giuliano

domenica 19 maggio 2013

LA GELOSIA (2)






































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La Gelosia (Prima Lettera ai Prigionieri)

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Devil's Island (4)














La paura che l'Adamo ed Eva, una volta mangiato il frutto dell'Albero della
conoscenza, sarebbero 'diventati come Dio', accese a tal punto la sua gelo-
sia da annebbiargli la ragione, rendendolo incapace di trattare quelle povere
creature con giustizia e pietà, e persino di astenersi dall'accanirsi con la cru-
deltà di un criminale sulle loro innocenti progenie.
A tutt'oggi non si è ancora ripreso da quel trauma.
Da allora è posseduto da una sfrenata ossessione di vendetta e ha quasi
dato fondo alla sua innata abilità di inventare dolori, sofferenze, umiliazioni
e infelicità con i quali avvelenare le brevi esistenze dei discendenti di Adamo.
Pensate alle malattie che ha inventato per loro!
Pensate alle catastrofi per punirli!


























Sono una moltitudine; non esiste libro che le possa enumerarle tutte.
E ciascuna è una trappola tesa per una vittima innocente.
L'essere umano è una macchina.
Una macchina automatica.
E' fatta di migliaia di meccanismi complessi e delicati, che svolgono le loro
funzioni armoniosamente e secondo le leggi deputate al loro governo e sul-
le quali l'uomo non ha autorità, dominio e controllo.
Per ognuno di questi svariati meccanismi il Creatore ha previsto un nemico
il cui compito è molestare, assillare, disturbare, calunniare, perseguitare,
danneggiare, infliggere sofferenze, miseria e, infine, distruzione.
Niente è stato lasciato al caso.
Dalla culla alla tomba questi nemici sono sempre al lavoro.
Non conoscono riposo, né di giorno né di notte.


























Sono un esercito: un esercito ben organizzato e ben equipaggiato. Un eser-
cito che assalta; un esercito vigile, guardingo, assiduo, ingiusto, disonesto,
spietato; un esercito che non concede tregua.
Agisce in squadre, compagnie, battaglioni, reggimenti, brigate, divisioni, cor-
pi d'armata; appena ha l'occasione riunisce i suoi reparti e muove in blocco
sull'umanità, sprigionando tutta la propria forza.
E' il Grande Esercito del Creatore, e lui è il Comandante in capo.
Lungo il fronte di battaglia i suoi raccapriccianti vessilli sventolano al sole
le proprie leggende: Disastro, Malattia e tutto il resto....
Malattia!
Ecco la forza principale, l'arma inesorabile, l'arma devastante!
Attacca il bambino sin dal primo giorno di vita, rifilandogli una piaga dopo
l'altra; poi lo insegue nell'adolescenza e lo rifornisce con le specialità di quel
periodo della vita. Poi insegue il giovane fino alla maturità, di lì fino alla vec-
chiaia e dalla vecchiaia alla morte.





























Ora, chiariti questi fatti, provate a indovinare qual è il principale vezzeggiati-
vo che l'uomo ha rivolto a questo feroce Comandante in capo?
Vi risparmierò la fatica, ma non ridete.
E' il Padre Nostro Celeste!
E' curioso il modo in cui funziona la mente umana.
Il cristiano comincia con la seguente diretta, precisa, inflessibile e ferma pro-
posizione:
'Dio è onnisciente e onnipotente'.
Visto che le cose stanno così, non può accadere nulla che lui non conosca
già; niente può accadere senza il suo (meschino & misero) permesso; niente
può accadere se Lui non vuole che accada.
Questo è abbastanza chiaro, non vi pare?
Il Creatore è chiaramente il solo responsabile di ciò che accade, non credete?
Il cristiano lo riconosce con quella frase in corsivo. Lo riconosce con passione,
con entusiasmo.

























Quindi, dopo aver reso il Creatore il solo responsabile di tutte le sofferenze,
le malattie e le miserie elencate sopra, e che il Creatore avrebbe potuto impe-
dire, il geniale cristiano lo chiama affettuosamente Padre Nostro!
E' proprio così!
Il cristiano attribuisce al Creatore ogni tratto tipico di un demonio e poi arriva
alla conclusione che un demonio e un padre sono la stessa cosa!
Eppure egli negherebbe che un pazzo malvagio e il direttore di una Scuola
domenicale siano essenzialmente identici.
Cosa pensate ora della mente umana?
Voglio dire, nel caso pensiate che esista una mente umana.....

(Samuel Langhorne Clemens, Lettere dalla Terra)
















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