Precedente capitolo:
Prosegue in:
Giochi di specchi (ovvero prospettive metamorfiche) (3)
Questi tre modi sono stati abbondantemente
trattati dagli autori, e pertanto non occuperanno la mia ricerca…
La quarta specie di entusiasmo religioso, o
slancio dell’Anima, essendo puramente un effetto dell’artificio e un’operazione
meccanica, è stato invece preso in scarsa o nessuna considerazione dagli
autori, poiché, pur trattandosi di un’arte molto antica, essendo stata
praticata da pochi, per lungo tempo non ha avuto quei miglioramenti e quei
perfezionamenti che poi ha ricevuto da quando si è diffusa come un’epidemia ed
è stata accolta da così tante mani premurose.
E’ dunque di questa ‘operazione meccanica
dello Spirito’ che intendo ora qui trattare con il mio amico, e su come essa è
al presente eseguita dai nostri praticanti… Comunicherò al lettore i risultati
di molte perspicaci osservazioni sull’argomento e traccerò, per quanto potrò l’intero
corso e metodo di questa attività, riferendo esempi paralleli e riportando
scoperte di cui sono, per un caso fortunato, venuto a conoscenza.
Ho detto che c’è una branca dell’entusiasmo
religioso che è un puro effetto della natura, mentre quella che intendo
trattare è interamente un effetto dell’arte. Essa, tuttavia, è incline ad
operare in certe indoli e temperamenti più che in altri. Inoltre, vi sono molte
operazioni che originariamente furono puro artificio, ma che col tempo sono
divenute naturali.
Narra Ippocrate che fra i nostri antenati,
gli Sciti, v’era una razza chiamata ‘Teste Furbe’ presso la quale fu invalso
l’uso, fra le ‘levatrici’ e le ‘nutrici’, di plasmare, spremere e comprimere
concetti prolissi in ridotti enunciati sillabati in messaggini macrocefalati e
centesimati; col qual mezzo suddette nutrici ed allevatrici, non riuscendo a
sviluppare in un senso, erano costrette a cercare un’altra via per farlo, e
trovando spazio (in giga byte di memoria disponibile e/o acquistabile anche a
rate), erompevano in forma di algoritmo trasformato a pan di zucchero da
consumare come un dolcetto. Essendo
stata deviata in quel modo per parecchi e progressivi aggiornamenti
generazionali, alla fine essa riuscì da sola, senza bisogno dell’aiuto della
nutrice, ma quale forma dal puntinato evoluta nella genetica palmare cresciuta
(come ad esempio nella progressiva evoluzione di cui riconosciamo manifesti
mutamenti genetici così già da poterli nuotare direttamente alla stiva
‘ecografica’ dei nove mesi di attesa convenuta… questa è sì più che certa
meraviglia…).
Così nacquero le ‘Teste Lunghe’ (dal partito
cresciute) degli Sciti, e in tal modo l’uso, da seconda natura, divenne prima.
In questo esempio, come da molti altri la
qual censura mi impone il dovuto silenzio al canone dovuto, desidero che il
lettore curioso distingua, primo, tra un effetto che da artificiale è diventato naturale, e
uno che è naturale fin dalla sua origine divenuto obsoleto ed artificialmente
scomodo.
Gli adepti di quest’arte famosa partono in
generale dal seguente principio: che ‘lo spirito è generato dalla corruzione
dei sensi’, essendo i sensi, nell’uomo, come tante strade che conducono al
fortino della ragione, la quale in questa operazione, è del tutto inoperante.
Va dunque usato ogni mezzo per sviare, immobilizzare, torturare, stordire,
intimidire, fiaccare, calunniare, confondere e distrarre i sensi o per
scalzarli dalle loro naturali ed artistiche ed oneste propensioni, per
veicolarli come meglio l’economia o la presunta verità dal relativo ministero e
mistero tradotta, richiede ed impone, per scalzarli dalle loro posizioni,
mentre assenti ed impegnati l’uno contro l’altro in una guerra civile in cui lo
spirito ‘macrocefelato’ può subentrare e svolgere la sua parte.
Ora, sui metodi con cui di solito si opera
sui sensi in simili congiunture, cercherò, come sempre ho fatto nelle ragioni,
oltre che di questa lettera, anche dei miei scritti blog libri e Memoria circa
la Verità e con essa la Storia… di come in pratica si compone l’odierna tortura
e con essa la calunnia con cui l’arte della menzogna politica si legittima e nutre
il Tempo nello Spazio della sua non gradita cena…
Così prima di procedere oltre, va tuttavia
eliminata, se possibile, un’obiezione molto pericolosa: si nega assolutamente
da parte di certi critici che lo Spirito possa in qualche modo essere
introdotto in un’assemblea di santi moderni, essendo così grande la differenza,
in molti particolari degni di nota, tra il metodo primitivo d’ispirazione e
quello che è praticato ai nostri giorni.
Essi, infatti, pretendono di dimostrare
questo basandosi sul secondo capitolo degli Atti, dove, raffrontando i due
metodi, risulta: primo, che ‘gli apostoli erano riuniti di comune accordo e in
un unico luogo’, il che indica un accordo universale di opinione e di culto,
un’armonia simile (essi dicono) è così difficile da trovare anche solo in due
delle nostre conventicole, che sarebbe vano aspettarsela in due sole persone.
Secondo, che lo Spirito fece agli apostoli il
dono di parlare lingue (spiritualmente) diverse, una cosa assolutamente
estranea ai nostri praticanti di quest’arte, i quali non hanno proprietà di
parola eccetto quella offerta dalle nutrici cui appartiene il marchio di
fabbrica al canone convenuto e costantemente aggiornato. Infine, i moderni
cultori di quest’arte chiudono tutti gli accessi dello Spirito, e sbarrano
(sbattendo continuamente porte) quella che anticamente era la sua entrata,
avendo cura di coprirsi del tutto la testa. Essi infatti considerano privilegio
e dono raro il fatto che suddette lingue di fuoco non si sarebbero mai posate
sulle teste loro, a differenza di quelle degli apostoli, così da rendere alla
saggia ragione dei loro tempi giusta moneta…
Ora, la forza di queste obiezioni sembra
risiedere nella differente eccezione della parola Spirito: se per essa si
intende un’esistenza soprannaturale che giunge dall’esterno, allora gli
obiettori hanno ragione e le loro osservazioni e relativi asservimenti sono
ammissibili, ma se lo Spirito di cui stiamo parlando proviene interamente
dall’interno (con uguali modalità installate fin dalla nascita via cavo o
etere… dal cordone ombelicale dalla nutrice gestito…), gli argomenti di questi
avversari sono del tutto infondati. Per
la stessa ragione questi nostri artisti moderni stimano espediente
assolutamente necessario coprire le loro teste con quanta più cura possono,
onde prevenire la traspirazione con la quale si crede si dissolva la luce
meccanica, come a dovuto tempo avremo modo di mostrare…
(liberamente ispirato da: J. Swift, L’arte
della menzogna politica…)
Nessun commento:
Posta un commento