Precedenti capitoli:
La carta (1/2) & Il sangue di Dio... (3)
Prosegue e/o 'retrocede' (secondo l'Equazione del Tempo) al':
l'intervista (5/6) &
In nome del doblone (7) &
Il 'quadro' della Storia (8)
Per poi assistere
assieme ad Ismaele come cotal balena approderà in seguito allo stesso vascello naufragando
l’intero equipaggio. L’uomo non certo impara la lezione, anzi con il tempo
tenderà all’irreversibile catastrofe e non solo per l’olio di balena, ma
proprio in nome e per conto dell’atto che lo vuole padrone d’ogni mare ed
Oceano ove nata la Vita e indistinta parola dall’Universo data.
Nulla!
Nulla
vede pur tutto calcolando e conquistando.
Nulla
meditata pur per secoli apostrofando.
Nulla
l’Anima impropriamente incarnata.
L’intento
il medesimo, prometeico desiderio, cioè, del dominio [nessuno escluso anche
coloro che pur apportando il messaggio di un Cristo confondono umiltà e dominio
mascherando la propria volontà non più di affermazione ma di ugual innata
prometeica umana potenza] della e sulla Natura intera, ed in questo, e non in
senso propriamente Gnostico, divenirne il Dio indiscusso.
Un Dio il
quale controlla scruta prevede e crea!
Ma tutto
ciò che compie in suo potere, anche il calcolare ogni previsione e rotta così
come l’Equazione del Tempo [dettaglio che non deve esser sfuggito neppure ad un
diverso e successivo comandante non men che Ammiraglio], che pur, quanto
calcolato e sottratto ai motivi indistinti della Natura nella ‘cieca’
prevedibilità, e seppur ogni meridiana e parallela ancorata all’ora
prestabilita con la quale congiunti ‘relativamente’ alla materia…, regna, in
verità e per il vero, un ampio margine destinato all’onda, o, indistinto imperscrutabile
mistero, alla particella.
Le quali
nella luce della vita portano l’uomo alla prima condizione in cui nato, cioè
alla cripta donde una grotta, e con essa, i motivi di ogni approdo o omerica
avventura per ogni porto e riva donde la fuga di quanto e meccanicamente
calcolato. Per sfuggire per l’appunto, a quella stessa meccanizzazione d’un
futuro mondo sempre più esattamente calcolato fino all’infinitesimale cui però sottraiamo,
all’Equazione del Tempo, l’Eterno, inteso come Dio.
Sfuggire
a tale condizione, calcolo rotta e progresso in ogni fase del suo avvento o
lenta evoluzione, risolvono tutte le condizioni di una Anima la quale cerca
quel ricongiungimento gnosticamente o
ortodossamente esplicitato e disquisito, tramite il soggetto primo che l’ha
pur coniata e di cui specchio.
Questa la
pur discussa e indiscussa Verità, l’uomo vittima di sé medesimo. Omerico
Viaggio o Buona Novella, nel quale cerca indistintamente quella prima
condizione adamitica persa naufragata nel porto non più del progresso, ma come
esplicitato dall’ottimo Riccardi Di Giuseppe nel commento conclusivo dell’opera
di Salustio, dell’impossibilità esplicitata di coniugare l’esatto intendimento
dell’Anima stessa nel proprio ed altrui Viaggio.
Eterno
movimento ancor prima della partenza, quindi un eterno cerchio anche nella
costruzione di un Tempio, se pur ragionevolmente e rettamente non meno che
idealisticamente pensato, sempre nel conflitto della materia posto. Materia
quantunque impossibilitata ad esplicitare o al meglio giustificarne l’Opera
stessa in quanto ‘limite limitante’ di quanto Eterno o Infinito. Può essere
utile il semplice Principio del proprio enunciato, il quale però nel Viaggio,
compie la deriva detta in cui l’Uno nel molteplice [evoluto], poi, ancora
tornato fors’anche ancorato, come se l’intero cerchio della Vita vada compiuta [e
non certo consumata] nel ciclo della propria ed altrui nascita alla luce
approdata. Completo invisibile intendimento partendo dal Primo sino all’ultimo
Elemento per ben comprendere come ‘pensa cogita e si esprime’ la Divinità
scissa ed unita. Unita e scissa nel molteplice.)…
…Dall’intimo più profondo della civiltà
industriale, nel 1933 il regime di Hitler emerse come padrone della Germania.
Ancora oggi non si accetta la verità fondamentale dei nazisti.
Essi affermavano che la civiltà mondiale si
stava sgretolando, e per questo avevano una soluzione: la creazione di una
razza superiore. Era questo il loro programma, che non comportava soltanto
l’antisemitismo, ma la distruzione di decine di milioni di polacchi, slavi e
altre razze che giudicavano inferiori. Ancora oggi si parla dell’imperialismo
nazista, della dittatura, della brama di potere, dello spazio vitale ecc. Non
si può credere che fossero tutti soltanto strumenti per il conseguimento dello
scopo. Non potevano affrontare Hitler ieri con una mente sgombra e una
coscienza pulita (allo stesso modo in cui non possono affrontare Stalin oggi)
perché la pazzia di entrambi era nata e si era nutrita nel terreno più profondo
della civiltà occidentale.
L’organizzazione politica dell’Europa moderna è
stata fondata sulla creazione e sul consolidamento degli stati nazionali. E lo
stato nazionale, ogni singolo stato nazionale, aveva e ancora ha una dottrina
razziale. Questa dottrina è quella della razza, del ceppo e del sangue
nazionale, che sono superiore a tutti gli altri. Questa dottrina fu a volte
manifesta, spesso nascosta, ma era ed è presente, e durante gli ultimi
vent’anni si è fatta più forte in ogni paese del mondo.
