Precedenti capitoli:
I molti morti del generale Wolfe (Primo atto)
Prosegue in:
Finché c'è Leonardo regna speranza &
Parker Adderson,... Filosofo
Un po’
come dicevo in un precedente ‘post’ nella reale se pur progredita Natura del
Viaggio con cui non solo si nobilita la Storia detta, ma simmetricamente, anche
la scienza nella risoluzione d’un improprio ‘buco nero’ qual reale confine
dell’Universo conquistato. Rendendo il mare piatto così come il Tempo per
sempre numerato nella materia in cui tratto fagocitato alla luce della Storia,
entro l’incertezza però, di svelarne dovuta consistenza, ed entro ugual volontà
(di potenza) volerne presiedere i meccanismi risolvendoli nell’equazione del
Tempo detto.
Pur il
mare così come la Terra navigata similmente piatta, in moto eppur ferma!
Talché ci
fa nascere la dovuta considerazione, oltre e circa il Tempo, anche retto
Pensiero e un Dio che pur l’ha così, oltre che inventato (giacché prima di
questo), anche progredito sino alla incomparabile bellezza del generale - diviso
ed unito - in ugual distanza dall’offesa nel ‘buco nero’ della Storia così ed
ugualmente ammirata. Nel ‘punto di fuga’ ove si dovrebbe coniugare ogni retta e
saggia prospettiva, risolvendo oppure regredendo la grande Opera ad un
precedente Rinascimento ove questa nata.
La
prospettiva giammai la Storia ammirata!
Qual sia
quindi il vero Rinascimento rimane una condizione amletica non del tutto svelata.
Proseguo…
nelle dovute distanze…
La politica imperiale, ogni politica imperiale
divenuta coloniale consiste nel far sì che gli attacchi terroristici (di cui l’
‘O.’ imputato) continuino fino alla resa del rovesciamento del governo, mentre
i servi dell’imperatore pronunciano ‘parole’ (….) tranquillizzanti sulla
democrazia e i diritti umani. Nell’uso tecnico prevalente, i termini
‘terrorismo’ e ‘ostaggio’ sono utilizzati solo per certe categorie di atti
terroristici, ovvero quelli compiuti dai ‘pirati’ ai danni di coloro che
considerano il terrorismo e la cattura di ostaggi su larga scala come una
propria prerogativa. In Medio Oriente (e non solo) i bombardamenti
indiscriminati, la pirateria, la cattura di ostaggi, gli attacchi ai villaggi
indifesi e altri atti analoghi non rientrano nel concetto di terrorismo, come è
inteso nel ‘sistema dottrinario’, se sono compiuti dall’impero - da ogni impero
- (in cui il quadro ammirato) o dal suo protetto… Gli archivi degli inganni
relativi a presunti terroristi e pirati sono molto istruttivi circa la natura
della cultura occidentale (…ed aggiungo a codesta citazione, nei templi dove
questa celebrata, cioè nel potere ove ‘ragguaglia celebra civilizza immortala e
conia’ la propria ed altrui storia divenuta moneta, anche in ciò da cui la Grande
Notizia qual ‘O.’ rimembrato, supino ammirare la presunta morte alla Galleria
di Stampe ove posta, sarà la vittima preferita perché ostacolo fra ‘Verità e Scelta’
in cui per sempre l’uomo si consuma e difetta; sino a scomparire del tutto dal
‘quadro’ ‘in cui e per cui’ la Storia ammirata, nell’estinzione che precede il
potere d’una diversa Natura rappresentata nella presunta ‘bellezza o bene’ in
cui dovrebbe imitarne la dovuta ‘genesi’ e non solo storica. Giacché
l’estinzione così come la Verità circa la stessa accorcia e mutila tempi e modi
di come Superiore Natura manifesta, non dico una Scelta, ma la dovuta Selezione
per ciò che concerne l’evoluzione… trascesa nei costumi sociali ove al
successivo tempio in nome e per conto della scienza, se pur ugualmente e
similmente raffigurata, decade dalla propria natura così come l’assassinio di
Webster nel libro e ‘quadro’ da cui il tutto ispirato… per chi conosce la trama
dell’intera Storia…).
