Precedente capitolo:
pionieri e nativi: Seconda Udienza (66)
Prosegue in:
Minstrel Show (68)
Minstrel Show (69)
Dopo il breve riassunto, con l'aiuto del mio collega, Jacquin,
vorrei, a conferma di quanto già detto, superare la barriera
del Tempo, la triste costrizione del Tempo, poiché abbiamo
definito attori teatri ruoli e sceneggiatura, più o meno sem-
pre uguale nella manifestazione del meccanismo della Storia
quindi del Tempo che vorrebbe misurarla. Esaminiamo ora
una delle tante 'comparse' di questa farsa entro i termini del-
la legge e della politica.
Quindi circoscritta nel meccanismo dell'Orologio, cui io,
ed il mio assistito (ed il Suo Grande Spirito), siamo incari-
cati di misurare la costanza dei valori, o meglio, come già
detto, la loro misura-zione (e ruolo...).
Il discorso compiuto per l'uomo detto civile, rientra nella
fattispecie del Tempo misurato, cui suo malgrado si ade-
gua: i Secondi vengono dopo i Primi, ciò è comprovato
anche dalla Fisica odierna, il Primo Secondo: prima di quel-
lo, la sua centesima parte, se la misura fisica o metafisica
può essere accertata; è un rompicapo cui i moderni scien-
ziati si stanno dibattendo con accelleratori e misure sem-
pre più precise per circoscrivere il 'terreno o il campo' che
qualcuno nomina impropriamente 'Nulla'; su ciò abbiamo
dibattuto in maniera vasta, e le divisioni fra il 'bene ed il
male' sono sorte immediatamente, altrimenti il fertile ter-
reno o meglio la superbia di quel Secondo, verrebbe...
meno...
Lui, infatti, ci dice e narra, attraverso il suo Libro: 'E Dio
fece la Terra...', certo non vorremmo contraddirlo, pecca-
to che lo stesso Dio, dopo averla creata così bella, l'ha im-
mediatamente tolta ai suoi legittimi proprietari.
Quindi, torniamo al Primo, fuori dall'Universo cui ha con-
segnato l'incarico, il turpe incarico, giacché lui essendo di
Natura Divina così come io ed il mio assistito lo pensiamo:
non crea per poi togliere, sarebbe un grave vizio di forma.
Un difetto cui Lui si è sottratto abdicando il triste compito,
forse il Destino, l'ingrato Destino, raccolto tutto in Profezie
& Parabole entro il Libro, il Sacro Libro, in cui si narra il
Testamento, Vecchio e Nuovo, cui Dio ha dettato le sue...
Disposizioni.....
Creazione, Salvezza, Destino dell'Uomo, ripartazione fra
Bene e Male. E' inoltre compito dei veri Profeti ricono-
scere e distribuire le ricchezze cui Dio ha fatto dono agli
uomini (di buona volontà, giacché il mio assistito sembra
avere una strana conformazione genetica che lo privereb-
be di tal beneficio...).
Per l'appunto, noi signori della Corte e della Giuria, siamo
qui riuniti per queste stesse ricchezze, giacché non pensia-
mo e mai vogliamo pensare ....questo Geometra dell'Intero
Universo così poco scrupoloso nelle sue eterne faccende.....
Abbiamo detto fra grandi e piccoli uomini, ora questi pic-
coli uomini, (sono) vittime della severità e giudizio di que-
sto Secondo, loro a tutti gli effetti Primi, anche se gli accel-
leratori stanno ora più che mai lavorando a pieno regime,
ed in attesa di un loro responso, visto che lo stesso Secon-
do ha la grande capacità e produttività di reperire quei be-
ni così necessari ...ad 'accellerare'...per l'appunto... la mate-
ria prima (petrolio mi sembra chiamarsi..) dei suoi 'immate-
riali' bisogni ed istinti, cui il Secondo ne fa un largo consu-
mo e di cui non si risparmia, Secondo il suo Dio, ad ogni le-
gittima guerra; stanno compiendo in questa sede il loro giu-
dizio su questa vicenda passata e futura, sempre Secondi
al giudizio insindacabile cui noi riponiamo la nostra Coscien-
za ed il Nostro Tempo....Primo.
Quindi noi spirituali, non certo materiali, noi Primi, dicevo,
superiamo il gravoso vincolo di questo antipatico e infrut-
tuoso meccanismo, e andiamo oltre, vediamo ciò che è
successo con la comparsa di un nuovo 'attore' in questo
teatro, cui i Secondi si misurano......nella fertile terra del
Tempo, e cui ci narrano come in una fiaba, che in Lui pos-
siamo contare oltre i Secondi che si precipitano l'uno sull'-
altro entro i forzieri della Storia che qualcuno chiama Ban-
ca: quella ricchezza cui Dio, il Grande Geometra dell'Univer-
so ha il difficile compito di creare ogni uomo ricco (nella sua
Terra) così come comanda il suo Libro...per tutti gli uomini
uguali......
Facciamo questo salto quantico entro l'antimateria, sta-
biliamo la reale misura del Tempo, noi 'Primi' possiamo
questo, senza artifizi, solo la capacità di leggere le carte,
le preziose carte. Leggere, Signori della giuria e della Cor-
te...non rubare, leggere, dicevo, ciò che accade nel ....
