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Sono santo di spirito &
(Secondo piano.... quarta sala...)
Dall'infanzia si cresce fino a ragazzi e ragazze -
giovani uomini e
giovani donne - e se Dio ci risparmia e ci aiuta a mariti e
mogli,
padri e madri a nostra volta, e poi, lentamente ma inesorabilmen-
te il
volto che un tempo era la rugiada o la mattina prende le sue
rughe, gli
occhi che una volta erano raggianti di giovinezza e gioia
parlano di una
profonda tristezza sincera e onesta, anche se man-
tengono il fuoco maggiore di
Fede, Speranza e Carità.
I capelli
diventano grigi o li perdiamo - ah - anzi si passa solo attra-
verso la terra, si
passa solo attraverso la vita, noi siamo stranieri
e pellegrini sulla terra.
Il mondo passa
e tutto il suo splendore. Lasciate che i nostri giorni
più tardi essere più
vicino a te e quindi migliore di questi.
Eppure viviamo maggiormente non solo ogni ora - no,
abbiamo un
dovere di lottare e una lotta da combattere.
Che cosa è che dobbiamo
fare: dobbiamo amare Dio con tutta la no-
stra forza, con tutte le nostre forze,
con tutta 'anima, dobbiamo a-
mare il nostro prossimo come noi stessi.
mare il nostro prossimo come noi stessi.
Da questi due comandamenti che dobbiamo tenere e se
seguiamo do-
po questi, se ci dedichiamo a questo non siamo soli, perché il
nostro
Padre celeste è con noi, ci aiuta e ci guida, ci dà forza giorno per
gior-
no, ora per ora, e così possiamo fare ogni cosa in Cristo che ci dà for-
za.
Siamo estranei sulla terra, non nascondono i Tuoi comandamenti da noi…
La nostra vita potremmo paragonarla ad un viaggio, si va dal luogo in cui
siamo nati in un lontano porto. All'inizio la nostra vita potrebbe essere pa-
ragonata alla vela su un fiume, ma ben presto le onde diventano più alte
il vento più violento, siamo al mare quasi prima siamo consapevoli - e la
preghiera del cuore a Dio si leva: proteggere me o Dio, per la mia barca
è così piccola e il tuo mare è così grande.
Il cuore dell'uomo è molto simile al mare, ha le sue tempeste, che ha le
sue maree e le sue profondità, ha le sue perle profondamente belle.
Il cuore che cerca Dio e di una vita pia ha più tempeste di qualsiasi altro.
Vediamo come il salmista descrive una tempesta di mare.
Deve aver sentito la tempesta nel suo cuore per descriverla così.......
La troviamo nel VI capitolo del Vangelo secondo San Giovanni nel
17 ° al 21 ° versetto.
E i discepoli Inserita in una nave, e siamo andati sul mare verso Ca-
farnao. Sorto e il mare a causa di un forte vento soffiava. Così, quan-
do aver remato circa venticinque o trenta stadi, videro Gesù che cam-
minava sul mare e si avvicinava alla nave e avevano paura.
Poi volentieri lo ricevettero nella nave e la nave: immediatamente è
stata al paese dove sono andati. Tu che hai vissuto le grandi tempe-
ste della vita, che tu su tutte le onde e tutti i flutti del Signore hai pas-
sati - non avete sentito quando il tuo cuore non riuscita per paura l'-
amata voce ben nota con qualcosa nel suo tono ricordato che si della
voce che ha incantato la tua infanzia - la voce di Colui Tutto il cui no-
me è Salvatore e Principe della pace, come si dicesse a te personal-
mente: "Sono io, non abbiate paura". Non temere. Il vostro cuore non
sia turbato. E tutti noi la cui vita è stata calma fino ad ora, la calma in
confronto di ciò che altri hanno sentito - non dobbiamo temere le tem-
peste della vita, tra le alte onde del mare e sotto le nuvole grigie del
cielo, lo vedremo avvicinarsi, per i quali abbiamo tanto atteso e guar-
dato Spesso, abbiamo bisogno di Lui così - e ci udranno la sua voce:
Sono io, non abbiate paura.
(Vincent van Gogh)
La nostra vita potremmo paragonarla ad un viaggio, si va dal luogo in cui
siamo nati in un lontano porto. All'inizio la nostra vita potrebbe essere pa-
ragonata alla vela su un fiume, ma ben presto le onde diventano più alte
il vento più violento, siamo al mare quasi prima siamo consapevoli - e la
preghiera del cuore a Dio si leva: proteggere me o Dio, per la mia barca
è così piccola e il tuo mare è così grande.
Il cuore dell'uomo è molto simile al mare, ha le sue tempeste, che ha le
sue maree e le sue profondità, ha le sue perle profondamente belle.
Il cuore che cerca Dio e di una vita pia ha più tempeste di qualsiasi altro.
Vediamo come il salmista descrive una tempesta di mare.
Deve aver sentito la tempesta nel suo cuore per descriverla così.......
La troviamo nel VI capitolo del Vangelo secondo San Giovanni nel
17 ° al 21 ° versetto.
E i discepoli Inserita in una nave, e siamo andati sul mare verso Ca-
farnao. Sorto e il mare a causa di un forte vento soffiava. Così, quan-
do aver remato circa venticinque o trenta stadi, videro Gesù che cam-
minava sul mare e si avvicinava alla nave e avevano paura.
Poi volentieri lo ricevettero nella nave e la nave: immediatamente è
stata al paese dove sono andati. Tu che hai vissuto le grandi tempe-
ste della vita, che tu su tutte le onde e tutti i flutti del Signore hai pas-
sati - non avete sentito quando il tuo cuore non riuscita per paura l'-
amata voce ben nota con qualcosa nel suo tono ricordato che si della
voce che ha incantato la tua infanzia - la voce di Colui Tutto il cui no-
me è Salvatore e Principe della pace, come si dicesse a te personal-
mente: "Sono io, non abbiate paura". Non temere. Il vostro cuore non
sia turbato. E tutti noi la cui vita è stata calma fino ad ora, la calma in
confronto di ciò che altri hanno sentito - non dobbiamo temere le tem-
peste della vita, tra le alte onde del mare e sotto le nuvole grigie del
cielo, lo vedremo avvicinarsi, per i quali abbiamo tanto atteso e guar-
dato Spesso, abbiamo bisogno di Lui così - e ci udranno la sua voce:
Sono io, non abbiate paura.
(Vincent van Gogh)
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