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Spirito di conquista
Un mondo contraffatto per persone contraffatte (19)
...Uomini e ufficiali del 18° reggimento di fanteria giunsero nelle vicinanze di Fort Laramie.
Il reggimento aveva marciato da Fort Kearney, Nebraska, e aveva
ricevuto l'ordine di costruire una catena di forti lungo la Pista di Bozeman in
previsione dell’intenso traffico verso il Montana durante l’estate. Sebbene i
piani della spedizione fossero stati preparati da settimane, a nessuno degli indiani
invitati a partecipare alla firma del trattato era stato detto qualcosa su
questa occupazione militare del territorio del fiume Powder…
Per evitare attriti con i duemila indiani accampati intorno a Fort Laramie,
Carrington fermò il suo reggimento a quasi 5 chilometri a est del presidio.
Alce Eretto, uno dei capi Brulé che erano giunti durante l’inverno,
osservò a distanza dal suo tepee i soldati in quadrato che disponevano il loro
convoglio di carri. Egli allora saltò sul suo cavallo e corse fino al campo, e
i soldati di guardia lo accompagnarono dal colonnello Carrington.
Carrington chiamò una delle sue guide perché facesse da interprete,
e dopo la formalità di fumare la pipa, Alce Eretto chiese bruscamente:
‘Dove state andando?’.
Carrington rispose francamente che stava conducendo le sue truppe
nel territorio del fiume Powder per proteggere la via del Montana.
‘Stanno facendo un trattato a
Laramie con i Sioux che risiedono nel paese dove voi state andando’
…gli disse Alce Eretto.
‘Dovrete combattere i guerrieri
Sioux se ci andate’.
Carrington disse che non andava a fare la guerra ai Sioux, ma solo a
proteggere la pista.
‘Non venderanno i loro territori di
caccia agli uomini bianchi per una strada’
…insistette Alce Eretto.
‘Non vi daranno la strada finché non
li avrete sopraffatti’.
Egli aggiunse subito dopo che era un Brulé, che egli e Coda
Chiazzata erano amici degli uomini bianchi, ma che gli Oglala di Nuvola Rossa e
i Miniconjou avrebbero combattuto qualsiasi uomo bianco che fosse salito a nord
del Platte.
Prima che il giorno seguente riprendesse la riunione per il
trattato, la presenza e gli scopi del reggimento di Giacche Blu erano noti a
tutti gli indiani convenuti a Fort Laramie.
Quando, il mattino successivo, Nuvola Rossa si spostò verso il
centro della tribuna. I suoi capelli neri e lisci, divisi nel mezzo, gli
scendevano sulle spalle fino alla cintola. La sua bocca larga aveva un’espressione
ferma e decisa sotto il naso aquilino. I suoi occhi lampeggiarono appena cominciò
a rimproverare i membri della commissione per la pace di trattare gli indiani
come bambini. Li accusò di pretendere di negoziare per un territorio mentre si
preparavano a prenderlo con la forza.
‘Gli uomini bianchi hanno
ricacciato indietro gli indiani un anno dopo l’altro’,
…egli disse…
‘finché siamo stati costretti a
vivere in un piccolo territorio a nord del Platte, e ora il nostro ultimo
territorio di caccia, la patria del Popolo, ci sta per essere tolto. Le nostre
donne e i bambini patiranno la fame, ma, per quello che mi riguarda, preferisco
morire combattendo piuttosto che morire di fame... Il Grande Padre ci manda regali
e vuole una nuova strada. Ma il Capo Bianco viene con i soldati a rubare la
strada prima che gli indiani dicano sì o no!’.
Mentre l’interprete stava ancora cercando di tradurre le parole
sioux in inglese, gli indiani che ascoltavano si agitarono a tal punto che il commissario
Taylor pose bruscamente fine alla riunione. Nuvola Rossa passò davanti a
Carrington come se non ci fosse, e proseguì la sua strada attraverso il campo
di manovre fino al campo degli Oglala. Prima che sorgesse il nuovo giorno, gli
Oglala se ne erano andati da Fort Laramie….
All’inizio
di questo Secolo i giornali pubblicati negli Stati Uniti erano 200 - uno per
26.450 abitanti - mentre attualmente il totale delle pubblicazioni regolari
supera leggermente i 20.000 - uno per 350 abitanti del paese; il che dimostra che la crescita e lo sviluppo
del business sono
rappresentati dalla scienza e dall’arte, più che dall’ingegno ‘fisico’ adottato
dall’assenza di attività mentale, in qualsiasi processo culturale dello sforzo
umano per produrre entrambe…
Cento
anni fa la pubblicazione di un giornale non era considerata un affare e la
preparazione del suo contenuto era considerata un passatempo o l’indulgenza di
un capriccio, piuttosto che una professione. Alla fine del secolo, il
giornalismo è la storia del mondo scritta giorno per giorno, il principale
mezzo di illuminazione per le masse, il forum universale di studioso, saggio e
scienziato.
Per tre secoli e mezzo in seguito all’invenzione
di Gutenberg, furono fatti pochi progressi nell’arte della stampa, e la
produzione di un giornale in questo paese nel 1800 fu realizzata con macchinari
grezzi e comportò un lavoro manuale molto lento e difficile. Le pubblicazioni
erano eseguite su ‘macchine da stampa’ in legno con motivi primitivi, il ‘carattere’
era grande e mal formato, la carta utilizzata era in molti casi inferiore alla qualità
più bassa che si poteva ottenere per gli stessi scopi commerciali per la produzione
d’un elevato numero di copie. In questo paese non fu fatto alcun tentativo di
pubblicare un quotidiani fino al 1784, e nel 1800 furono pubblicate edizioni
giornaliere solo in quattro o cinque delle città più grandi.
