giuliano

lunedì 23 novembre 2020

LA BATTAGLIA FRA GINNASTA E SGAMBETTA (13)

 










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Circa il Tristram... (12)








‘lo porterete quindi in Egitto e non più in Palestina?! Ne trarrà vantaggio’,

 

rispose mio padre,

 

‘ma il problema posto fra il cappone e l’agnello di Pasqua o Natale?

 

Zio Tobia rimase perplesso,




 ‘Certo questo il vero amletico dilemma. Quando vedranno le Tridimensionali Piramidi alle proprie tavole che cosa li sfamerà e sazierà davvero il cappone o l’agnello? Dovranno consultare Ernulfo!’.   

 

‘Ebbene, ogni parola di ciò che dite’,

 

disse ancora lo zio Tobia,

 

‘è arabo per me’.




 ‘Per favore, signor Yorick’,

 

disse lo zio Tobia,

 

‘ditemi che cos’è un politico polemista’.

 

‘La migliore descrizione ch’io ne abbia mai letta, capitano Shandy, è d’una coppia d’essi,

 

rispose Yorick,




‘nella narrazione della battaglia combattuta a singolar tenzone… e non certo in Camera… tra Ginnasta e Capitan Sgambetta; l’ho qui in tasca’.

 

‘Vorrei poterla ascoltare’,

 

disse ardentemente lo zio Tobia.

 

‘Senz’altro è la Grande Notizia d’ogni giorno’,

 

…disse Yorick.




‘E siccome il caporale mi sta aspettando alla porta, e io so che la descrizione di una battaglia politica farà a quel poveruomo maggior bene che la sua cena, ti prego, fratello, di dargli licenza di ascoltare’.

 

‘Con tutto il cuore’,

 

…rispose mio padre.

 

Trim entrò, eretto e felice come un Imperatore; e, una volta chiusa la porta, Yorick trasse un libro dalla tasca destra della giacca, e lesse o finse di leggere quanto segue.




...Essendo state le dette parole udite da tutti i soldati ch’erano colà, ovvero nel libero Parlamento riuniti, e parecchi di loro intimamente atterriti, indietreggiarono e fecero largo all’attaccante.

 

Tutto questo fu da Ginnasta molto ben notato e considerato; e quindi, facendo come se intendesse smontare da cavallo, mentre si reggeva in equilibrio sul lato in cui ci si aggrappa per salire in cella… scusate in sella, agilissimamente (con la corta daga lungo la coscia), spostando il piede nella staffa ed eseguendo la figura dello staffile, col che, dopo aver inclinato il corpo verso il basso, immediatamente si lanciò in alto per aria e posò entrambi i piedi uniti sulla sella dello scrigno, rimanendo eretto, con la schiena rivolta verso la testa del cavallo.

 

Ora (disse) la faccenda continua.




 E improvvisamente, dalla posizione in cui si trovava, fece un guizzo su un piede solo e girando a sinistra, non mancò di far rotare perfettamente il corpo, riportandolo nella posizione primitiva senza sbagliare d’un iota.

 

Ah! (disse Sgambetta)…

 

‘Io non lo farò adesso, e non senza ragione’.

 

‘Bene (disse Ginnasta) ho fallito. Annullo questo salto’.




 Allora, con meravigliosa forza e agilità, rotando verso destra dalla sinistra ove proveniva, fece un altro agile guizzo come prima; ciò fatto, pose il pollice della mano destra sul bottone… scusate… sull’arcione, si sollevò in alto e schizzò in aria, bilanciando e sostenendo tutto il suo peso sui muscoli e sui nervi del detto pollice, e così girò e piroettò per tre volte; alla quarta, rovesciando il corpo e capovolgendolo con la testa all’ingiù e col davanti indietro, senza toccare nulla, si portò tra le due orecchie del cavallo, e poi, con una spinta scattante, si sedette sulla groppiera...”

 

[ ‘Che combattimento è mai questo?’ disse lo zio Tobia. Il Caporale scosse la testa. Abbiate pazienza, disse Yorick]

 

Allora (Sgambetta) fece passare la gamba destra sopra la sella e si mise en croup.

 

Però (disse), sarebbe meglio che andassi sulla sella.




Allora, mettendo i pollici delle due mani sulla groppa davanti a sé e appoggiandosi su di essi come unici sostegni del suo corpo, immantinente fece rotare i talloni in aria sopra la testa e si ritrovò dritto tra gli arcioni della sella in posizione tollerabile; quindi, schizzando in aria con un salto mortale, roteò come un mulino a vento e fece un centinaio “di salti, giravolte e volteggi.

 

‘Buon Dio!’

 

gridò Trim, perdendo la pazienza.

 

‘Un affondo di baionetta vale più di tutto ciò’.

 

‘Lo penso anch’io’,

 

rispose Yorick.

 

‘Io sono di parere contrario’,

 

disse mio padre

 

Tutti seduti ad ugual medesima mensa…

 

O mensola?

 

Il dubbio rimane consulteremo l’oracolo.


(L. Sterne)









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