giuliano

giovedì 9 maggio 2013

RHODE ISLAND (4)



































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...Fu nel 1898 che tentai per la prima volta di frequentare la scuola.
Fino ad allora s'era ritenuto poco saggio sottoporre un bambino così
eccitabile e sensibile a una qualsiasi sorta di disciplina.
Fui iscritto direttamente all'ultimo anno delle elementari, ma scoprii
presto che l'istruzione che vi si impartiva era per me del tutto super-
flua, in quanto avevo già appreso in precedenza per conto mio la mag-
gior parte delle materie.
Tuttavia non mi pento di aver tentato tale avventura, perché fu nella
cara vecchia scuola di Slater Avenue che mi feci i miei unici amici del-
la mia stessa età, Chester e Harold Munroe, il primo dei quali è nella
United.




A tempo perso mi ero anche impegnato un po' nella narrativa, delizian-
domi principalmente con le cose più eccitanti e orribili che la fantasia
di un bambino possa concepire.
Allego un manoscritto di quel periodo - un racconto composto all'età
di 8 anni, la cui conclusione contiene una morte violenta - come la mag-
gior parte delle mie storie. Mi chiedo se riuscirà a decifrare la mia gra-
fia infantile.
Allego un racconto meno cupo di 'Secret Cave' - un tentativo giovani-
le nel campo dell'umorismo intitolato 'The Little Glass Bottle'. Il mio
gusto per il teatro venne enormemente migliorato nel 1897, quando vi-
di per la prima volta un'opera shakespeariana! Si trattava del 'Cymbe-
line', con Margaret Mather, un'artista prediletta dalla generazione scor-
sa, nel ruolo di Imogene.




Fu rappresentata all'Opera House durante la settimana natalizia ed io
assistetti allo spettacolo nella recita antimeridiana di Natale. Inutile di-
re che fui mandato del tutto in estasi dal fascino dell'allestimento e dalla
bellezza del verso sciolto, che non avevo mai udito prima a teatro dal
vivo.
Il piccolo teatrino di burattini che avevo a casa per giocare sfolgorò
di scenografie shakespeariane - dipinte a mano dal proprietario - e per
settimane da allora non rappresentai nient'altro che 'Cymbeline'. Ho an-
cora la compagnia di attori di cartone, con i costumi fedeli, che disegnai
e ritagliai io stesso per quella produzione in miniatura.




Nel 1899 cominciò ad acquistare ascendente su di me un nuovo interes-
se. La mia predilezione per le scienze naturali, incoraggiata da mia zia
Lillian, si sviluppò in un vero amore per la chimica. Un nostro amico di
famiglia era il professor John Howard Appleton, venerabile docente di
chimica presso la Brown e autore di copiosi libri sull'argomento.
Questi mi regalò il suo testo per principianti, 'The Young Chemist' e do-
po pochi mesi ero immerso nella ricerca sperimentale, grazie ad un labo-
ratorio ben attrezzato in cantina che aveva allestito per me mio nonno.
Nel marzo del 1899 iniziai a pubblicare un bollettino quotidiano chiama-
to 'The Scientific Gazete', di cui facevo quattro copie carbone per la
'distribuzione'....
(H.P. Lovecraft)














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