giuliano

giovedì 8 marzo 2018

1951 1591 (il trionfo della morte) (14)



















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Sulla terra rosso-bruna, eserciti di scheletri in marcia. Uomini impalati su lance, penzolanti da forche, sventrati su ruote di tortura chiodate fissate in cima ad alberi spogli, corpi spalancati per i corvi. Morti che vanno formando legioni dietro a scudi fatti di coperchi di bare. La morte stessa in groppa a uno scarno ronzino, è assetata di sangue, falce in pugno, pronta a colpire mentre spinge frotte tormentate di gente verso l’entrata di una botola infernale, una costruzione stranamente moderna che potrebbe essere un tunnel della metropolitana o il corridoio di un ufficio.
Sullo sfondo un cielo cinereo e navi in fiamme….
Edgar capisce subito che la pagina viene da Life e cerca di indignarsi, si chiede perché una rivista che si chiama Life dovrebbe riprodurre un quadro di tali fosche e spaventose dimensioni. Ma non riesce a staccare gli occhi dalla pagina….

 Medamente di 20 pezi di artilaria che hora nel detto prato, et da altro canto del fiume nella montagna vi era da otto pezi di artilaria che fesce gran strepidio nel sparare, il qual fogo duròal manco una hora et meza…




Gleason fa un rumore a metà tra un sussurro e un gemito.  Probabilmente è un profondo sospiro, come il fruscio della risacca su una spiaggia tropicale.
Edgar si ricorda dell’abbuffata di prima, quando Jackie stava per soffocare. Qui intuisce un lavorio più profondo. Esce dal corridoio e sale due gradini, allontanandosi dall’imminente scarica di materia animale, vegetale e minerale. Non è un bel lancio da battere, alto e interno, ma Thomson ruota su se stesso e colpisce la palla….  

Serenissimo signor mio signore et padron colendissimo Hieri che fu alli 14 la signora Arciduchessa si levò assai a buona hora, et fu visitata da un gentiluomo mandato dall’Arciduca per intender come essa era stata bene quella notte, et dirle, come esso alle 10 hore era arrivato sano in Ispruckt. Si udì messa, et si desinò, et messasi Sua Altezza in punto de vestiti, et ornamenti con i quali voleva comparire, si pose sola nella lettica portata da due frisono pezzati, et nell’altra stava Madama….




… Morti che sono venuti a prendere i vivi. Morti avvolti nel sudario, reggimenti di morti a cavallo, uno scheletro che suona l’organetto.
Edgar si è fermato nel corridoio per affiancare le due pagine combacianti della riproduzione. La gente sta scavalcando i sedili, lancia grida rauche alla volta del campo. Lui resta fermo con gli occhi fissi sulla pagina. Non si era accorto di avere solo metà del quadro finché non è arrivata svolazzando anche la pagina di sinistra, offrendogli la fugace visione di un terreno marrone ruggine e di un paio di uomini scheletrici intenti a tirare le corde di una campana.
La pagina ha sfiorato il braccio di una donna ed è volata contro il petto di Edgar timorato di Dio. Thomson è sbucato al centro del campo esterno adesso, e cerca di schivare i tifosi che arrivano correndo e saltando. Gli saltano addosso, vogliono buttarlo a terra, mostrargli le foto di famiglia.
Edgar legge le didascalie sulla pagina sinistra…
Questa è un’opera del Sedicesimo secolo dipinta da un maestro fiammingo, Pieter Bruegel, e si intitola ‘Il trionfo della morte’. Un titolo forte, pensa. Ma ne è affascinato, lo ammette – la pagina di sinistra è forse migliore di quella di destra….




… Fu fatto il viaggio comodissimamente… Come fu il tempo si calò et l’Arciduchessa fu condotta a smontare in un padiglione che stava apparecchiato, così fece Madama, et tutte le dame. Stava all’incontro in un altro padiglione l’Arciduca con tutti i Principi, il quale quando le parve tempo s’aviò a piedi per andar a ricever l’Arciduchessa, la quale condotta a braccio dal Signor Principe et Duca Ferdinando, le uscì incontro fuori del padiglione cominciò intanto la salva dell’artiglieria che era distesa in quei prati, et tirati 100 tiri seguitone un’altra grossa banda d’arcobugeri, che stavano in distesa dell’artigliaria….

