giuliano

giovedì 13 settembre 2018

PIU’ DIRITTI D’AUTORE PER IL VERO CREATORE (3)












































Precedenti capitoli:

Dialogo con un Ronzino e un cavallo stracco... (2)

Prosegue in:

Indietro a tutta forza! (4)

...Con brevi riflessioni (5)














L’odierna Grande Notizia dispensa urgenza e costruttivo dovuto Regolamento circa non solo lo Straniero, ma anche per ciò che giornalmente viene dispensato e in video-citofono alla Finestra esposto…

Non fosse in questo diverbio alla Taverna ove indistintamente ognun cerca il giusto Dionisio divenuto Parola nella ‘corsa’ quanto nella ‘sosta’ in nome e per conto della Vita trasmutata in alchemico  corto-circuito di una progressiva Memoria Liquida persa e disgiunta dal vero Creatore…

Cioè cerco di tradurre l’amletico conflitto o tragicomica opera al medesimo teatro e  taverna divenuta dimenticando sempre più spesso ove Ragione ed Intelletto e il dovuto componimento risiedono e compiono secolare ‘sceneggiatura’ al palcoscenico della Vita.

Sicché in motivo nella falsa Ragione rappresentata eleviamo impropriamente a nuovo mito ciò che a qualcuno, ‘controllore non controllato’, par comodo per suo ‘triplice’ diletto e non solo universale intrattenimento, argomento ampiamente espresso da quando l’Eretico Viaggio e lo Spirito Santo discusso ma non certo negato...

Solo trasmutato e di nuovo restituito…

Così la nuova Gnosi figlia di nessun Dio con la pretesa di poter coltivare la globale Libera Espressione e con essa il Libero Arbitrio ben conteso divenendo ugual Dio, non fosse che proprio lo spirito della Tri-plan predicato promosso ed altresì capillarmente ben controllato evocare ed incoraggiare cotal ‘divina materia’.

Dai Tempi di Bosco agli odierni Europei che in similare Selva rimembrano medesimo passo…

Per taluni e molti i quali con la nuova tecnologica evoluzione accrescono in materia smisurata il divario e misura fra ciò che era e divenuto e non solo in ragione della pecunia così allevata e contata nello spropositato profitto ottenuto, non contemplando però, il dovuto conto del danno sociale che tutto ciò comporta. Ed altresì dimenticando sempre più spesso donde questo nuovo Dio del progresso trae nutrimento per il proprio ed altrui sostentamento e dovuto intendimento.

Non mi dilungo su statistiche nuovi eventi sempre più violenti - e neppure se per questo - quelli secolari o improvvisi ‘derivati’ dalla Natura già più volte espressi, giacché ogni Elemento fondamento del ‘silicio’ da cui propria o impropria visione di ugual Vita molto spesso reagisce contro l’insano Progresso, anche se poi la tecnologia cosiddetta pulita abdicata ad una indebita socialità non compatibile alla Natura da cui anche l’uomo reagisce in termini d’una impropria Evoluzione non simmetrica con i propri ed altrui Geni così come l’intelligenza (artificiale) innestata ma avversa agli stessi da cui la prima Natura irrimediabilmente persa come il Senso dell’intera Via percorsa...

..Da cui gli stessi (Geni…) ci indicavano un diverso Dio una diversa pretesa un diverso intendimento…

Sorge quindi quella ‘scissione bipolare’ rilevata e rivelata fra il Primo Creato e il dovuto Creatore troppo spesso dimenticato oppure frainteso e sostituito con il nuovo Mito accresciuto nel pantheon di simmetrici dèi pregati e pagati, corporazioni di vasto globale potere economico crescere e prosperare per ogni Formica ben collegata alla ‘celebro-graticola-universale’ qual nuova genetica innestata.

Sì proprio graticola universale giacché la Natura promette un nuovo corso in cui il diritto d’autore il dovuto diritto d’autore non riconosciuto chiama in causa il Primo Motore di ricerca ben taciuto nell’odierna offesa subita e arrecata.

Bello anzi direi sublime il nuovo citofono distribuito prima d’esser esposto alla cattedrale e mecca del progresso, ma ancor più bella e compiuta la digitale espressione in cui ognuno indistintamente - pagando il canone dovuto alla Parabola del Progresso - può divenire Dio assiso dentro ad un cesso!

…Scusate la volgare espressione!

