Precedenti capitoli:
La cima di Satana & l'Isola del Diavolo (4)
Prosegue in:
Io sono qui tu dove sei? ovvero: il motore a schioppo (6)
Consentitemi qui di dare qualche indicazione a chi intende scegliere la
professione di guida...
Innanzi tutto occorre avere una perfetta conoscenza delle montagne,
così da poter essere certi del percorso anche quando la foschia le avvolge.
Bisogna poi sorvegliare sempre con attenzione i propri clienti, particolarmente
quando ci si trova in luoghi pericolosi…
Prima di organizzare un'escursione, è bene ogni volta informarsi circa le capacità delle persone che si stanno per accompagnare…
Prima di organizzare un'escursione, è bene ogni volta informarsi circa le capacità delle persone che si stanno per accompagnare…
…La guida dovrebbe agire come il capitano di una nave: per quanto
illustri possono essere gli individui (spesso non sono consapevoli delle
difficili pagine del Tomo specchio della Storia intera la quale vorrebbero
conquistare... e sopraffatti dall’illusione di una nuova Cima nominata
progresso tornare babbuini di ben altri giardini deliziare l’altrui ingordo appetito... Ci
sono paradossi profondi come crepacci che governano il misero loro ed altrui
cielo; regnano contraddizioni come gelo e ghiaccio; albergano immagazzinano
respirano ed inalano un ossigeno rarefatto da divenire inconsapevoli oggetti
soggetti e strumenti di una complessa componentistica dal palmare inghiottiti di
altrui dei là ove una volta regnavano i veri ‘Dèmoni’ della Terra; pensano
credere e possedere la Cima, ma in verità e per il vero, nel fondo di una
grotta incisa e scritta ove si è perso anche l’uso della vera e nobile Parola
accompagnare il Verso, regredendo all’illetterato
soffocato urlo ed indicare o barattare una Verità come la peggior bestemmia… e
che Satana ci assista lungo tal difficile Eretico Viaggio…) che si affidano
alla sua sorveglianza, soltanto a lui spetta di dirigere e governare...
…Il segreto della guida è la
prudenza: io sono sempre all’erta...
Tuttavia esistono differenze anche tra coloro che conoscono questo
(nobile) principio e segreto.
C’è guida e guida: ognuna ha il proprio punto forte!
Si dice che la guida di Zermatt sia la migliore su roccia mentre la
guida dell’Oberland sia da preferirsi su ghiaccio.
Ciò non è sempre esatto per quanto riguarda i singoli casi, ma risulta vero parlando in generale. Io stesso sono diventato specialista sia su roccia che su ghiaccio. Poi c’è la guida che confida nella fortuna: è pronta a tutto, ma non sa che cosa l’attende, semplicemente tira ad indovinare quando le si domanda:
Ciò non è sempre esatto per quanto riguarda i singoli casi, ma risulta vero parlando in generale. Io stesso sono diventato specialista sia su roccia che su ghiaccio. Poi c’è la guida che confida nella fortuna: è pronta a tutto, ma non sa che cosa l’attende, semplicemente tira ad indovinare quando le si domanda:
‘Quanto dista la vetta?’.
Io però non lo faccio mai; prima di affrontare un itinerario che non ho
mai percorso, lo studio in anticipo, ne disegno il tracciato e lo esploro con
il binocolo finché non lo imparo a memoria. Quando dico ‘ANDIAMO’, sono in
grado di rendermi conto che cosa mi aspetta...
In montagna devo sempre sapere quel che faccio...
Non che io sia ‘scientifico’: se qualcuno si rivolge a me per avere una risposta 'scientifica', di sicuro non l’ottiene...
Ma cartina alla mano posso indicare ‘SIAMO QUI’ (e non certo dove
pensano loro che ci scrutano laggiù in quel misero albergo...). [ *1 ]
[ *1 ]… Stendo il mio
sacco-piuma sul pavimento, mi sdraio e sistemo la candela accanto al guanciale…
Petr Petrovic alza la testa e mi guarda.
