giuliano

domenica 19 gennaio 2020

Fior secco (o seccato) in libro vecchio e dimenticato [...]














































Precedenti capitoli giacché il...:

Il Trònfero s'ammolvola in verbizie (o delizie?) [...]  &

i Quattro Elementi (citati in Giudizio!) (1/22)

Prosegue in...:

Breve parentesi storica [...]













Ricordi quando usavano le boppie  [1]
calate sui pitànferi supigni,   [2]
e légoli girucchi a panfe doppie   [3]
ornavano gli splagi e i pitirigni?   [4]

Oh zie, oh dolci zie in bardocheta   [5]
voltatevi col glostro ricamato,
scendete per le scale a beta beta   [6]
dai màberi del tempo agglutinato!   [7]

Chissà laggiù se ancora la sbidiera
gramugna lentamente a cantalaghi
nell’ufe coccia coccia della sera?  [8]

Or più non usa uscire sugli sbaghi  [9]
guardando avanti a sé con aria altera,
tra i lùgheri, gli arcostoli, gli snaghi.  [10]









1. Ricordi… le boppie: bei tempi quelli! Andati! Erano ancora Tempi che non conoscevamo i pippibaudi ascoltavamo la radio senza neppur il sermone del Santo Remo, solo brevi intermittenti interferenze messaggeri alieni criptati & intercettati. Tempi dell’ozono senza buco oppur uno solo; neppure l’osso sgrignattato inerente l’ingerente apparato auricolare. Hora che fa freddo  ognun bussa al convento di Santa Moana associata S.PA. Azionisti ex piazzisti bussano alla porta & la Giostra si fa fredda. Pugnare o Pregare? Abdicare o Comandare? Il Germano predica astinenza nella confusa Protesta. Nella Metamorfosi Ovidio pubblica oppur ristampa. La Stampa fedele come ogni Tr… al proprio Regime. Conclusione al Bar che (de)Riva: sparite le boppie e arrivati i disc-jockey con gli stilisti: il joker vince il Primo Premio oppur se preferite gran Premio, e con lui tutto l’Impero donde ogni pugna connessa si maschera a festa!    

2. …Pitàanferi supigni: e oramai non si usano più neanche i pitànferi:supigni (quelli per lungo), né troniati (quelli per ritto).  

3. …Légoli girucchi: orli a giorno col frullino. A panfe doppie: modo tipico di ricamare, nel Pistoiese, delle giovani donne da marito che si preparavano il corredo. ‘O quella che ce l’ha a panfe doppie?’ – era il modo di dire dei giovani del posto che stava ad indicare una ragazza altera, poco alla mano.

4. …Splagi: lenzuola di lino a due piazze ove datosi poste a coprire pregiatissimo legno collodiale (a forma anellata di legno abbattuto ancor prima di nascere color cenere preferito nelle stanze migliorate e ben albergate) sarebbe bene conservare sotto naftalina evitando quanto possibile eccessi di fumi i quali dalle scogli potrebbero risalire - come i più famosi spaghetti - di nuovo verso, ed in costante moto, alle Splage dette…  Facendo molta attenzione agli immancabili candidi puri bianchi et immacolati pitirigni: fazzolettini di lino…





5. …Bardocheta: mantella di lana che le anziane signore indossavano in casa, e fuori, per coprirsi le spalle dagli spifferi della tramontana. Pare che tornino di moda: ce ne sono già in commercio, firmate Versace, Dolce & Gabbana, Trussardi, Armani ecc., a prezzi popolari forse possiamo dire proletari - da sardine - sopra i duemila Euro. Se pagati in dollari al cambio del Tempio cinese, e rivenduti presso i mercatini di Pasqua celebrati a Natale, visto i vistosissimi curati ricama all’ozono si possono ottenere con mercato instabile e preservato da ogni bolla papale anche per 3000 $ cinesi. O forse Ticinesi, qualcuno dalla regia urla sta Là L’ayatollah il più bel mantello della sera quando tutto s’accende e illumina!

6. Scendete dalle stelle. O forse dalle Stalle. Calar un po’ girati sul fianco, uno scalino alla volta, lentamente. Quando la corrazzata cripta & urla. Attenti al carrozzino. Alla mamma col bambino. Alla vecchia senza più il mantello neppur l’accompagno. L’Ucraina vuole la cittadinanza senza reddito e mitraglia. Scendere adagio dalle stelle oppure dalle scale? Il dubbio rimane? Amleto non se ne vuol andare il pedaggio neppur vuol onorare, deve fondare il nuovo Ordine Mondiale. Scendete adagio dalle scale!

7. Dai màberi: dai meandri (cfr. ‘Nei màberi mi persi in corridoi assolati in mezzo a funghi e scaffali che la via o la retta corsia s’era smarrita’ Dante Alighieri XIII canto del 25 Marzo. Morto o Rinato? Faust(o) il meccanico sta guasto il borgo se tutto ito e perito morto d’acciaio). Tempo agglutinato: dei ricordi che man mano si fanno indistinti, rugginosi. Faust(o) incalza impreca.

8. Chissà… della sera?: questo ricordo, questo domandarsi se la sbidiera gramugna nell’ufe coccia coccia (calma calma) della sera, in che marcia stiamo  donde veniamo e ove andiamo? È  struggente! Kantiano! Dalla Regia mi dicono che Santo Remo interferisce promette Bolla et Scomunica. Si lanci breve messaggio pubblicitario!

9.  …Uscire sugli sbaghi: stare fuori dalla porta, sul panchetto così come una volta, a tre gambe e dopo il calar del Sole, a puntate sotto la famosa trapunta merlettata ad ozono, predicar bene e razzolare male e sperare che da Sky Joker arrivi e li scarichi tutti quanti. Alla Seconda Puntata trapuntata il regista mi lascia breve spazio per una sigaretta. Vai con l’hot spot: ‘Milly l’Abbraccio tutta trapuntata’!

10. …Lùgheri: piccoli vicoli acciottolati. Sgarbati! Arcostoli: deliziosi portici ornati a pietra viva con lapide segnaletica posta fra un Pozzo e l’Abbraccio (‘Così la Vita. Così la Via se pur smarrita’ Dante canto XIII. Faust(o) il meccanico consiglia l’ottimo pneumatico. Il pleroma s’è ito per altra via). All’incrocio proseguire a destra (e manca?) lapidata nell’hora Terza o Nona. Il regista urla et impreca. Hora della Santa Preghiera. Santa Moana Pozzi & Associati salvaci oggi se manco domani. E gli snaghi che, ahimè, sono del tutto scomparsi. Nella mia casa in campagna ne conservo uno ancora in discrete condizioni e, ogni volta che vi poso sopra lo sguardo, mi si stringe lo core seppur et ancor non fu fatto Santo! 

(F. Maraini & Associati) 













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