Ed allora
per essere non solo coerenti con le prospettive da cui il ‘quadro’ detto, ma
anche tempi e modi di come il ‘pirata’ inquisito in nome e per conto
dell’impero, dobbiamo convenire, in verità e per il vero, che pur i documenti
offerti dall’‘O.’ di ineguagliato segreto, e seppure il segreto violato il
quale se infranto nella rappresentazione del ‘quadro’ al museo della storia
rischia di suscitare l’inaspettato, e da cui un precedente ‘terrorista’ o
‘pirata’ (accompagnato sponsorizzato e poi ignorato da uguali imperatori) ha
infranto in ugual Tempio regole e principi, nella dovuta complicità ben
coltivata.
Non
trascurando così di delineare la reale ‘prospettiva’ in cui l’impero (ogni
impero) difetta e si consuma, negando l’evoluzione ma altresì rinnovando il Caos
qual motto e araldo non solo dell’universo ma di un preciso costante progetto, rendendo
e legittimando quanto un impero coloniale nel complessivo atto e ‘quadro’
ammirato, ma altresì, rischiando consenso ad uso e consumo del privato, e
motivando (legittimandolo) di conseguenza, elevandolo a potenza, il principio
della guerra qual (non superato dalla diplomazia) economia trascesa nelle prospettive
da cui non solo l’‘O.’ perseguitato e incriminato nel rispetto, oltre che della
Legge, anche della dovuta cronologia dimentica e violata ed in cui questa
esplicitata.
Non
dimenticando infatti in questa o qualsiasi sede ruoli e precedenti accadimenti
di imperatori, la qual ‘intelligenza’ e futura prospettiva (in medesimi luoghi),
e non solo economia, deriva e si consuma.
Ignorare
le fasi precedenti quanto (dal ‘pirata’) violato e di cui incriminato, e/o il
difettare o il solo l’ignorare da parte di chi incaricato nella tutela, tutela
non solo nello spiare capillarmente ogni grande o piccola notizia ma ogni
terminale sia d’arrivo che partenza, lanciano un duplice allarme circa ‘difettevole
associazione’, significa altresì ignorare la Storia e con essa ogni certa
prospettiva circa i troppi morti del generale Wolfe, chino al Tempio ove un più
vasto macello raccolto e fors’anche pascolato così come solitamente s’intende
pecunia.
…E chi
difetta l’evoluzione del pascolo ove non solo pecunia detta ma anche in ciò ed
in cui più propriamente non solo dipinto ma anche coltivato (inalato mangiato e
nel sangue raggrumato sia ferita che sogno) e successivamente barattato e
conservato al Tempio d’ogni moneta celebrata nel museo della ricchezza,
dimentica oltre distanza e differenza, anche ogni Principio ‘in cui e per cui’
l’offesa si distingue dalla difesa…
E con
esse Verità Ragione e Intelligenza!
Concludo!
Forse non
si parla del Tè con i quali molti e tanti consumano un rito dopo un sacrificio
collettivo, ma diversa polvere la quale indistintamente appanna occhi e vista
dell’intero quadro ammirato. Ed allora l’ ‘O.’ da me qui difeso è solo un
indiano chino se pur proteso e raffigurato in medesimo ‘quadro’ da cui ogni
sventura e non solo del nativo - ma d’ogni natura - affine al principio
tutelato difetta… e giammai impera…
(Il libro
a cui ispirato per le dovute considerazioni di S. Shama: ‘Le molte morti del
generale Wolfe’; non ultimo in ‘grassetto’ ‘Pirati & Imperatori’ di N.
Chomsky)
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