giuliano

domenica 3 novembre 2013

NANIsecondi (... senza specchi) (passanti senza memoria) (2)













Precedente capitolo:

Nanisecondi (... senza specchi....)

Prosegue in:

Visioni (senza tempo...) (3) &

Nanisecondi di storia....









In che modo gli scienziati oggi possono inviare dalla Terra raggi
laser sui riflettori ad angolo posti sulla Luna e farli tornare sulla
Terra.
La Luna si trova, in media, a circa 384.000 chilometri di distan-
za, ossia a 1,3 secondi luce, quindi il viaggio di andata e ritorno
richiede 2,6 secondi.
Quando questi scienziati osservano con i loro telescopi il segna-
le laser riflesso, osservano un evento, l'invio dell'impulso laser,
che è accaduto sulla Terra 2,6 secondi prima.
... Essi vedono cioè il passato della Terra....




Benché non siamo in grado di 'vedere' le onde radio, anche que-
ste ci consentono un contatto con il passato. Il radiotelescopio
Goldstone in California ha fatto rimbalzare un segnale radar su-
gli anelli di Saturno.
La durata del viaggio di andata e ritorno del segnale tra la Terra
e Saturno è stata di 2,4 ore. Così, quando il segnale è ritornato,
gli scienziati hanno effettivamente rivelato la sua emissione dal-
la terra 2,4 ore prima.
Supponiamo di voler osservare la Terra come appariva un anno
fa'. Basterà sistemare un grande riflettore ad angolo a mezzo
anno luce di distanza e osservarlo con un grande telescopio (op-
pure, aggiungo io, supponiamo di voler osservare la Terra nel
suo remoto passato antievoluzionista e intollerante non verso il
progresso, ma bensì verso le forme pure della conoscenza: ba-
sta immettere questo post nell'orbita di una.... e poi.... ).




I satelliti spia in orbita a 300 chilometri di altezza sono in grado
di distinguere le targhe delle automobili a terra. Da una distan-
za di 300 chilometri, un telescopio del diametro di 180 centime-
tri può dare una buona risoluzione di oggetti delle dimensioni di
 8 centimetri, il che rappresenta la miglior risoluzione possibi-
le dallo spazio, a causa della rifrazione variabile che ha luogo
nell'atmosfera terrestre.
Con un telescopio del genere, da un punto nello spazio alla di-
stanza di 300 chilometri sarebbe possibile distinguere una rock
star in concerto in uno stadio.
Così costruendo un telescopio di diametro dieci volte maggio-
re, si potrebbe vedere la medesima scena con uguale nitidez-
za da una distanza dieci volte superiore.




Il telescopio capterà i fotoni provenienti dall'evento con uguale
ritmo, e si avrà una visione parimenti chiara. Ora immaginiamo
di costruire in un punto appropriato del sistema solare un enor-
me telescopio con un diametro 40 volte maggiore di quello del
Sole; puntiamolo su un riflettore angolare corrispondentemente
grande distante mezzo anno luce.
Si potrebbe allora avere una vista altrettanto buona di un con-
certo rock che avesse avuto luogo sulla terra un anno prima.
Indubbiamente si tratterebbe di un progetto costoso: ci vorreb-
bero almeno 10 elevato alla 31esima $, facendo una stima basa-
ta su un'estrapolazione a partire dal costo del Telescopio Spazia-
le Hubble.




Nello spazio esistono già dei riflettori che teoricamente potreb-
bero rinviarci dei fotoni provenienti dal passato della Terra:
I BUCHI NERI...
La luce che entra in un buco nero non ne esce mai più a causa
dell'enorme attrazione gravitazionale, ma un raggio di luce che
passasse nelle immediate vicinanze di un buco nero potrebbe
essere deflesso a 180 gradi e tornare verso la terra.
Il buco nero Cygnus X-1, che probabilmente ha una massa più
di sette volte maggiore di quella del Sole, si trova a una distan-
za di 8000 anni luce.
In linea di principio, un fotone emesso dalla Terra nel 14.000
a.C. potrebbe aver raggiunto quel buco nero, avergli girato at-
torno eseguendo una conversione a U, ed essere ritornato sul-
la Terra, arrivandoci nell'anno 2000.
Ciò ci restituirebbe un'immagine del mondo del..........

(J. R. Gott, Viaggiare nel tempo;  Fotografie di Aaron Groen)











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