Le
pubblicazioni di quel periodo non erano ‘giornali’ o ‘quotidiani’ nel senso in
cui la parola è usata ora, perché nessuno sforzo veniva compiuto circa l’‘immediatezza’
degli avvenimenti; ‘immediatezza’ anche se ottenuta con l’ausilio del telegrafo
e successivamente con il telefono, trionferà ‘a grande scala’, ad uso di un
pubblico vasto, dal privato si procede al pubblico, con forme ‘evolute’ di
gestione della stessa che talvolta - pur l’‘immediato’ - comportano un elevato
grado di manipolazione; del resto la ‘manipolazione storica’ non certo una
novità conforme agli eventi di cui fa mostra di se medesima.
L’immediatezza nella propria ed
altrui ‘riproducibilità tecnica’, diverrà con l’evento di ‘internet’ uno degli
elementi scatenanti della nuova società moderna e post-moderna andando a
scardinare il grande potere dai media raggiunto (fino al suo consolidamento fra
le masse apparentemente attive e non più passive; l’esempio italiano con un
intrattenitore che attraverso un sistema via cavo nell’immediato raggiungerà il
potere ed il populismo è una più che concreta riprova di come la ‘socialità’
mutata, impensabile sino alla fine degli anni Ottanta; reale e concreta nel
nuovo millennio!) quarto quinto o sesto che sia; ed ove, parafrasando taluni
filosofi, la ‘società liquida’ tenderà a consolidare il proprio ed altrui grado
di ‘presunto progresso’ ottenuto, mantenendo paradossali forme ‘involute’ e
‘degenerate’ al fine del conseguimento dello stesso nell’apparente beneficio ad
uso economico spacciato per ‘sociale’; le quali (forme) altereranno...
...l’intera
sfera psicologica ed umana, la stessa, in cui e per cui, intervengono nella
puntuale immediata ‘rappresentazione’ di se medesima per il dovuto
‘cambiamento’ asservendo, in qual tempo,
invisibili trame e sfere di potere le cui finalità, come abbiamo potuto leggere
(uno dei tanti esempi) circa un elezione presidenziale (una delle tante) quale
reale regale scena dell’imperiale comunque da sempre ‘rappresentato’ (uno dei
tanti aggiornato al progresso nel palcoscenico della Storia); condito con ‘pirati’
‘lettere rubate’ ed altre ‘degenerate manifestazioni’ proprie del vasto mondo
di internet (asservito al potere); ed ove l’immediato rappresentato diviene
spettacolo fine a se medesimo abdicato all’unicità dell’evento di una forma
ripetuta nella ‘creazione’ (teatrale) dello stesso; quindi, una ‘creatività’
affine e costantemente ‘connessa’ alla socialità ove i ruoli per cui...
...nata si rovesceranno
negli schemi naturali, fino al ‘nuovo digitato evento’ adottato che li ha posti
in essere; si crea l’evento per riproporlo e creare un nesso ‘azione-reazione’ di
una diversa sincronicità chimica artificiosamente elettrificata in cui posta; ‘elettrica’,
scissa, e socialmente universalmente illuminare gli opposti poli per cui creata
non men che comandata per via aerea (non ancora inalata) creare Golem e/o eroe
mostro nella mostra del progresso; non più un potere stratificato e consolidato
nell’editoria con le proprie, se pur ‘venti e correnti’ alternate, modificare
ed influire medesimi tempi d’azione, ma un nuovo ‘potere’ il cui numero non ci
è dato di sapere, il quale deve apportare non più immediatezza e/o influente partecipazione,
bensì per come evoluto, manipolazione elevata a stile di vita; ad intervalli
alternati tutti indistintamente ‘controllori ....
....controllati’, con ognuno in grado
di ‘riprodurre’ se medesimo oppure tutti gli altri, nella condizione di creare
l’evento; quindi la condizione in se specificata di ‘evento’ creato ricreato e (ri)prodotto
nel fattore tempo diluito in ‘pulpiti’ di connessione digitalizzata, apportando
quella presunta ‘rivoluzione informatica’ veicolata dalla stampa al nuovo
‘market’ dell’Io frammentato e corrisposto all’Esposizione Universale; esulando,
però, da una più profonda conoscenza condizione necessaria e sufficiente
affinché la nuova ‘opera alchemica’ possa aver manifesta ‘magica influenza’;
giacché sappiamo anche nell’editoria se pur criticata una vasta schiera di
indipendenti; permettendone quindi di poter alterare il normale corso degli
eventi addirittura sovvertendo il fattore Tempo in cui succeduti. Si può
intervenire non solo negli intervalli d’improvvisi ‘magici ...
...proiettili’, ma addirittura nei ‘primi e secondi tempi’, quando in genere si prende coscienza della più concreta trama, soprattutto quando proposta e realizzata nell’apparenza ‘filmica’ da cui attesa plateale reazione; ed altresì, i modi in cui ogni singolo ‘evento’ creato, lasciando l’unicità dello stesso e la storicità che meglio lo riguarda intesa quale verità, isolata nella genetica che meglio lo motiva, duplicata ad uso e consumo di un continuo incessante flusso d’impropria schizofrenica sequenziale informazione; non più, ed infatti, ‘informazione’ ma eventi ‘non causali’ per l’informazione stessa esposta al grande mercato dell’immediatezza della nuova Sociale Esposizione Universale, che elude ed inganna la concretezza della conoscenza, una più profonda conoscenza persa… ad uso (e mi ripeto!) dell’immediatezza esulare irrimediabilmente dalla vera informazione persa. Così come per l’arte, perdere consistenza e più certa appartenenza, abdicata alla manipolazione che di certo nulla presiede nella coscienza così come nella conoscenza…
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