Osserva la carretta dei condannati a morte piena di teschi. E’ fermo nel corridoio e guarda l’uomo inseguito dai cani. Guarda il cane macilento che mordicchia il neonato tra le braccia della madre morta. Sono segugi lunghi, scarni e famelici, sono cani da guerra, cani dell’inferno, segugi da fossa comune infestati dai parassiti, da tumori canini e cancri canini.
Il caro Edgar senza-germi, l’uomo che ha installato in casa un impianto di filtraggio dell’aria per vaporizzare le particelle di polvere – è affascinato da ulcere, lesioni e corpi macilenti a patto che il suo contatto con la fonte sia puramente figurativo. Trova una seconda donna morta nel mezzo della scena, cavalcata da uno scheletro. La posizione è inequivocabilmente sessuale. Ma è proprio sicuro Edgar che sia una donna quella che viene montata e non un uomo?



 
In quel tempo la cavalcata che poteva esser di 1000 cavalli, o poco meno camminava nel mezzo della militia, che dal piè del monte sino al palazzo stava dall’una e dall’altra parte della via posta in ordine. Montò l’Arciduchessa in una lettica bellissima dentro di cresimi ricamata d’oro et di fuori di veluto negro….

E’ fermo nel corridoio circondato da gente festante e ha gli occhi sulle pagine… le fissa in mistica contemplazione! Il quadro possiede un’immediatezza che Edgar trova strabiliante. Sì, i morti si accaniscono sui vivi. Ma poi comincia ad accorgersi che i vivi sono peccatori. Giocatori di carte, amanti libidinosi, vede il re in mantello di ermellino con le sue ricchezze ammassate dentro barilotti.
I morti sono venuti a svuotare le borracce ricolme di vino, a servire un teschio sul piatto di portata a una tavolata di notabili. Vede ingordigia, lussuria e cupidigia.
Edgar adora questa roba.
Edgar, Jedgar. Ammettilo – ti piace molto. Ti fa venire la pelle d’oca. Scheletri col cazzo peloso. Scheletri che suonano il timpano. Il morto vestito di un saio che taglia la gola a un pellegrino. I colori della carne sanguinolenta e le cataste di corpi, questo è un censimento dei modi più orribili di morire. Guarda il cielo fiammeggiante all’estremo orizzonte, al di là dei promontori sulla pagina di sinistra – la Morte altrove, la Conflagrazione diffusa il Terrore dappertutto, cornacchie, corvi in silenziosa planata, il corvo appollaiato sulla groppa del cavallino bianco, bianco e nero per sempre.
Edgar pensa a una torre solitaria che si erge nel Kazakistan, nella zona degli esperimenti nucleari, una torre armata con la bomba, e riesce quasi a sentire il vento che soffia sulle steppe dell’Asia Centrale, là dove vive il nemico in cappotto lungo e colbacco di pelo, parlando quella sua lingua antica, liturgica e grave….


 

DOCUMENTO: 13/9/63. Memorandum del Dipartimento di Giustizia: dal ministro della Giustizia Robert F. Kennedy al direttore dell’Fbi, J. Edgar Hoover

Gentile Signor Hoover,
il presidente Kennedy sta perseguendo una normalizzazione dei rapporti con il governo comunista (e non solo) di Cuba, ed è molto preoccupato dal perpetuarsi delle azioni di spionaggio e sabotaggio con cui le organizzazioni degli esuli (sappiamo da chi sponsorizzate…) hanno preso di mira le coste dell’isola. Si tratta di gruppi estranei all’autorità della Cia (almeno quanto ufficialmente dichiarato), con basi in Florida e lungo la costa del Golfo. Tali azioni clandestine devono essere soppresse. Il presidente pretende un intervento immediato e ordina che tale missione venga considerata priorità sia dal Dipartimento di Giustizia che dall’Fbi.
Robert F. Kennedy 

(Don DeLillo, Underworld; G. Osti, Attraverso la regione...; J. Ellroy, America Tabloid;

 alla memoria di Bill Evans)    
















     

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