giuliano

mercoledì 12 maggio 2021

ERACLITO: FRAMMENTI (2)

 










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& Eraclito (il personaggio del Filosofo) (4)


& Empedocle (secondo interprete...) (5)


& I quattro Elementi profanati dall'uomo (6/7)













I maiali se la godono più nel fango che nell’acqua pulita. 

 

Il signore il cui oracolo si trova a Delfi non dichiara e non nasconde, ma accenna!

 

Cattivi testimoni sono occhi e orecchie per gli uomini che hanno anime barbare.




 La via che conduce in alto e quella che conduce in basso è unica e la stessa. 

 

Morte è quanto vediamo da svegli, sonno è quanto vediamo dormendo. 

 

Per coloro i quali entrano negli stessi fiumi, sempre diverse scorrono le acque.




Il dio è giorno notte, inverno estate, guerra pace, sazietà fame; si altera come il fuoco che, mescolandosi alle spezie, viene chiamato a seconda del gusto di ciascuna.

 

Questo cosmo, lo stesso per tutti, non è opera di nessuno degli dèi né degli uomini, ma sempre è stato, è e sarà; un fuoco sempre vivo, che in uguale misura si accende e si spegne. 

 

Non dobbiamo formulare opinioni casuali sulle cose più importanti.




Che razza d’intelligenza è la loro, che razza di comprendonio? Cantando sguaiatamente motivetti popolari, prendono pure la folla a maestro, senza capire che «i più sono cattivi, i buoni pochi.

 

All’indole umana non appartengono conoscenze, ma a quella divina sì. 

 

Un uomo fa la parte dello sciocco di fronte a un demone, proprio come un ragazzino di fronte a un uomo.




 La maggior parte delle cose divine sfugge alla conoscenza per incredulità. 

 

La natura tende a nascondersi. 

 

Per quanto tu proceda, non riuscirai a trovare i limiti dell’anima percorrendo ogni via: tanto profondo è il ragionamento che la riguarda.




Per le anime è morte divenire acqua, per l’acqua è morte divenire terra, ma dalla terra viene l’acqua e dall’acqua l’Anima. 

 

A esso che sussiste si innalzano e diventano, da svegli, custodi dei vivi e dei morti. 


Ho indagato me stesso.




  A tutti gli uomini è dato conoscere sé stessi ed essere assennati. 

 

Essere assennati è la virtù più grande, e la sapienza consiste nel dire il vero e nell’agire secondo natura, prestandole ascolto.

 

Uno solo vale per me diecimila, se è il migliore.

 



 Un’unica cosa scelgono i migliori in cambio di tutte le altre, gloria eterna invece delle cose mortali; mentre i più si riempiono lo stomaco come le bestie.

 

Il popolo deve battersi in difesa della legge come delle mura della città.

 

È arduo combattere contro la passione che ribolle nel cuore, perché ciò che pretende lo compra a prezzo della vita.




 Quelli che cercano l’oro smuovono molta terra e ne trovano ben poco. 

 

Come si potrebbe sfuggire a ciò che non tramonta mai?

 

Se non fossero per Dioniso la processione che si mettono a fare e l’inno agli organi sessuali che innalzano, le azioni da loro compiute sarebbero le più vergognose; ma una stessa identica cosa sono Ade e Dioniso, per il quale delirano e celebrano baccanali.

 

Se non spera, non troverà l’insperato: ne è difficile la ricerca e ardua la via.


(Eraclito)








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