‘Ecco, voglio spiegarvi una cosa…’,
dice sottovoce, perché il resto della cordata (assieme al resto del
Club da cui dipende…) non senta…
‘Qui in Siberia il popolo è ignorante, inetto. Gli portano tutto dalla
Russia: e i pellicciotti, e il calicò, e i piatti, e i chiodi… da solo non sa
far nulla. Solo arare la terra, e trasportare i viaggiatori, nient’altro…
Non è nemmeno capace di pescare!
Che popolo noioso, solo Dio sa quanto! Se vivi insieme a loro, puoi
soltanto ingrassare a dismisura, per l’anima e l’intelligenza non c’è speranza!
Ma se li guardi, caro signore! Perché l’uomo qui è in gamba, ha il cuore, lui,
e poi non ruba, non offende il prossimo non beve neanche tanto. E’ un tesoro,
altroché, eppure vedete, va in malora come niente, è inutile, come una mosca, o
tutt’al più una zanzara.
Chiedeteglielo un po’: per cosa vive?’.
‘L’uomo lavora, si sazia, si veste’, dico.
‘Che cos’altro potrebbe volere ancora?’.
‘Ma, ad ogni modo, dovrebbe capire a quale scopo vive! In Russia lo
capiscono!’.
‘No, non lo capiscono’.
‘Non è possibile, non ci credo’,
dichiara Petr Petrovic, dopo averci pensato un po’.
‘L’uomo non è un cavallo. Per esempio, da noi in Siberia, non c’è
giustizia. E se mai c’è stata, è morta assiderata da un pezzo. Ecco l’uomo deve
cercarla, questa giustizia. Io sono un contadino ricco, potente, l’assessore di
qui me lo rigiro come voglio, e anche domani potrei fare un torto a questo
padrone di casa: lui marcirebbe in prigione per colpa mia e i suoi figli
sarebbero costretti ad andarsene chissà dove. Io non ho nessuno che possa
fermarmi, e lui nessuno che possa difenderlo, e questo perché viviamo senza
giustizia… Perché è solo all’anagrafe [ *2 ] che siamo registrati come uomini, Petr,
Andrej… in realtà vien fuori che siamo lupi che siamo Diavoli… Guarda invece poco
più in là dove ci troviamo agli Uniti Stati guarda che grande Democrazia
sorgerà…'.
Poco dopo essere tornato dalla Russia verso la fine del 1896,
l’ingegnere (un altro cliente della guida…) fondò finalmente la sua società.
Collocò la sede dell’azienda nel suo austero magazzino-officina di due piani
nel quartiere Georgetown di Washington D.C., a pochi minuti di auto dalla Casa
Bianca e dal Census Bureau [ *2 ]….
Scelse il nome della sua organizzazione con prevedibile semplicità: The
Tabulating Machine Company, un nome che sarebbe stato dimenticato. Quella
stessa impresa si sarebbe trasformata nell’IBM, uno dei nomi commerciali più
noti di tutti i tempi.
Poco dopo il censimento del 1900, il governo federale comprese di aver
aiutato la Tabulating Machine Company a creare un monopolio globale basato su
un’invenzione che il Census Bureau aveva, in un certo senso, ‘commissionato’ ad
Herman Hollerith, un dipendente sul suo libro paga (come si evolveranno
medesimi intenti e progetti? Non aggiungo altro!). Simeaon North, il nuovo
lungimirante direttore del Census Bureau, scoprì inoltre numerose irregolarità
nei contratti relativi alle macchine per schede perforate.
Hollerith ingannava il governo federale (e in seguito l’F.B.I. aprirà una sostanziosa inchiesta…) ed inoltre
utilizzava i dati incamerati per scopi poco illeciti… A quanto pare, i
contribuenti americani senza saperlo stavano finanziando l’ascesa del nuovo
impero Hollerith (e questo continuò sino all’evoluzione dello stesso tradotto
nei moderni fasti della digitale globale comunicazione di massa….). La
tecnologia avanzata della Tabulating Machine Company era indispensabile,
pensava Hollerith, con essa pensava di potersi servire del governo
statunitense, e non più di essere da questi adoperato, e di poter esercitare su
di esso pressioni illimitate: la complicità era reciproca.
