Precedenti capitoli:
Le vie dei canti: 'tutto si capovolge, sai?' (5) &
Old Ord river blues (la ballata di Reg) &
Primo Sogno
Prosegue in:
Le vie dei canti: i nativi (& la vita) (7)
Il capitano Cook scoprì l’Australia nel 1770, e diciotto anni più tardi
il governo britannico cominciò a tradurvi i suoi galeotti…..
Dal
Giornale di bordo dell’ ‘Endeavour’: Aprile 1770, Giovedì 19:
Nel
pomeriggio vento fresco da SSW, tempo coperto e mare lungo da Sud. Alle sei
avvistammo terra che si estendeva da NE a W, a cinque o sei leghe, con ottanta
braccia d’acqua, e fondo di sabbia fine.
Continuammo
a far rotta verso Ovest, con vento da SSW sino alle otto, quando incrociammo di
nuovo i velacci, bordammo tutte le vele e seguimmo la costa a NE, diretti verso
il lembo di terra più orientale: latitudine 37° 58’ S, longitudine 210° 39’
Ovest.
Sabato 28
Aprile: Nel pomeriggio ammainammo la pinaccia e il battello per cercare di
andare a terra, ma la pinaccia faceva tanta acqua che dovemmo alzarla di nuovo
e rientrarla per ripararne le falle. Vedemmo parecchie persone a terra quattro
delle quali trasportavano una barchetta o canoa, e pensammo che l’avrebbero
messa in acqua per avvicinarsi alla nave, ma sbagliavamo.
Poiché non
distavamo più di due miglia da terra, il signor Banks, il dottor Solander,
Tupia ed io ci imbarcammo nel battello e ci dirigemmo verso un punto a terra
dove avevamo visto quattro o cinque indigeni; ma si rifugiarono nei boschi al
nostro avvicinarsi….
… Complessivamente, il Nuovo Galles del Sud ne accolse 83.000 in 53
anni, i galeotti portavano pesanti catene; erano malnutriti e maltrattati dagli
agenti che li avevano in custodia; erano duramente puniti per qualunque minima
infrazione delle regole; ‘la più crudele disciplina mai vista’ è l’espressione
con cui uno storico descrive la loro vita.
… Alcuni dei galeotti – anzi diciamo un bel po’ – erano pessimi
soggetti, anche per l’epoca; ma la gran parte di loro non era probabilmente
tanto peggio della media delle persone che si erano lasciati alle spalle a
casa.
Dobbiamo ammetterlo, non possiamo evitarlo.
Siamo obbligati a ritenere che una nazione che poteva tollerare,
impassibile, e restare a guardare donne che morivano di fame o di freddo
impiccate per aver rubato 26 cents di pancetta o di ritagli di stoffa, e
ragazzini strappati alle loro madri, e uomini alle loro famiglie, e mandati
all’altro capo del mondo per anni, per simili insignificanti reati, fosse una
nazione cui il termine ‘civilizzata’ non poteva in alcun modo essere applicato!
Domenica
29 Aprile: Nel pomeriggio venti da Sud e tempo sereno; entrammo nella baia,
ancorando sotto costa meridionale a circa due miglia dal punto di accesso, in
sei braccia d’acqua, con la punta meridionale per SE e la punta settentrionale
per Est.
Mentre
entravamo, vedemmo sulle due punte della baia numerosi indigeni e alcune
capanne. C’erano uomini, donne e bambini sulla riva meridionale, proprio di
fronte alla nave, e io mi diressi lì con le imbarcazioni, sperando di poter
parlare con loro, accompagnato dal signor Banks, dal dottor Solander e da
Tupia.
Man mano
che ci avvicinammo scapparono tutti, a eccezione di due uomini che sembravano
risoluti a opporsi al nostro sbarco. Visto questo, ordinai alle barche di
fermarsi, in modo da potergli parlare, ma non servì gran che perché né noi né
Tupia riuscimmo a capire una parola di quello che dicevano. Allora gettammo sulla riva dei
chiodi, delle perline, eccetera, che raccolsero, e parve che non gli
dispiacessero, tanto che mi sembrò ci facessero segno di andare a terra; ma
sbagliavamo, perché appena accostammo con la barca si fecero avanti per
impedircelo.
