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Da una regione cosmica all'altra (7/10)
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Da una regione cosmica all'altra (2)
....Nuovamente di fronte alla questione originaria, cioè dobbiamo di nuovo
ricercare se quest'unico principio, benché consista di due vite, sia o meno uniforme,
interamente puro e immutabile. Nel primo caso, non è di nuovo assolutamente possibile
nell'anima la presenza di 'imperfezione', o 'male', o 'passione', né nella
sua sostanza, né nei suoi atti, poiché gli atti seguono la sostanza. D'altra
parte, non possiamo neanche considerare l'anima come completamente mutevole,
poiché, attraverso tutti i cambiamenti, la sua vita perdura.
Di conseguenza, GIAMBLICO respinge entrambe le alternative. L'anima non
è immutabile, né cambia interamente. Il discorso precedente permette una sola
conclusione:"SECONDO GIAMBLICO, l'anima particolare abbraccia entrambe le
caratteristiche 'ugualmente', sia permanenza sia cambiamento, cosicché, in
questo modo, anche la sua posizione intermedia viene nuovamente preservata; gli
esseri superiori sono stabili, quelli mortali completamente
mutevoli. L'anima particolare, invece, essendo al centro, è divisa e
moltiplicata insieme agli esseri mondani, e non solo rimane permanente, ma
cambia, poiché vive attraverso tante vite DIVISIBILI".
2) Ogni osservazione della luce diffusa proveniente dall'elettrone
presuppone un effetto fotoelettrico e può quindi anche essere interpretata nel
senso che un quanto di luce colpisce l'elettrone, viene riflesso da questo
o viene deviato e quindi, ancora rifratto dalle lenti del microscopio, provoca
il fotoeffetto. Nell'istante della determinazione della POSIZIONE, dunque
nell'istante in cui il quanto di luce è deviato dall'elettrone, l'elettrone
cambia il suo impulso in maniera discontinua. Tale cambiamento è tanto più
grande, quanto più piccola è la lunghezza d'onda della luce impiegata, cioè
quanto più precisa è la determinazione della posizione. Nel momento in cui la
posizione dell'elettrone è nota, il suo impulso può quindi essere
conosciuto soltanto a meno di quantità che corrispondono a quel
cambiamento discontinuo, di conseguenza quanto più precisamente è determinata
la posizione, tanto più imprecisamente è conosciuto l'impulso e viceversa.
3) Come abbiamo visto, non è che l'elettrone fosse localizzato in una
delle possibili posizioni e che noi siamo in grado di individuarla: era
presente in tutte le posizioni perché ogni possibilità, ogni possibile storia,
ha contribuito a creare ciò che ora OSSERVIAMO. La fisica classica,
basata sulla convinzione comune che gli eventi abbiano alle spalle una storia
univoca, sostiene che qualsiasi elettrone tocchi lo schermo passa attraverso la
fenditura di sinistra o quella di destra. La figura di interferenza rilevata
può essere spiegata solo ipotizzando una sovrapposizione tra qualcosa che passi
attraverso ENTRAMBE le fenditure. La fisica quantistica spiega perfettamente il
fenomeno, al prezzo però di cambiare drasticamente la nostra visione del passato,
la nostra descrizione di come le cose che osserviamo siano arrivate a essere
come sono. Secondo la meccanica quantistica la funzione d'onda di ogni
ELETTRONE E' PASSATA ATTRAVERSO ENTRAMBE LE FENDITURE, ha creato DUE ONDE CHE
INTERFERISCONO E DANNO LUOGO ....
(Steel, Heisenberg, Greene)
(Giuliano Lazzari, Il Viaggio)
La tecnica sciamanica per eccellenza consiste nel passaggio da una regione
cosmica all'altra: dalla Terra al Cielo o dalla Terra agli Inferi. Lo sciamano
conosce il mistero delle rotture di livello. Questa comunicazione fra le zone
cosmiche è resa possibile dalla struttura stessa dell'Universo che, come
subito vedremo, viene concepito, nel suo insieme, come ripartito in tre piani -
Cielo, Terra e Inferi - collegati fra loro da un asse centrale. Il
simbolismo col quale viene espressa la solidarietà e la comunicazione
fra le tre zone cosmiche è abbastanza complesso e non sempre esente da contraddizioni:
si è che questo simbolismo ha avuto una 'storia' ed è stato più volte
modificato e contaminato nel corso dei tempi da altri simbolismi cosmologici
più recenti. Ma lo schema essenziale resta sempre visibile, anche nelle
forme terminali che risentono di numerose influenze: esistono tre grandi regioni
cosmiche che possono esser attraversate successivamente perché sono collegate
da un asse centrale. Naturalmente, questo asse passa per una 'apertura', per un
'foro' ; usando questo foro gli Dèi scendono sulla terra e i morti nelle
regioni sotterranee; ed è del pari grazie ad esso che l'anima dello
sciamano in estasi può innalzarsi in volo o discendere nei suoi viaggi
celesti o infernali. Prima di dare qualche esempio di questa topografia cosmica
occorre fare una osservazione preliminare. Il simbolismo del 'Centro' non
è necessariamente una idea cosmologica. Originariamente ha avuto carattere
di 'centro', luogo possibile di una rottura di livello, ogni spazio sacro,
cioè ogni spazio cui si leghi una ierofonia e che manifesti delle realtà
(forze, figure, ecc) che non sono del nostro mondo, che vengono
da un'altra parte, e in primo luogo dal cielo.
(Mircea Eliade)
(G. Lazzari; Fotografie di G. Lazzari)
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