Non vuol essere un’offesa gratuita ma quando vediamo piani regolatori e architetture di questa città prosperosa nella vetta del ‘pil’ della nuova economia e traguardo della corsa, ed i ponti crollare non meno delle montagne ci viene da rimpiangere quel Dio pregato per l’intero Evo antico…

…Quello che io prego all’alba d’ogni mattino con la speranza di non vedere o sentire questi nuovi frutti della terra accresciuta, questi diavoli a cui nella Libera Espressione (ri)venduta e manipolata confondere e barattare  il vero e sano Libero Arbitrio e intendimento per come dovrebbe essere la Vita contraria (almeno così dicono e predicano) al Grande Fratello e divenire i coltivati Oswald d’altrui giardino e collina; infatti, se pur contestato promuovono e dettano l’oscura sua ed invisibile logica non meno dell’economica ascesa, giacché non avendo ben chiari i termini del dovuto ‘diritto’ conteso si scade nel fertile terreno della taverna…

Il problema parrebbe quello dell’editoria al Quarto e Quinto Potere accresciuta e se pur ferita connessa e dismessa, se non fosse che per diritto di cronaca dimentichiamo lo strano ‘amplesso’ da cui ogni Notizia deriva a da cui dipende per milioni di Formiche connesse fedeli docili credenti di una chiesa cui di naturale poco è rimasto ancora nell’imprevisto spacciato da una previsione ben calcolata donde il dovuto Quarto e Quinto dettare l’invisibile economica pretesa e nuova ascesa nel potere così ben consolidato allevato e coltivato.

Dimentichiamo sempre più di frequente qual Dio pregare e qual connessione implica una più vasta scelta e con essa la dovuta Vista in cui ogni creatura e con essa ogni Elemento sempre più alla mercé dell’uomo per una Genesi accresciuta solo di statura ma non certo nel Dio della vera Prima Natura.

Così il passo dell’oca rimane il medesimo e l’oca dimenticata allo stagno senza più il nido ove riparare rotta e pensiero giacché il Dio - suo quanto il mio - dispiega volo e pensiero in medesimo intento e l’uomo cacciatore armato col suo bel fucile o cellulare dell’ultima generazione rinnegare ogni Suo Pensiero.

Osservate quella nebbia lenta alzarsi ogni mattina e dominare l’intera prospettiva, ciò che una volta era una vallata con la sua montagna da dove nasceva un fiume in nome del sangue sofferto da cui la Vita, perdere vigore e la pressione arteriosa quando il respiro manca e il cuore s’affatica divenire impeto ed ira poi improvvisa paralisi e malattia.

Guardate quei polmoni così cementati in nome della conquista divenire rami o scheletri non concedendo più Respiro ove ad ogni Stagione riconosciamo l’Eterna venuta in nome e per conto di Dio.

Osservate il nuovo corso del Tempo e la distanza che ci divide pur in nome del progresso, non regna infatti più Tempo nella misura di ciò che precisamente misurato dal micro al macro d’ogni nuovo intelletto, e questo fuggir via per ogni fessura e via là ove la ‘meccanica’ della nuova venuta non sa’ ancor decifrare e comprendere se moriremo nei nuovi stenti e patimenti del gelo o bruciati al rogo d’un peccato troppo antico per immaginarci - o fors’anche - per immaginare solo la grandezza di Dio…

Osservate quella Relatività così stretta per essere appena compresa dal genio che così ha pensato Dio, non comprendendo però la relativa ristrettezza donde la ‘materia’ ove ogni uomo nato misura il Tempo d’un diverso Dio…

Pur nella materia la prima materia pregata statura di un suo indecifrato impercettibile Pensiero creare la dovuta statura dell’uomo il quale però nella Parola quanto nell’evoluto Pensiero difettare della relativa comprensione di come l’intero motore compie l’algoritmo della propria ricerca…

È facile per te uomo che ti pensi ad immagine di Dio dimenticare donde è cresciuto donde maturata la Genesi interpretata derivata da una profetica promessa donde la ricchezza, non avendo in vero ben compreso come la semplicità del suo Pensiero vola e cammina pur senza pretesa di parola; come ogni invisibile Simmetria ed incompresa connessione governare l’invisibile Primo Pensiero.

È facile – dicevo - rincorrere e rovinare ogni Suo paradiso ove inchiodare la Parabola del nuovo Dio senza in verità e per il vero aver compreso la globale connessione dell’Infinito Universo…

Allora per concludere questa breve preghiera nella nuova disputa pensiamo ai diritti di quel Dio a cui ognuno in nome e per conto della materia dimentica  capacità e Genio giacché autore dell’intera propria…. o impropria opera…divenuta…          

(L'Autor Taciuto!)
















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