Quattro erano trascorsi, e molti galeotti erano giunti…
Cominciavano ad arrivare coloni rispettabili. Queste due classi di
nuovi venuti dovevano essere protette, in caso di problemi tra loro con i
nativi. E’ giusto nominare i nativi, anche se contavano poco, tanto erano rari.
All’epoca in cui non avevano ancora cominciato a essere disturbati – non ancora
come d’abitudine – è stato calcolato che nel nuovo Galles del Sud ci fosse
soltanto un nativo ogni 45.000 acri di territorio.
Le gente doveva essere protetta…
Gli ufficiali dell’esercito regolare non volevano sobbarcarsi questo
compito, che non poteva dare né onore né benemerenze. Così l’Inghilterra
reclutò e provvide di ufficiali una sorta di milizia di 1000 civili in
uniforme, chiamati ‘New South Wales Corps’, e li inviò laggiù.
Non fu questa la cosa peggiore….
La colonia ne fu sconvolta….
Quella milizia era una dimostrazione lampante della condizione morale
dell’Inghilterra fuori dalle galere. I coloni tremavano. Si temeva che il
prossimo passo sarebbe stato importare la nobiltà. In quei primi tempi, la
colonia non era autosufficiente. Tutto il necessario – cibo, abiti, tutto –
veniva inviato dall’Inghilterra, e custodito in grandi depositi del governo, e
dato ai galeotti e venduto ai coloni – venduto con un ricarico minimo sul
costo.
La milizia vide la sua occasione….
I suoi ufficiali si dettero al commercio, e nel più illegale dei modi.
Si misero ad importare rum, e anche a produrlo, in distillerie private, in
barba ai richiami e alle proteste del governo….
Trovammo
alcune piccole capanne fatte con corteccia d’albero; in una c’erano quattro o
cinque bambini ai quali lasciammo qualche filo di perline e altre cose. Intorno
alle capanne c’erano molto dardi, che ci portammo via.
… Sulla
spiaggia c’erano tre canoe, credo le peggiori che io avessi mai visto, lunghe
dai dodici ai quattordici piedi, fatte d’un solo pezzo di corteccia d’albero
riunito e legato a ciascuna estremità, e tenute aperte nel mezzo da pezzi di
bastone disposti in senso orizzontale.
Si unirono e presero il controllo del mercato; boicottarono il governo
e gli altri commercianti; stabilirono un rigido monopolio e lo tennero
strettamente in pugno. Quando arrivava una nave carica di spiriti, essi non
consentivano che nessuno al di fuori di loro li acquistasse, e costringevano il
proprietario a vendere a un prezzo stabilito da loro – che era regolarmente
piuttosto basso.
Acquistavano rum ad una media di 2 $ al gallone e lo rivendevano ad una
media di 10. Trasformarono il rum nella valuta del Paese – giacché la moneta
era scarsa o assente – e mantennero la loro devastante presa e tennero la
colonia sotto il loro tallone per 18 o vent’anni, prima di essere finalmente
sconfitti e messi in rotta dal governo.
Nel frattempo, essi avevano diffuso la smodatezza dappertutto. E
avevano estorto una fattoria dopo l’altra dalle mani dei coloni in cambio di
rum, e in tal modo si erano abbondantemente arricchiti. Quando trovavano un
colono in preda agli estremi spasimi della sete, lo spremevano e lo facevano
lavorare duramente in cambio di un bicchiere. In un caso, vendettero a un uomo
un gallone di rum del valore di 2 $ per una proprietà che alcuni anni più tardi
fu venduta per 100.000 $.
… Quando la colonia aveva diciotto o vent’anni, si scoprì che la terra
era particolarmente adatta all’allevamento degli ovini….
(M. Twain, Seguendo l’Equatore & J. Cook, Giornali di bordo)
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