In seguito, avvilito ed esasperato per come evolsero le cose, nel 1910,
con una manovra incredibilmente arrogante, Hollerith cercò addirittura di
impedire agli Stati Uniti di assolvere la propria funzione di effettuazione del
censimento, una funzione prevista dalla Costituzione. Affermando che il Census
Bureau intendeva utilizzare nuovi macchinari che, in qualche modo, violavano i
suoi brevetti, Hollerith intentò una causa legale e riuscì a convincere un
giudice di Washington D.C. ad emettere un’ordianza restrittiva contro il 13
censimento. Alla fine però, i tribunali si espressero contro la Tabulating
Machine Company.
Hollerith aveva perso alla grande.
A questo punto quando tutto sembra perduto entra in scena Charles
Flint, un rude individualista, che alla fine del XIX secolo incarnava la figura
del ricco capitalista avventuriero (e sappiamo ancor meglio come cotal figura
individualistica in barba alla sana democrazia evolverà ed usurperà il suo
scettro il suo regno…).
Flint, uno dei primi americani a possedere un’automobile e a viaggiare
in aereo, un avido cacciatore e pescatore, accumulò i suoi milioni grazie al
commercio internazionale. Tra le merci che trattava figuravano le armi, e a lui
non importava chi le acquistasse.
Le speculazioni belliche di Flint non avevano limiti!
L’industriale allestì una flotta privata per aiutare i funzionari
brasiliani a reprimere brutalmente una rivolta organizzata dalla Marina di
quella nazione, restaurando così l’autorità del governo. Concesse al Kaiser
Guglielmo la licenza per la riproduzione del nuovo aeroplano Wright-Brothers
per contribuire al lancio dell’aviazione militare tedesca e dei suoi assi della
grande Guerra. Flint non si faceva scrupoli di vedere fucili e imbarcazioni a
entrambe le parti di un violento conflitto.
Era la religione del suo Dio ed in nome di questo.
Iniziò a vendere armi al Perù subito dopo aver interrotto i contatti
con il Cile quando tra i due paesi scoppiò una schermaglia di confine e fece lo
stesso con la Russia e il Giappone durante i loro innumerevoli scontri…
Una volta, qualcuno scrisse di lui:
‘Se qualcuno lo avesse definito un commerciante di morte, Flint si
sarebbe domandato che cosa volesse dire’.
Era questa in sostanza la natura occidentale prima della Grande Guerra.
Flint perfezionò inoltre un metodo ignominioso per condurre gli affari,
il cosiddetto trust. I trust erano coalizioni industriali volte
a limitare la concorrenza (una sorta di protezionismo), che spesso divoravano
segretamente gli avversari e alla fine inducevano il governo a optare per un
giro di vite. Il famoso Sherman Anti-Trust fu creato proprio per combattere
simili abusi. I giornali dell’epoca denominarono Flint il ‘padre dei trust’.
Questo nomignolo lo trasformò subito in un’affascinante leggenda e in un
cattivo del suo Tempo (vi ricorda nulla?).
…Tutto ciò come sappiamo porta all’IBM…
Il Presidente aveva imparato da tempo che un governo in fase di
riorganizzazione, e soprattutto, un governo che monitorava rigorosamente la
propria popolazione, poteva recare notevoli vantaggi all’IBM. Negli anni della
Depressione, quando l’amministrazione di Franklin Delano Roosevelt creò una
massiccia burocrazia per aiutare il pubblico e controllare il commercio, l’IBM
raddoppiò le proprie dimensioni e triplicò di conseguenza il volume d’affari.
Per esempio, il National Recovery Act del 1933, ricorda un funzionario
dell’IBM,
‘stabiliva che all’improvviso le imprese dovessero fornire al governo federale
informazioni in quantità enormi e inaudite’.
Nuovi moduli e rapporti e statistiche sulle esportazioni, altre
registrazioni e altre statistiche: l’IBM prosperò grazie alla burocrazia…