A chi ha dei dubbi basti leggere la legge
McCarran del 1952 sull’immigrazione, che è pervasa dalla dottrina della
superiorità razziale * ….
(* Nei sistemi totalitari e imperialistici è
presente l’idea che alcuni gruppi umani siano inutili, senza alcun valore o
pericolosi per il potere dell’impero. Per questi motivi, viene approntato un
piano per sterminarli. L’eugenetica americana già negli anni Venti, aveva
attuato diversi programmi eugenetici elaborati da Harry Laughlin, questo
programma costringerà circa 20.000 americani alla sterilizzazione. Influenzata
da ciò, la Germania di Hitler decise di approvare una legge simile che porterà
alla sterilizzazione di 350.000 persone considerate ‘degradate’. Nel 1937
nascerà negli Usa il Pioneer Fund, con lo scopo di permettere alle ricerche
eugenetiche di aver sempre fondi disponibili. Il Pioneer Fund ricevette ingenti
risorse finanziarie dai ricchi appartenenti alla destra americana. Alla fine
degli anni Venti, Margaret Sanger, una femminista con idee politiche radicali,
scrisse un libro dal titolo ‘The Pivot of Civilization’ in cui chiedeva
‘l’elimininazione della gramigna umana’, secondo la Sanger occorreva ‘salvare
il pianeta’ dalla sovrappopolazione e per far questo occorreva eliminare le
‘razze disgeniche’, cioè ‘Neri, ispanici, indiani americani’; dopo il 1939, la
sua maggiore preoccupazione era che ‘le masse dei neri, specie nel Sud, si
riproducono sventatamente e disastrosamente, col risultato che crescono fra i
negri, ancor più che fra i bianchi, i meno intelligenti e meno adatti. La
Sanger apprezzerà loderà ed in ultimo incoraggerà la politica razziale di
Hitler, additandola come un grande esempio di eugenetica messa in pratica. La
Sanger un anno prima della ‘fuga’ di James, suscitò grandi consensi [ne più ne
meno di Trump ora, accompagnato dai fedeli suoi cani, grillini o leghisti che
siano, per non dire del resto d’Europa…] negli Usa ed ebbe diverse
onorificenze: nel 1952 divenne presidente della International Planned
Parenthood Federation, federazione mondiale della contraccezione sotto l’egida
dell’Onu. Anche molti altri autori americani sosterranno le teorie eugenetiche…).
…L’Europa occidentale nel 1914-18 si inferse un
colpo dal quale non si sarebbe mai più ripresa. Ferito e battuto più di tutti
gli altri, lo stato nazionale tedesco creò una teoria della società e un
programma. Tra le rovine si potevano allora vedere le fondamenta, la teoria
della superiorità della razza nazionale. Lo stato nazionale era il solo dio
senza alcuna ipocrisia o finzione. La razza nazionale era la razza superiore.
…E come la teoria della razza nazionale si
assommi alla teoria della razza padrona e lo sviluppo dell’economia nazionale
qual vero prioritario interesse, sono semplicemente aspetti inseparabili dello
Stato nazionale, così nazismo e comunismo sono aspetti inseparabili della
degenerazione europea. Ora possiamo vedere Achab nella sua intera statura, come
personificazione del tipo totalitario. Con il suo intento chiaro davanti a sé,
si preoccupa soltanto di due aspetti: 1) della scienza, la gestione delle cose,
e 2) della politica, la gestione degli uomini.
In uno splendido capitolo ‘La carta’ Melville
ci mostra Achab, l’uomo risoluto al lavoro. Ha il comando esclusivo di una
baleniera che è una delle strutture tecnologiche più avanzate del momento. Ha
catalogato nel suo cervello tutte le conoscenze scientifiche della navigazione
accumulate nel corso dei secoli. Questa è una delle ragioni che fanno di lui
una minaccia mortale. Il suo proposito può essere folle ma le armi che sta
usando per raggiungerlo sono le scoperte più avanzate del mondo civile, e
questo proposito dà alla sua già acuta intelligenza un dominio su di esse e un
potere prima mai posseduto.
Di notte quanto di giorno siede con le sue
carte!
Conosce il corso delle maree e delle correnti,
le derive del cibo dei capodogli ma gli sfugge la formula di Dio…
Di notte non dorme né prega, siede con le sue
carte! Ed a volte, a tarda notte, la follia sembra dominarlo. Allora si alza e
si precipita fuori dalla cabina. Ma questa è una follia che non può essere
curata da nessun medico. Ciò che prorompeva, secondo Melville, era quella sua
semplice umanità che fuggiva dal mostro che l’aveva sopraffatta. Allora Achab
era ‘una cosa vuota, un’informe creatura sonnambula, un raggio, sì, di luce, ma
privo di oggetto da colorare e perciò in se stesso vacuità. L’umanità si
spezzava e restavano soltanto intelletto, scienza e tecnologia astratte, vitali
ma vacue, al servizio non di un proposito umano ma semplicemente dello stesso
astratto proposito (divenuto principio totalitario).
Achab incarna e manifesta i tratti
indistinguibili della tirannia dittatoriale la quale imporrà i suoi termini, in
assenza di qualsivoglia dialettica e principio, affidati alla macchina del
progresso, dalla ‘carta’ dedotto e programmato calcolato (ne più ne meno di un
Dio nato) in cui ogni imperialismo economico risolverà la propria falsa Gnosi
nel falso concetto di Stato, in eterno contrasto con la Natura…
Ogni Natura… derivata da un più probabile Dio…
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