1949-50, con un meccanismo, preciso meccanismo del
prezioso orologio, cui dicevamo sopra, un suo prezioso
meccanismo cui il Tempo, come detto alla Prima Udien-
za, mostra la costanza della ciclicità:
...Dopo la Seconda Guerra mondiale, forse per ringra-
ziare gli indiani dei loro sacrifici (prima come allora), il
governo chiama agli Affari Indiani Dillon Myer.
Completamente all'oscuro di problemi indiani, Myer s'-
era reso celebre durante la guerra organizzando e diri-
gendo i campi di detenzione (come quello di Guantana-
mo...) in cui gli americani imprigionarono migliaia di
nemici.
Myer forte di questa esperienza, volle adottarla anche
in maniera fruttuosa nel suo paese con un programma
di 'reinsediamento' degli indiani.
Il 'Bureau of Indian Affairs' tra il 1949 e il 1950 invita
gli indiani ad abbandonare le riserve per sistemarsi
a Chicago, Denver o Los Angeles. Il BIA s'impegna
a trovar loro lavoro e alloggio.
Per ciò che riguarda le riserve, invece, la politica di
Myer è semplice: il governo federale deve liberarsi dei
suoi obblighi verso gli indiani. Questo spiega il progres-
sivo disimpegno federale e nello stesso tempo la cresci-
ta dei poteri giuridici degli Stati sul territorio indiano.
In effetti Myer non fa che concretizzare una politica pra-
ticata già da una cinquantina d'anni.
Dopo il 'Dawes Act' del 1887, gli Stati avevano progres-
sivamente esteso le loro leggi e imposte alle proprietà in-
dividuali degli indiani, benché fossero sui territori delle
riserve.
Ma quel che vogliono gli Stati è la soppressione pura e
semplice delle riserve per potersi mischiare negli affari
indiani, togliere agli indiani, cioè, il poco di terra che an-
cora rimane loro e integrarli nella società americana.
Tutta questa politica trova il suo sbocco nel voto di un
emandamento del Congresso nel 1953. Sotto la spinta
di Myer e di senatori incaricati di Affari Indiani, come
Watkins, il Congresso vota una legge che autorizza gli
Stati Uniti ad assumere la giurisdizione in materia civile
e penale nelle riserve, senza l'approvazione delle tribù.
In un emandamento, il Congresso dichiara di voler al
più presto porre termine alla tutela dell'Amministrazio-
ne federale sulle tribù.
Questo emandamento mirante alla 'cessazione', vale
a dire ad annullare le riserve, rappresenta un vero de-
creto di eliminazione delle stesse. Caso vuole che le
prime riserve destinate a essere eliminate siano quelle
che posseggono le terre più ricche; come quelle dei
Menominee del Wisconsis e dei Klamath dell'Oregon,
che posseggono importanti foreste.
Queste foreste ben sfruttate hanno permesso agli in-
diani di costruire un ospedale e una segheria, e le fa-
miglie conoscono un certo benessere. Quando giunse
la notifica del decreto di soppressione, gli indiani pro-
testano e mandano persino una delegazione a Washin-
gton.
Nonostante le obiezioni delle due tribù, le foreste so-
no vendute e il ricavato viene distribuito tra i membri
della tribù; a ogni famiglia vanno circa 40.000 $.
Una miseria, la stessa cui il mio assistito ci racconte-
rà.
Il resto delle terre viene venduto all'asta.
Qualche anno dopo il presente decreto, le due tribù
sono rovinate. Dal 1954 al 1960, 61 tribù e comuni-
tà indiane hanno subito l'applicazione del decreto sen-
za potervisi opporre.
Tra il 1959 e il 1960, incidenti e proteste costringono
il governo federale a consultare le tribù, ma l'azione
di eliminazione delle riserve prosegue. Le tribù 'elimi-
nate' vengono smantellate e disperse; gli indiani, igno-
rando il tipo d'economia basato sul danaro, fanno pre-
sto a sperperare le loro risorse.
...Per concludere, questo secondo dibattimento, ben-
ché cittadino americano dal 1924, dopo il decreto del
1953, l'indiano che vive nella società (democratica nel
rispetto delle leggi di Dio...) bianca deve far fronte a un
insieme di leggi discriminatorie. Nella maggior parte de-
gli Stati dove si trovano importanti riserve, vale a dire
all'ovest del Mississippi, l'indiano è un cittadino di ....
'terza classe'.
Non può comprare o affittare una casa in un quartiere
residenziale, diventare membro d'un jury; in tribunale la
sua testimonianza ha minor valore di quella d'un bianco.
Non può far ricorso alla legge e la giustizia. Inoltre i ma-
trimoni tra non indiani sono proibiti, e certi sindacati non
accettano la loro adesione.
Ristoranti, bar, alberghi rifiutano di servirli; nelle scuole
per concludere, si pratica la segregazione razziale....
(P. Jacquin, Storia degli Indiani d'America, con brevi
note del curatore del blog.....)
Nessun commento:
Posta un commento