giuliano

lunedì 18 aprile 2022

UN APPELLO (8)





 




 

 Precedenti capitoli: 


circa l'uomo e la Natura (1/7) 


Prosegue con: 


La grande svolta (9)







 

Il buon Francesco così come la Chiesa che rappresenta, ed altri come lui in simmetriche chiese, sinceri credenti nel rispetto della vita come del Diritto, non solo qual comandamento divino: ‘non uccidere’, implorano costante ‘appello’ - oggi più di ieri violato - contro l’impropria formula della ‘guerra’, là ove impera e regna una diversa e antica violenza (data da una errata interpretazione storica) circa la propria ed altrui ‘esistenza’ in riferimento alla Terra occupata, tradotta e adottata secondo canoni e modelli alieni alla evoluzione storica, sia questa scritta nel ‘credo’ come nel suo contrario ‘ateismo’ nel beneficio di una corrotta impropria disumana economia.  

 

E seppur il ‘credo’ regna e impera anche in ragione e motivo della guerra interpretata nella celebrata difesa di una strana ed antica formula ortodossa, come più volte assistiamo, nel beneficio di una atea corrotta demoniaca economia, a Ragione è giunto il momento di scrivere la Storia.

 

Una Storia scritta con tutti coloro che in questa difficile hora professano il loro sdegno alla Guerra. E fra questi ve ne sono tanti di tutti i ceti sociali. Ebbene mi rivolgo agli editori, ovvero a tutti coloro incaricati di scriverne e conservarne la Memoria, attraverso, come detto sopra, i curatori dei nostri Testi scolastici, affinché la nostra Scuola sia all’avanguardia nel - riconoscere prevenire e celebrare - le feroci rinnovate offese contro la Storia.

 

Quindi non più la Memoria, bensì il presente odierno agghiacciante genocidio, aggiornato e associato ai vari tiranni inseriti in tutti quei capitoli nei quali i giovani dovranno aver cura della vera conoscenza della Storia. La Natura umana impone codesto ‘passo’ tutte le volte che la stessa viene aggredita in maniera ingiustificata.

 

Quindi si impone agli addetti ai lavori della Pubblica Istruzione, sin dal nuovo anno scolastico, così come è ed è stato per il virus circa il male contrastato, con i vari editori esposti nel difficile compito pedagogico della dovuta formazione nonché prevenzione, dai gradi primi delle elementari sino ai più elevati universitari, con adeguati testi aggiornati circa il genocidio in corso, affinché il tiranno possa essere prevenuto e ricordato, quindi apostrofato, e di conseguenza ben riconosciuto nelle manifestazioni che lo contraddistinguono nel misfatto con cui sta scrivendo l’attuala catastrofe storica al pari e peggiore d’un evento pandemico.

 

Fondare il vasto regno del male!

 

Dacché a questo si possa far il dovuto riferimento ai precedenti eventi ‘storici-pandemici’, quindi ‘virali’ di simmetrica nefasta portata, nella speranza che i giovani sappiano ben valutare - quindi prevenire e curare - come conoscerne le univoche caratteristiche circa, oltre le conseguenze, anche le premature morti date dal ‘virus’ del male il quale invade il loro ed altrui diritto ad uguale esistenza.

 

Penso che i ‘media’ i ‘social’, o l’‘informazione’ pubblica e privata, mai potranno raggiungere il traguardo, e non certo ambito trofeo dell’orrore rappresentato, circa la vera sana duratura formazione pedagogica, dispensata per ogni scuola di ogni ordine e grado. Affinché quando il tiranno si appresta a celebrare il proprio trionfo qual celato genocidio, i nostri giovani, in nome della vera e più retta Memoria storica per tutti coloro uccisi in questa ed ogni rimembrata guerra, possano apprenderne - con ugual orrore - la futura data dell’offesa vilipesa Memoria nel genocidio del 9 maggio 2022 di ugual calendario!  

 

Così ed affinché questo appello possa oltrepassare ed elevarsi ben al di sopra la dubbia economia dei ‘social’, i quali anch’essi traggano dubbio profitto causa del genocidio e con esso la guerra, e venga seminato quindi raccolto, nel sano beneficio della dovuta stagione fondata sul diritto alla vita in nome della durevole indelebile istruzione, la quale per sua natura supera i confini dell’economia, affinché e mi ripeto, il tiranno come un tempo antico, non solo venga avversato, ma immediatamente apostrofato esiliato e associato al misfatto di cui si onora nel trionfo del legalizzato genocidio sponsorizzato. Quindi associato e non disgiunto agli altri suoi consimili, i quali non sempre sono conosciuti nei loro antichi quanto odierni misfatti e capitoli con ed in cui ricordati (e mai sia detto celebrati), i quali misfatti vengono perpetrati e fondati nella falsa ragione dell’inganno così come della disinformazione in uso della celebrata Storia.

 

Quindi quando il 9 maggio il tiranno celebra la sua Storia, noi tutti assieme dobbiamo non solo celebrarne la vera Memoria naufragata nel genocidio, ma elevare ugual giornata nel lutto a suffragio della duratura democrazia per sempre ricordata quindi edificata in ugual medesima data (segnata dall’orrore!)!

 

Affinché il tiranno sappia bene leggerla per ogni futuro libro di Storia in uso ad ogni scuola di ogni ordine e grado, là ove viene rimembrato il profilo il volto e la pazzia della tirannia, dacché fin da giovani si impari cosa capace il virus del male!

 

(Giuliano       

 

 



 

 


  

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