
presente nella luce assorbita, e quindi la fotosintesi rappresenta null’altro
assieme alla respirazione due processi reciproci: la prima, la fotosintesi,
libera ossigeno e immagazzina energia, mentre la respirazione, assorbe ossigeno
e libera energia…
Gli elementi di
prova forniti finora, che si appoggiano soltanto su basi concettuali, pur
presentando probabilmente qualche debolezza intrinseca, acquistano la loro
forza in quanto hanno un rapporto sorprendente con la dimostrazione che segue e
che è fondata su fatti reali della Natura come poc’anzi avete letto…
In Natura, la
costituzione di ogni essere è determinata in funzione dell’elemento in cui
l’essere vivente vive, ed ogni Elemento costruisce, per così dire, le proprie
creature, e quando la loro struttura non corrisponde all’elemento, le creature
non vi possono sopravvivere.
Ora l’Elemento del
Sole è la luce!
Quindi, se
esistessero delle creature solari, e nessuno oserebbe mettere in discussione il
rango più elevato che esse occuperebbero rispetto alle creature terrestri, date
che sono figlie del nucleo dell’Universo, che si trova in posizione dominante
rispetto a tutti gli altri corpi celesti, che cos’altro potrebbero essere se
non occhi divenuti atomi?
E possiamo affermare
il nostro occhio come e al pari di una creatura solare che si trova sulla Terra
giacché questo una creatura autonoma del nostro corpo dato che ha come Elemento
fondamentale della propria condizione la luce; inversamente una creatura che ha
come Elemento la luce avrà una struttura simile all’occhio proprio perché le
due cose si condizionano a vicenda.
A causa, però, della
sua influenza troppo debole, il Sole è riuscito a trasformare solo una piccola
parte dell’uomo in una sua creatura, e ha dovuto arrestarsi al primo stadio
dello sviluppo (di questo sviluppo inteso come Evoluzione rozza e approssimata
ne potete ammirare i successivi disastri…). Al contrario, le
creature solari (che io chiamo Angeli a causa della loro Superiore...
Natura) sono occhi divenuti liberi, il cui sviluppo interno, sempre concepito sul medesimo modello di quelli, si è completato. La luce è il loro Elemento, come l’Aria il nostro, e tutta la loro struttura, fin nei dettagli più minuti, è calcolata in funzione di quell’Elemento…
Natura) sono occhi divenuti liberi, il cui sviluppo interno, sempre concepito sul medesimo modello di quelli, si è completato. La luce è il loro Elemento, come l’Aria il nostro, e tutta la loro struttura, fin nei dettagli più minuti, è calcolata in funzione di quell’Elemento…
…Per concludere,
dopo aver esposto queste Verità definitive, alle quali nemmeno Newton avrebbe
rifiutato la propria attenzione, rifletto circa la vera Natura ‘fisica’ degli
Angeli e da ciò ne consegue: alcuni di loro sono riempiti di ossigeno, altri di
idrogeno, si innalzano continuamente al di sopra della superficie solare, si
accoppiano e, grazie al processo di combustione dell’idrogeno con l’ossigeno,
generano la luce che proviene dal Sole e che ci illumina, segno delle avvenute
nozze.
La luce solare non è
quindi null’altro che la fiaccola nunziale degli Angeli…
(ma aggiungo..
precedente al tale evento vi è una Prima condizione e dimensione non ancora
accertata forse solo ipotizzata dalla quale tutto ciò di cui avete letto
compresi Dèi ed Angeli da quella derivata nella curvatura dello Spazio e Tempo
condizione posta ed impossibile dal genio calcolata nella formula in quanto se
ci atteniamo al cosiddetto ‘modello cosmologico standard’ cioè il modello che
sovrintende l’ipotesi del Big-Bang quale istante iniziale, l’Universo si
espande e la conseguente curvatura decresce in maniera continua e decelerata;
se però procediamo verso stati di curvatura sempre più elevata, e questa
crescita continua senza interruzioni sino allo stato di curvatura Infinita;
corrispondente ad una singolarità, fissata per convenzione al tempo iniziale T=
0 oltre il quale la descrizione classica non può essere estesa, e questa
singolarità è interpretabile o solo appena ipotizzabile in un contesto
scientifico come un segnale che si stanno applicando delle leggi fisiche al di
fuori della regione in cui esse sono valide [leggi anche Godel]…)…
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