venerdì 17 maggio 2013
ALCATRAZ ISLAND (4)
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Alcatraz Island (3)
Prosegue in:
Alcatraz Island (5) &
Henri Charrière (2/1)
....La vita di Robbie durante gli anni della formazione del carattere,
sembrava un intreccio di ostilità avvicendata con l'affetto materno.
La famiglia tuttavia si mantenne unita.
Prova di ciò fu la seconda gravidanza di Elisabetta Stroud.
Alla nascita del secondogenito, Marco, Beniamino fu contento.
'Egli mi rassomiglia proprio', andava ripetendo, mentre contempla-
va da vicino il lettuccio del bimbo dal viso tondo e grasso. Guarda-
va il bambino proprio come a buon auspicio e si confermò nella sua
convinzione, perché, precisamente nel 1897, veniva a cessare im-
provvisamente la crisi a Seattle.
Le voci relative ad una ricca miniera scoperta in Alasca appariva-
no come reali individui barbuti, barcollanti sopra il pontile dei pi-
roscafi di Portland, con un sacco di cuoio tra le mani incallite ed
in ogni sacco una piccola fortuna in lingotti.
Allo spargersi in città della notizia, secondo cui un vapore aveva
recato una tonnellata e mezza di oro, e che una maggiore quanti-
tà sarebbe sopraggiunta, Seattle si abbandonò alla frenesia; sem-
brava inoltre divenuta centro di riferimento per Klondiche e l'-
Alasca.
Beniamino rimase per mesi al traffico del carbone, ma l'oro finì
per avere vittoria sul carbone; nel 1898 mise assieme 100.000
Lire, e si precipitò verso Yukon.
Più tardi, Beniamino ritornava a mani vuote, con l'incubo negli
occhi ed una storia di uomini morti, di cavalli gelati e di straor-
dinari ammassi di nuovi rifornimenti che stipavano Chilkoot,
battuti dagli amatori impazziti per la fortuna dal facile passo.
Benché la porta di casa si aprisse a lui con serena accoglienza,
Beniamino Stroud trovò una parete psicologica.
Ai bisogni della famiglia pensava Elisabetta, lavorando all'ago,
in cui era abile ed esperta; quest'arte essa l'aveva imparata, co-
me la maggiore delle sorelle nella dinastica casa del padre suo.
...Raccolta nell'intimità per festeggiare il tredicesimo genetliaco
di Roberto, ad un tratto la famiglia Stroud si vide scissa.
In un violento litigio, Beniamino diffamava la propria vita, sve-
lando la sua relazione con una donna del vicinato.
Elisabetta, furente, lo invitò ad andare a coabitare da lei; ed
il caparbio Beniamino visse in seguito nel peccato, portando in
quella casa soltanto del denaro, e avendo la gioia della compa-
gnia di Marco.
Nel rapido sviluppo di Seattle il lavoro di Beniamino prospera-
va, ma egli dopo la sua palese rottura con la famiglia, secon-
do la testimonianza di Marco, fu trascinato in una compagnia
scialacquatrice, che si dava al vino smoderatamente.
In breve, dopo questo importante fatto, Roberto scomparve
da casa, dove lasciò un semplice biglietto in cui raccomanda-
va alla madre, che l'amava, di non crucciarsi, perché sarebbe
ritornato presto.
Il giovane Stroud rimase lontano da casa otto mesi. Con una
passione da sbarbatello per la libertà, egli batté le vie della
libera faccia dell'America del 1903.
Si unì ai vagabondi e visse nella giungla, imparò a fare il fac-
chino ed affrontò i pericoli delle frustate sulle sbarre dei vei-
coli da trasporto.
...Dopo un violento alterco con suo padre, nella primavera
del 908, l'antica bramosia per la fuga si ridestò in Roberto,
ed il suo pensiero si rivolse all'Alasca.
Nel maggio del 908, fu informato di un lavoro che poteva
essere un affare. Una squadra di operai per la costruzione
della ferrovia in Alasca veniva reclutata a Seattle. I partico-
lari rimasero segreti; ma era difficile trovare gli uominini...
nonostante il salario fosse buono.
(T. E. Gaddis, Il morto vivente di Alcatraz)
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