giuliano

venerdì 8 novembre 2013

LETTI D'OSPEDALE (digiuni di stato....) (6)















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Letti d'ospedale (prigionieri del Tempo...) (5)

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Manas (8/10)









L'arbitrista era rimasto in silenzio fino a questo momento, ma
arrivato a questo punto, non si trattenne più, e disse: "In que-
st'ospedale la miseria ha riunito quattro malcontenti della più
bell'acqua; ma io mando al diavolo gli uffici e i mestieri che
non divertono chi li esercita e tanto meno dàn loro da man-
giare.
Io, signori miei, faccio l'arbitrista e in diverse occasioni ho
dato a sua Maestà molti e svariati consigli, ridondanti tutti a
suo profitto, e senza scapito per li reami....




Ed ora ho qui pronto un memoriale nel quale lo supplico di
indicarmi una persona di fiducia a cui io possa comunicare
un nuovo progetto che ho formulato tale che rappresenta la
totale restaurazione delle sue pendenze.
Ma, da quel che mi è successo con altri memoriali, ho pau-
ra che anche questo finirà in sacco rotto. Tuttavia, affinché
lorsignori non mi prendano per mentecatto, e sebbene così
il mio espediente diventi pubblico fin da questo momento,
lo voglio dire, ed è questo: si deve chiedere al Parlamento
che tutti i vassalli di Sua Maestà, dall'età di quattordici an-
ni a quella di sessant'anni, siano obbligati a digiunare una




volta al mese a pane ed acqua, e questo nella giornata che
sarà scelta e comunicata, e che tutto l'importo che ciascu-
no dovrebbe spendere in quella giornata in altre ricche e
costose ed inutili pietanze di frutta, carne, pesce, uova e
legumi, nonché in bevande, sia ridotto in moneta sonante
e sia dato a Sua Maestà senza defraudarla sia pure d'un
quattrino, e questo sotto giuramento: con tal mezzo, in
vent'anni il re diventerebbe libero d'ogni raggiro e senza
più debiti.




Perché, se si fanno i conti come li ho fatti io, ci sono si-
curamente in Ispagna più di tre milioni di persone della
suddetta età, senza contare i malati, i più vecchi e i più
giovani, e nessuno tra quelli non spenderà certo, come
minimo, meno di un reale e mezzo al giorno; ma mettia-
mo pure che non sia più di un reale, e meno non può es-
sere di certo, se anche mangiasse trigonella....
Ebbene, sembra forse a lorsignori che sarebbe cosa da
buttar via l'avere ogni mese tre milioni di reali, come
nulla per l'illustrissima e sapientissima Nostra.....
Maestà....?




Inoltre, questo sarebbe più di giovamento che di dan-
no a chi digiunasse, perché col digiuno egli si farebbe
merito col cielo e servirebbe il suo re; senza contare
che l'essere obbligati a digiunare per molti potrebbe
anche giovare alla salute....
Questo mio è un espediente semplice e chiaro, e si
potrebbe fare la riscossione parrocchia per parroc-
chia, senza intervento di commissari appaltatori, che
son quelli che mandano in rovina la cosa pubblica.
In tal modo, lorsignori vedrebbero come mirabile e
divina visione ne gioverebbe oltre che alla Magnifi-
ca Maestà del nostro amato Sovrano...., anche alla
sua amata corte.....".

(M. de Cervantes, Novelle esemplari, Colloquio dei cani;
 Fotografie di: Chris Kilipp)















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