giuliano

lunedì 4 marzo 2019

I RIFORMATORI (Seconda Parte)


















Precedenti capitoli:

I Riformatori (Prima Parte)

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Ritmo irregolare Passo sciolto













Il mostro scruta divora e compone falsa materia con la sola certezza di una superiore pretesa per rinascere a miglior elemento, giacché il limite terreno della manifesta sua visione, o sonno eterno, è scarso ingegno illuminato d’opposto immenso. Inganno ben curato e diluito nel Tempo! Giacché nel creare l’opera all’Universo affissa qual stella nell’orbita compiuta e scrutar altrui destino con l’ausilio e  meccanicismo la qual posta in essere grazie l’altrui martirio, è limitato  intento (spacciato per grande et immenso lume in nome e per conto del progresso) all’occhio di cui sazia l’appetito, cui allieta sonno e sogno, non certo lo Spirito assente all’invisibile orbita cui attratto comporre più certo e divino Universo. Cosicché, se pur in apparente intelligenza e pretesa questo mostro ad ingombrare il Sentiero, e nulla di vero anche se creato nel vero, è più di quanto manifesto in un Evo antico accompagnato da un diverso e più incerto mito qual destino giurato: lotta in ugual Abisso quando un nobile scudiero nobile ed armato solo del suo coraggio, accompagnato al suo Trovatore, combattevano dèmoni draghi ed altri più taciuti mostri strani. Questi incubi ed incompiuti animali i quali corrono ininterrotti più veloci del vento, apportare maleficio scomporre il Tempo con l’energia rubata all’elemento, complice il loro Dio. Comporre ugual visione assente alla realtà barattata per allucinazione al crocevia nominato delirio nel sonno destato di un Trovatore armato, combattere dèmoni mostri draghi e malefici materia e Tempo, armato solo della Poesia dell’infinito Universo. Noi appariamo in cotal schermi comporre o solo ricomporre vita e luce smarrita al teatro della corrotta oscura loro dottrina, e da una strana armatura rivestita difendere il ‘feudo’ nominato vita. Loro, invece, donare il sonno eterno ad una morte annunciata in nome del Tempo ed ingurgitare sangue di Dio rubando il Graal dell’eterno segreto eternamente conteso: crocevia del Bene e il Male quale materia scomporre, o solo all’alito loro appassito, comporre la vita. Circuiti di materia comandata e costretta. Mostri e ragni entro e fuori ‘parabole’ di oscuri intenti. Noi, signori miei, in codesto impervio passo e cammino nutriamo cotal dubbio e poetico intento e con loro visione trasmutata in digitale possessione dal dèmone e diavolo nutrita o solo barattata alla ragnatela di ogni via o sentiero che sia.
Il male esiste e su questo non basta l’esilio ad esprimere dissenso! Il male va descritto con l’ausilio e contributo di ogni sogno dio e poeta o artista che esso sia per sconfiggere questo tramonto all’alba dell’infinita vita…








Varianti caselli & pedaggi, soste & patemi, saldi & aumenti, anatemi & formule alchemiche di materia risorta alla borsa ricomposta; ferreriere & ferrari senza posta & sosta; saldi al museo della cultura ove anche il nìno trema paura da siffatta velata e dubbia natura; felicità & incidenti…, strani accidenti accompagnati da miracoli predicati; verbi posati in papiri rinati alla casta risorti quali geroglifici incompresi promuovere lavoro globalizzato in nome dei faraoni di stato - al quinto mandato possono edificare piramide & dormire sonni tranquilli nonché eterni in onor dello schiavo con loro sacrificato - ; signori & padroni del mito ove anche il tempo un inutile pretesto & dettaglio - un contrattempo all’olimpo comandato -; fiabe in terza dimensione al cellulare narrate dalla stessa cultura ove ogni parabola manifesta & promessa & anche infelicemente interpretata &d espressa annunciata dal ‘verso’ quale messaggino di sapere raggiunto in volgare sputato o forse solo ubriaco o narcotizzato - qual debito al templare in ogni loro animo taciuto al compromesso giurato & votato - il dèmone è così appagato -; cemento & catrame polveri & rifiuti armi & guerre convenuti, spie & strategiche economie velate combattere giostre e accadimenti - contendere benessere & paradiso -; sguardi incrociati tra falsi allarmi di stati amici armare e difendere il domani paradiso sperato dall’inferno predicato & il boia comandato - templare velato di nero vestito - annunciare secolare riscossa alla borsa promessa: armare terrore all’incudine della nuova lega quale invincibile arma forgiata ove ogni mura promette gambero condito alla città affogata & tornare - così - a galoppo spedito alla cinta qual fondamento del feudo difeso - tal storia è così narrata in attesa di procedere in Omerico mito ove Ulisse attende di riprendere sofferto cammino dal barbaro tradito & anco nutrito; nobili & miseri disgraziati entro le mura cinte del feudo difeso ammirare il concime scendere qual promessa di neve imbiancare la manna nominata progresso gridare al miracolo rinato affogato in sottile polvere inalata in brevi intervalli sospesi fra un purgatorio & il paradiso tacendo l’inferno del negato martirio; commercianti & osti felici concimare piazze e fiere ambulanti nel pil che sale & scende animare piste artificiali & (r)impianti sofferenti rimembrare passo antico non avendo - in verità et per il vero - bene compreso alchemica formula dal mago taciuta affogare cotal natura dell’eretica vita così perseguitata nello spirito promosso e condito qual miglior vigna & regale pasto nel ricordo della panza - qual fiero e vero elemento nonché concreta sostanza… - per ogni osteria lungo il passo e la via…; seppellire in apocalittico avvenire  viaggi immaginari e virtuali in algoritmo innestato & in parabola a reti unificate predicato quale progresso & araldo di benessere raggiunto nel girone ove tutto possibile nel bilancio falsato di codesto purgatorio donato: traguardo di un futuro paradiso nell’inferno raggiunto quale vera Apocalisse celata - o solo velata - nella falsità di ogni giorno predicata, giacché basta pagare il dovuto obolo o sana ‘mazzetta’ al Giubileo promosso o ad altro illustre ciambellano di corte o di stato presenziato e nominato qual secolare incaricato per l’opera dovuta del regno promesso nel templare compresso di pace & benessere alla culla del Bambino tradito & purtroppo anche così miseramente custodito per ogni sala parto ove - in verità e per il vero - abortito dal primario templare macellaio di stato…

(G. Lazzari, l'Eretico Viaggio)















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